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N. 4.344 - ore 17:00 - Lunedì 10 Novembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Raccolti 502.000 euro, destinati a progetti solidali in Italia e nel mondo, all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, edizione n. 26: ieri, al Castello di Grinzane Cavour, numerosi filantropi in collegamento da Hong Kong, Bangkok, Singapore, Vienna, Francoforte e Rio de Janeiro, si sono contesi preziosissimi lotti di Tuber magnatum Picco. Hong Kong è stata la regina della serata, con l’aggiudicazione del top lot, una trifola di oltre un kg, per 110.000 euro. Assegnato anche l’ultimo lotto dell’Asta “Barolo en Primeur”, la barrique n. 15, aggiudicata a Hong Kong per 22.000 euro, portando il totale raccolto a sfondare il tetto del milione di euro. | |
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| | Chi ha curato il dossier di candidatura de “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” a Patrimonio Unesco, come il professor Pierluigi Petrillo (che abbiamo intervistato più volte sul tema), predica calma. Ma il passaggio formale che ha visto oggi dare parere positivo al dossier stesso, in vista del voto definitivo atteso nel Comitato Intergovernativo dell’Unesco che si riunirà in India a New Delhi dall’8 al 13 dicembre, è un passo importante che fa parte di un percorso lungo, iniziato nel marzo 2023, e che tutti si augurano si concluda a breve con un trionfo. Un riconoscimento che valorizzerebbe ancora di più quella cucina italiana che, come l’ha definita il più celebre degli chef italiani, Massimo Bottura, è “un rito che ci unisce, un’anima che ci parla, non è solo cibo”, che è un patrimonio culturale, ma anche economico, visto che, secondo Deloitte, la cucina tricolore nel mondo sviluppa un valore complessivo di 251 miliardi di euro. “La valutazione tecnica di oggi ci dice che il dossier è ben fatto ed è coerente con gli obiettivi dell’Unesco - evidenza Petrillo - ma non deve creare illusioni perché il Comitato Intergovernativo che si riunirà in India a dicembre ha la possibilità di rivedere completamente la decisione”. Ma, intanto, uno step importante è stato fatto. Verso il possibile riconoscimento di un patrimonio, quello della cucina italiana, che è la storia di un Paese intero, perché come ha sostenuto in uno dei vari momenti di approfondimento sul tema la direttrice della storica rivista “La Cucina Italiana”, Maddalena Fossati Dondero, “la cucina italiana siamo tutti noi”. Per il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, “è bellissimo vedere l’interesse con il quale viene seguito il percorso di riconoscimento della cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco. Invito, però, tutti quanti alla calma, perché dobbiamo compiere ancora qualche passo. Grazie per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco”. Una cucina italiana che, come ha ricordato, a WineNews, Massimo Montanari, tra i massimi storici dell’alimentazione al mondo e presidente del Comitato Scientifico che ha portato alla candidatura, ha il suo vero valore culturale nel fatto di “aver costruito un modello identitario fondato sulla diversità e lo scambio”.
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| | Dodici interpreti, pionieri, negli Anni Settanta e Ottanta del Novecento, nel guidare la svolta qualitativa dei vini dell’Alto Adige, che oggi si stanno affermando sui mercati internazionali, e le cui storie, sfide e visioni sono raccolte nel documentario “Vino in Alto Adige - Storia di una rinascita”, promosso dal Consorzio Vini Alto Adige. Dalla testimonianza di Elena Walch per Elena Walch a quella di Louis Raifer di Colterenzio, da Hans Terzer per San Michele Appiano a Willi Sturz per Cantina Tramin, e poi Alois Lageder (Alois Lageder), Josephus Mayr (Unterganzner), Paolo Foradori (Hofstätter), Peter Dipoli (Dipoli Peter), Josef Reiterer (Arunda Sektkellerei), Hartmuth Spitaler (Girlan), Toni Rottensteiner (Hans Rottensteiner) e Graziano Filippi (St. Magdalena). Un omaggio a chi ha scritto la “sceneggiatura” di una storia di successo. | |
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| | | Le buone notizie che arrivano soprattutto dalle vigne di tutta Italia, con voci che raccontano di vendemmie più complesse, ma, comunque, di grande qualità, a discapito di qualche grappolo in meno, ma anche di annate perfette come non se ne vedevano da anni, con una vendemmia 2025 che, per qualcuno, è tra le migliori degli ultimi 50 anni; le preoccupazioni che arrivano dal mercato, con le cantine che fanno i conti con uno scenario difficile; la visione dei grandi enologi italiani sui loro vitigni e i loro territori del cuore, ma anche su temi di attualità, dai vini dealcolati alla necessità di ridurre i volumi di produzione, e non solo: tanti i temi approfonditi da WineNews (come vi racconteremo con diversi video, nei prossimi giorni) al “Merano Wine Festival” 2025, di scena anche oggi e domani, con la regia del patron Helmuth Köcher. Una kermesse, quella di Merano, che ha visto anche tante premiazioni, tra cui quella delle “WineHunter Stars”, con il direttore WineNews, Alessandro Regoli, premiato come “Wine & Food Journalist Star” per il giornalismo on line (con il premio consegnato da Andrea Zigrossi, alias Trotterwine, tra i principali wine influencer italiani, con oltre 225.000 follower su Instagram, ndr), e tante altre (dai 10 “Cult Oenologist” ai Platinum Award alle eccellenze del vino e del cibo, e non solo, in approfondimento). | |
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| | | Tra le tante “Top 100” del vino mondiale, quella che più di altre, ancora oggi, influenza il mercato, soprattutto in Usa, è quella di “Wine Spectator”, che oggi ha iniziato il suo tradizionale “countdown” delle prime 10 posizioni, verso il titolo di vino dell’anno (che sarà sarà svelato il 14 novembre). Ed è subito Italia, al n. 9, con il Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2021 di Castello di Ama, guidata da Marco Pallanti e Lorenza Sebasti. Alla posizione n. 10 si piazza, invece lo Châteauneuf-du-Pape St.-Préfert 2022 di Famille Isabel Ferrando. | |
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| | Allenare i sensi, scoprire nuovi sapori, imparare a scegliere cosa mangiare in modo equilibrato e consapevole: è questo lo spirito della Festa Nazionale degli Orti Slow Food, che torna l’11 novembre, a San Martino, tra degustazioni, ricette e attività creative. Saranno oltre 1.500 le classi - dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado - con 40.000 alunni e 25 comunità, che animeranno orti e spazi verdi in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri luoghi di incontro, inclusione, educazione alimentare, gioco e convivialità. Il tema di quest’anno, “Vogliamoci bene! L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti”, pone l’attenzione sulla scelta di un’alimentazione corretta e sostenibile, ispirata ai principi del piatto di Harvard, il cosiddetto “piatto sano” che rappresenta l’equilibrio ideale tra frutta e verdura, cereali integrali e proteine sane. | |
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| | | Esiste un patrimonio culturale disseminato nei territori del vino italiano, importante ma frammentato: per questo è nato Metodo Contemporaneo, primo Osservatorio sul legame tra arte contemporanea e vino e mappa digitale delle cantine che vi investono - da Cà del Bosco a Ceretto, da Castello di Ama a Planeta, dal Carapace-Tenute Lunelli a Feudi di San Gregorio, da Fontanafredda a Lungarotti e CastelGiocondo, per citarne alcune - come spiegano, a WineNews, gli ideatori Monica Molteni e Luca Bochicchio dell’Università di Verona e Federico Borreani di Bam! Strategie Culturali. | |
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