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N. 2.665 - ore 17:00 - Lunedì 27 Maggio 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il rosè è uno dei trend dominanti del mercato del vino di oggi, e anche il Prosecco Doc ci scommette, e apre a questa tipologia per crescere ancora. A comunicarlo ufficialmente lo stesso Consorzio guidato da Stefano Zanette. “Prosecco spumante rosé millesimato” il nome scelto, un 10-15% di Pinot Nero in aggiunta alla Glera, da mettere sul mercato il 1 gennaio successivo alla vendemmia, e un potenziale di produzione da 20 milioni di bottiglie sulle 460 totali della denominazione. E mentre si aspetta il via libera da Veneto, Friuli Venezia Giulia e Comitato Vini, secondo Wine Monitor il 70% dei consumatori d’Italia e del mondo sarebbe disposto ad acquistarlo. |
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Il vino, in Italia, resta la bevanda alcolica più consumata. A bere il nettare di Bacco almeno una volta all’anno, è il 54,1% degli italiani (oltre 29 milioni di persone), e tutti i giorni se ne concede almeno un calice il 18,2% (poco meno di 10 milioni di persone). A dirlo, i recenti dati Istat, che arrivano dall’indagine sugli “Aspetti della vita quotidiana”, riferiti al 2018, analizzati da WineNews. Un dato di sintesi, ovviamente, che dice anche come, ancora, il vino, nel Belpaese, sia una bevanda prevalentemente “maschile”, visto che a berla almeno una volta all’anno è il 66,3% degli uomini, contro il 42,6% delle donne, mentre è piacere di tutti i giorni per il 27% dei maschi, contro il 9,9% delle femmine. Nel complesso, però, il nettare di Bacco si conferma il più gettonato dagli italiani, visto che la birra viene consumata almeno una volta all’anno dal 50,4% delle persone, con solo il 4,8% che ne beve tutti i giorni, e la percentuale, come ovvio, scende ancora di più per aperitivi, amari e superalcolici, consumati dal 45,9% degli italiani almeno una volta, e solo dallo 0,7% quotidianamente. Dall’indagine, emerge anche come il 54,5% dei bevitori consumi il vino e le altre bevande sempre durante il pasto (percentuale che per le donne sale al 62,7%, contro il 48,4% degli uomini), anche se il 45,5% ha bevuto almeno una volta fuori dal pasto (e a farlo sono più gli uomini, 51,6%, che le donne, 37,3%). A livello territoriale, con il vino che viene prodotto in ogni angolo del Belpaese, la Regione in cui, in percentuale, più persone consumano vino è l’Emilia Romagna (62,5%), seguita da Valle d’Aosta (61%) e Marche (60,2%), mentre in Sicilia c’è la percentuale più bassa di consumatori di vino (il 43,1%), dietro Campania (45,2%) e Sardegna (48%). A livello di aree geografiche, guida il Nord Est (60,1%), seguito dal Centro (57,5%) e dal Nord Ovest (56%), mentre si beve meno vino al Sud (48,9%) e nelle Isole (44,4%). Più o meno equa, invece, la distribuzione dei consumatori di vino per dimensione dei Comuni, con percentuali che variano dal 52,8% delle periferie (dato più basso) al 56,9% dei comuni al centro delle arre metropolitane (dato più alto). |
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Il processo di aggregazione che tocca da anni il mondo del vino non si arresta, neanche nel mondo cooperativo: a fondersi, ora, sono Cantine Vitevis e Cantina Castelnuovo del Garda, che danno così vita ad una nuova realtà che, sotto l’egida di Vitevis, è ora composta da 2.800 ettari di vigneto, 1.350 soci ed un fatturato da 50 milioni di euro, con il progetto di “rappresentare in Italia e all’estero l’intero patrimonio enologico veneto a marchio Doc”. Ed altra operazione di aggregazione degna di nota, sebbene con numeri più piccoli, è l’acquisizione, da parte della Cantina Valpantena, della Cantina Colli Morenici di Ponti sul Mincio (Mantova), con la realtà veronese che vede aggiungersi ai suoi attuali 320 soci e 780 ettari, i 68 soci ed i 100 ettari di vigneto della cooperativa mantovana, nei territori del Lambrusco e non solo. |
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Buone notizie per le cantine ed i consorzi d’Italia: dopo qualche rallentamento, è finalmente arrivato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale del 25 maggio 2019) il decreto del 4 aprile 2019, che dà il via alla pubblicazione dei bandi nazionale e Regionale per accedere ai 100 milioni di euro in dotazione al Belpaese da investire nei Paesi Terzi (30 in capo al Ministero delle Politiche Agricole, 70 alle Regioni) per la promozione del vino italiano. 15 ottobre il limite fissato per Agea per stipulare i contratti con i beneficiari, le cui attività sono effettuate a decorrere dal 16 ottobre dell’esercizio finanziario comunitario di pertinenza, oppure dal 30 agosto qualora i beneficiari non chiedano il pagamento anticipato. Fissati i criteri di priorità (ognuno può assegnare massimo 20 punti): il soggetto proponente è nuovo beneficiario; il progetto è rivolto ad un nuovo Paese terzo o a un nuovo mercato del Paese terzo; il contributo richiesto è inferiore al 50% massimo; il soggetto proponente è un Consorzio di Tutela; il progetto riguarda esclusivamente vini Dop e Igp; è rivolto ad un mercato emergente; il soggetto proponente produce e commercializza prevalentemente vini provenienti da uve di propria produzione o di propri associati; il soggetto proponente presenta una forte componente aggregativa di piccole e/o micro imprese. |
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L’agricoltura, con la Pac e non solo, vale oltre il 40% del bilancio Ue. E dopo le elezioni Europee che hanno visto la Lega primo partito italiano, il suo leader e vice premier italiano, Matteo Salvini, promette battaglia. “Chiederemo un Commissario: commercio, agricoltura o concorrenza. E, come Lega, avremo una chance in più di avere una voce in più”, ha detto Salvini a “La7”. La Lega ha sempre puntato forte sull’agricoltura, esprimendo più volte il Ministro delle Politiche Agricole, da Zaia a Centinaio. Proposta applaudita da Coldiretti. |
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Raccontare il territorio, e le sue tante eccellenze, i suoi mille percorsi enogastronomici possibili, senza mai nominarli, ma giocando su immagini che si raccontano da sole, e su parole che non parlano di luoghi o di prodotti, ma di emozioni. Moderna chiave di storytelling esplorata in maniera profonda dalla Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia, con la regia di PromoTurismoFVG, che ha lanciato una campagna con sette video diversi, “che sono moderni, creativi, e parlano alla pancia più che alla ragione, che ti fanno comprendere subito quanta bellezza e quanto valore c’è”, commentano a WineNews Fede & Tinto di Decanter (Radio 2), tra i più più celebri comunicatori e narratori del vino italiano, che hanno tenuto a battesimo l’iniziativa. In vista del 2020, quando Trieste (24-26 marzo), ospiterà la prestigiosa International Wine Tourism Conference, |
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Le riflessioni sulle diversità dei territori dell’Isola, e sulle storie che possono raccontare, affidate ad
Alessio Planeta (Planeta - Assovini), Antonio Rallo (Donnafugata - Doc Sicilia), Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), Francesco Spadafora (Principi di Spadafora), Giacomo Ansaldi e Lilly Fazio (Fazio Wines) e Giulia Battaglia (Coste Ghirlanda), ed ai Master of Wine Anne McHale, Madeleine Stenwreth, Martin Hudson e Jean K Reilly. |
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