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N. 2.481 - ore 17:00 - Giovedì 6 Settembre 2018 - Tiratura: 31.110 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Una tradizione che si rinnova: dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, le Città del Vino incontrano Papa Francesco, forse il più legato al mondo enoico a memoria d’uomo, nipote di vigneron (il nonno produceva Grignolino ad Asti) e passato spesso alle cronache per riferimenti e metafore in salsa enoica (su tutte, “senza vino non c’è festa”). In suo omaggio, una magnum di “Abbraccio”, la “Selezione del Sindaco” frutto di un assemblaggio di vini dolci firmato dal “flyng wine maker” Roberto Cipresso. “Mi auguro che i suoi continui richiami alla pace e alla tolleranza - ha commentato il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon - siano ripresi da tutti”. |
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Quando si parla di cibo, gli italiani confermano la loro indiscutibile supremazia, primi per spesa alimentare in Europa e nel mondo (19% la quota per cibo e bevande, il massimo dell’ultimo decennio). Il fenomeno del momento? Il “ready to eat” (pronto da mangiare, +6%): solo nei primi tre mesi del 2018, 3,5 milioni di italiani (+80% sul 2017) sono ricorsi al food delivery, mentre gli acquisti alimentari online registrano un +34% nei primi sei mesi. Modernità che, però, fa rima con tradizione, che continua a indirizzare la scelta verso prodotti italiani (+3%; con la scritta “100% italiano” le vendite schizzano del +9%), privilegiando i piccoli brand (+4,3%) alla grande marca: nel quadro non brillante della gdo, insieme ai discount, vincono i retailer focalizzati sui territori (+3,4%). Parola del Rapporto Coop 2018 dell’Ufficio Studi del leader della gdo, di scena oggi a Milano, e dal quale emerge come, tra i trend degli ultimi anni, a sorpresa, rallenta il salutismo, con buona probabilità per una saturazione in certi segmenti di mercato, con il carrello della “salute” che cresce ancora nel primo semestre di un +2,3%, ma era il +5% nel 2017. Continua, invece, la crescita dei prodotti bio, ormai nelle dispense di quasi tutte le famiglie italiane (il 19% della popolazione si dichiara biosalutista). Ma anche tra i veg, altro trend che sembrava dominante, compaiono i primi pentiti (il 9,7% dichiara di averci rinunciato). Quanto a coscienza verde, invece, gli italiani non sono secondi a nessuno, e, nel carrello, i prodotti ecologici e responsabili hanno raggiunto nel primo semestre quota 2 miliardi di euro nelle vendite (contro i 3,6 miliardi di tutto il 2017). Più in generale crescono i consumi dei più abbienti (+2,8%), delle famiglie con figli (+2%), mentre vanno in negativo gli acquisti dei più poveri (-4%) e degli under 35 (-7%). Cresce ancora l’incidenza delle vendite dei prodotti premium di quasi un punto percentuale e le vendite del discount (la quota di mercato è balzata dal 10% al 26% negli ultimi dieci anni). Non è un caso, allo stesso modo, che se da un lato, insieme a quello etnico, cresce il carrello del lusso (+9,3%), contemporaneamente, dopo anni, torna positivo quello dei prodotti più basici (+2,1%). Negli ultimi mesi, infatti, il mercato torna a chiedere convenienza e si riaccende la pressione sui prezzi. |
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Non è, purtroppo, la prima volta che un produttore di spicco subisce un furto in azienda. Ma lo stupore prende il sopravvento sulla rabbia quando a sparire sono non le bottiglie, ma le uve: sei quintali di uva passa per la precisione, rubate a Pantelleria dalle cantine di Marco De Bartoli, da cui sarebbe nata l’annata 2018 del Bukkuram, che invece non vedrà mai la luce. Tutto perduto? Niente affatto. La risposta dei soci del piccolo Consorzio Vini Pantelleria è stata forte e generosa: Pellegrino, Murana, Vinisola, Donnafugata, Basile e Coste di Ghirlanda doneranno una parte della loro uva passa ai De Bartoli, per permettere loro di produrre comunque un loro vino, con un altro nome, certo, ma altrettanto dolce, perché frutto della solidarietà tra colleghi, capaci di stringersi di fronte alle avversità. |
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L’Italia, vista dal Rapporto Coop 2018, è emblamatica: dopo quasi 5 anni, la sempre più lenta ripresa n (+1,2% la variazione attesa del Pil nel 2018 contro 1,5% effettivo del 2017), va a vantaggio di pochi, non risolleva le sorti della classe media e chi è povero rimane tale. Premesse non incoraggianti per i consumi: nel 2017 l’Italia resta il fanalino di coda in Europa con una riduzione dei consumi delle famiglie sul 2010 di oltre il 2% (a fronte di un solido +12,7% tedesco, di un +10,2% francese e di una sostanziale stabilità spagnola a +0,1%). E anche nell’ultimo anno il dato italiano (+0,7%) è il più basso tra le grandi economie europee. Le famiglie benestanti spendono quattro volte di più di quelle con bassa capacità di spesa e tra una famiglia trentina e una calabrese il differenziale all’anno è pari a 17.000 euro. “Stiamo vivendo una fase di grandi tensioni sociali ed economiche. La crescita si è quasi fermata e i consumi reali del primo semestre sono in calo - spiega Marco Pedroni, presidente di Coop Italia - puntiamo a chiudere il 2018 con vendite complessive in linea con quelle del 2017, dopo un primo trimestre in cui avevamo registrato un rallentamento. Al Governo chiediamo di evitare l’aumento dell’Iva in particolare sui generi alimentari, una misura ingiusta per le famiglie e disastrosa per i consumi”. |
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Per la “Wine Region of the Year” dei Wine Star Award 2018 organizzati dal magazine Usa “Wine Enthusiast” si “rischia” un testa a testa tra due territori simbolo delle bollicine: in corsa, infatti, c’è la Franciacorta, che se la dovrà vedere con lo Champagne, ma anche con l’americana Sonoma County, la spagnola Galizia e con l’australiana McLaren Vale, dopo che nell’edizione 2017 l’Umbria fu superata proprio dai vigneti del Sud Ovest della Francia. I vincitori delle diverse categorie saranno annunciati l’8 novembre. |
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Riportare la periferia di un borgo medievale alla bellezza, restituendo il terreno alla natura con uliveti e vigneti: così l’imprenditore “umanista” Brunello Cucinelli ha raccontato il suo progetto di restituzione alla bellezza della periferia di Solomeo, piccolo Paese a pochi chilometri da Perugia dove l’impero del cachemire di Cucinelli ha preso vita. Cento ettari di campagna sono tornati al loro splendore rinascimentale, in tema con la restaurazione dell’intera Solomeo, cominciata anni fa sempre per mano della Fondazione Cucinelli. E cos’altro poteva riportare la coerenza nel paesaggio della campagna umbra se non gli ulivi, e le preziose viti, che adesso hanno sostituito i capannoni industriali, figli di un boom economico che ha lasciato dietro di sé le sue costruzioni in cemento. |
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I mercati, a partire da quello italiano e da quello della Gran Bretagna, premiano i vini bianchi, e se il presente è ancora in buona parte guidato dal Pinot Grigio, la tendenza dei prossimi anni saranno gli autoctoni, capaci di destare il palato e la curiosità dei wine lover, anche con le vecchie annate, che rivelano potenzialità per troppo tempo inespresse ed insondate. Ma il lavoro da fare, specie all’estero, in termini di promozione, è ancora tanto ... |
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