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N. 3.932 - ore 17:00 - Sabato 6 Aprile 2024 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.215 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Usa loves Italy è un mantra per il vino italiano, perché gli Stati Uniti sono il mercato n. 1, con 1,76 miliardi di euro di export 2023, nonostante un calo del -5,3% sul 2022. Per questo, presidiarlo è l’altro mantra e per farlo nel 2024 ci sarà anche Vinitaly Usa (Chicago, 20-21 ottobre), la più grande fiera di sempre del vino italiano in America by Veronafiere e Ice. Intanto, prologo di Vinitaly 2024, sarà, ancora una volta, “OperaWine” n. 13 (13 aprile, Gallerie Mercatali), unico evento all’estero di “Wine Spectator” con 131 produttori italiani selezionati, che testimonia la passione degli americani, dedicato alla lirica Patrimonio Unesco, di cui Verona con l’Arena è simbolo. | |
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| | Il vino è economia, un settore che vale 14 miliardi di euro alla produzione e 7,8 miliardi di export 2023, prima voce della bilancia commerciale agroalimentare italiana, che, in chiusura di “trimestrale di cassa”, guarda, per il futuro, alla creazione di una filiera del valore che, a qualità pari o superiore, nelle diverse fasce di prezzo e non solo nei fine wines, permetta di superare il gap con i competitor; è occupazione, con 530.000 aziende e 870.000 lavoratori solo in Italia; è enoturismo, con 14 milioni di turisti e un fatturato di 2,5 miliardi, dagli itinerari slow ai viaggi di lusso sull’Orient Express, il treno-mito che si “fermerà” a Vinitaly; è bellezza, come lo hanno rappresentato anche la lirica o Cinecittà, facendone un simbolo del made in Italy, cui è dedicata la prima Giornata Nazionale del Made in Italy celebrata anche a Verona (15 aprile); è il “medium” dei territori, per il legame che ha con la storia, le comunità, la cultura e la natura, che va ben oltre le “sole” caratteristiche organolettiche nel calice (tanto che l’Italia è la prima al mondo ad inserire il paesaggio tra i criteri di valutazione e descrizione di un vino); è futuro, perché sperimenta sempre nuove frontiere, come l’Ai, l’intelligenza artificiale, dal vigneto al marketing. E, soprattutto, il vino, e il suo consumo fanno parte della nostra cultura, come testimonieranno le opere d’arte esposte ancora una volta in fiera, delle quali 34 dal Muvit, il Museo del Vino della Fondazione Lungarotti a Torgiano, ma non solo. Dopo aver ribadito tutto questo al Parlamento Ue a Bruxelles, Vinitaly 2024 by Veronafiere racconterà al mondo il “valore” che il settore ha per l’Italia, nell’edizione n. 56 a Verona (14-17 aprile), che, come sempre, WineNews seguirà “day by day”. Un valore riconosciuto dal Governo, con la Premier Giorgia Meloni attesa al taglio del nastro, con i Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (e i rappresentanti di 30 Paesi dell’Oiv del “Wine Ministerial Meeting”), della Cultura Gennario Sangiuliano, del Turismo Daniela Santanchè e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Dalla stretta sulla pubblicità degli alcolici proposta dal Belgio alla revisione della Pac, dalla promozione alla riforma delle Dop e Igp, dai vini no e low alcol alle etichette nutrizionali, sono solo alcuni dei temi di cui si parlerà a Vinitaly. | |
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| | La cultura, che ha influenzato il mondo; l’arte, dei Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Caravaggio, e che ne fa il Paese con più Patrimoni Unesco; la moda, l’artigianato, i paesaggi del “bel paese” di Dante e Petrarca “ch’Appennin parte e ‘l mar circonda e l’Alpe”, e la cucina, la più apprezzata, grazie all’abbinamento con i vini. È per questo che nel mondo c’è una grande voglia di Italia, con una domanda spontanea, che spesso nasce senza doverla creare, ma grazie alla qualità del made in Italy e all’Italian way of life. E che si riflette nel ruolo del vino come booster per l’export del nostro Paese, apripista per l’internazionalizzazione di tutto il settore alimentare. Mondo che, a Vinitaly 2024, sarà rappresentato da 1.200 top-buyer da 65 Paesi, un record, e che valgono il 95% dell’export del settore, a partire da Usa, Canada, Cina e Uk. | |
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| | | Il più grande walk around tasting del vino italiano: questo sarà Vinitaly 2024, con mille degustazioni al via, il 14 aprile, con i “Tre Bicchieri 2023” del Gambero Rosso, e gli Historical SuperTuscan del Chianti Classico con il Master of Wine Andrea Lonardi, che con i colleghi Gabriele Gorelli e Pietro Russo incontrerà le “Iconic Women” di Bolgheri e la wine educator Cristina Mercuri. Il professor Attilio Scienza, ripercorrerà la storia dell’“Italia in un bicchiere”, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, farà assaggiare “Le Eccellenze Italiane” con Coldiretti e Filiera Italia, e “Civiltà del Bere” celebrerà 50 anni guardando “Oltre le Doc”. Il 15 aprile, si andrà dagli spumanti italiani con il Mw Gabriele Gorelli e le Riserve di Franciacorta di Berlucchi, ai bianchi più “innovativi” al mondo con Jeff Porter (“Wine Enthusiast”), e al Seminario Masi n. 34. Il 16 aprile, ci saranno il tributo al grande enologo Ezio Rivella con Banfi, e “Le 4 B” del vino italiano (Barbaresco, Barolo, Brunello, Bolgheri) con Ian D’Agata. E, ancora, la longevità del Prosecco con Nino Franco e dell’Amarone con Le Famiglie Storiche, il confronto Champagne-Franciacorta con Alison Napjus (“Wine Spectator”) ed “I grandi vitigni autoctoni italiani” con Cotarella e Luciano Ferraro (“Corriere della Sera”). Infine, il 17 aprile, con Ian D’Agata, si viaggerà dall’Italia fino in Cina. | |
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| | | Dall’arte con Pasqua ai “suoni” delle bollicine, dalle Cesarine che cucinano i piatti tipici veronesi nelle loro case alla Masterchef Eleonora Riso, dalle anteprime delle nuove annate di grandi vini, alle produzioni italiane di nicchia, dal connubio vino & sport con l’Hellas Verona alla mixology con i bartender del momento: per i wine lovers a Verona torna “Vinitaly and the City” (12-15 aprile), il fuorisalone di Vinitaly by Veronafiere, con “Official Wine” il Donnafugata Brut 2019 e “Official Cheese” l’Asiago Dop. E molto altro. | |
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| | Da sempre Vinitaly gode di una “seconda vita”, con cene e party rigorosamente su invito: ecco dove sarà WineNews. Cena di gala da Zenato con lo chef Andrea Berton e da Marilisa Allegrini a Villa della Torre. Cantina Valpolicella Negrar apre la bottaia, Bertani la cantina e Gaetano Marzotto le porte di casa. Allegrini e Pasqua fanno sognare con “Da Vittorio”, per Giovanna Tantini cena “rock”, Medici Ermete è al Circolo Unificato dell’Esercito e Signorvino al Palazzo della Gran Guardia. Amo Bistrot accoglie Iem e il Teatro Ristori il “Tributo a Piero Antinori”, by Comitato Grandi Cru. Leone De Castris fa festa al Salgari, Jacopo Biondi Santi al Gabbia d’Oro, il Consorzio del Collio all’Osteria Mondo d’Oro e Masottina al Caffè Vittorio Emanuele. Elisabetta Gnudi Angelini è a Locanda Case Vecie, Mandrarossa al Crowne Palace, come anche The Wine Net, mentre “Benvenuti in Puglia” punta sul food. | |
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| | | A pochi giorni da Vinitaly, “evento eccellente della
promozione del vino italiano”, le riflessioni del Ministro dell’Agricoltura.
Dal primo “Wine Ministerial Meeting” (con l’Oiv), che porterà in Franciacorta
la politica mondiale del vino, alla storia e cultura del vino (raccontati in
fiera anche con i capolavori del Museo del Vino di Torgiano di Lungarotti,
Cinecittà, e non solo), dal rapporto vino e salute ai “vini dealcolati”. Con un
strategia che ha un obiettivo: promuovere e difendere i valori di un prodotto
senza cui “l’Italia sarebbe un Paese più povero, non solo economicamente”. | |
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