Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 4.026 - ore 17:00 - Mercoledì 14 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | Dal connubio vino e arte con “Art Ferment” da Farina Wines in Valpolicella o con i 50 anni del Muvit di Torgiano da Lungarotti, a quello con la musica con i concerti della Chigiana nelle cantine del Chianti Classico (24 e 26 agosto), dagli chef stellati Matteo Temperini e Carlo Cracco “Amici in Cucina” a Castiglion del Bosco a Montalcino (26 agosto), a “A tavola con il Nobile” nelle Contrade del “Bravìo delle Botti” a Montepulciano (18 agosto), e a “Donnafugata sotto le Stelle” (22 e 25 agosto) in Sicilia, sono tanti gli eventi nell’agenda WineNews. Una curiosità? Riporta in Chianti Classico, da Vallepicciola, per un “Wine Safari” con “AperiGreen” nella natura (21 agosto). | |
|
| | Una cena fine dining è una scelta per pochi a Shangai, in Cina: risulta infatti essere la città più costosa al mondo per i ristoranti di lusso. É invece Santiago del Cile la metropoli in cui si paga di più una bottiglia di Champagne. Sono le curiosità che emergono dal “Global Wealth & Lifestyle Report” 2024 di Julius Baer, uno dei più importanti gruppi svizzeri di private banking, che ogni anno analizza i prezzi di immobili, gioielli, automobili, fine dining, vino e altri beni di lusso nelle città più importanti del mondo. Il ranking delle città più care al mondo in termini assoluti vede confermarsi primo posto Singapore, seguita da Hong Kong. E se al terzo posto troviamo Londra, al n. 4 della classifica si piazza Shangai, seguita da Monaco (5), Zurigo (6), New York (7), Parigi (8), San Paolo (9) e Milano (10). L’indice si basa in particolare su un paniere di 20 beni e servizi - dalle vacanze alle supercar, passando per gioielli, borse e scarpe firmate - che rappresentano gli acquisti privilegiati degli “high-net-worth-individuals” (Hnwi), ovvero chi ha un patrimonio netto che supera il milione di dollari. Il costo di questi articoli in 25 città-chiave viene quindi confrontato, per esaminare le tendenze a livello globale. In generale, secondo il report, sebbene tutte le città prese in considerazione siano diventate più costose nel 2024, gli individui benestanti in tutto il mondo non smettono di investire nel loro stile di vita facoltoso. In particolare il target in questione è ancora disposto a spendere, anzi, a spendere di più, per l’ospitalità: si registra infatti un aumento del +9,2% per gli hotel di lusso e del +4,2% per il fine dining. L’unica flessione significativa è stata registrata per biciclette (-6,4%), whisky (-1,0%) e voli in business class (-1,7%). Per quanto riguarda in particolare il fine dining (una cena degustazione), la città più costosa è Shanghai. Molto cara anche Parigi, al secondo posto, seguita da Hong Kong al terzo, Singapore al quarto e Monaco al quinto. É invece Santiago del Cile la città in cui ordinare una buona bottiglia di Champagne costa di più al mondo, seguita da San Paolo, Mumbai, Jakarta e Bangkok. E se i ricchi del pianeta vogliono concedersi un buon whisky? Conto salatissimo a San Paolo, in Brasile, seguito da Manila, Jakarta, Vancouver e Tokyo. | |
|
| | “Guardando le previsioni meteo, è ormai assodato che, per ampi territori, il Ferragosto 2024 sarà il primo “No Water Day”, il primo giorno senza acqua per l'agricoltura italiana”. È l’allarme lanciato dall’Anbi, l'Associazione dei Consorzi di Bacino, nel suo bollettino sulle risorse idriche in Italia. Il quadro generale che delinea non è certo dei migliori: “il Centro-Sud continua a soffrire per una siccità ormai consolidata, mentre la calura agostana, unitamente ai numerosi eventi meteorologici estremi, sta mettendo a dura prova l'economia agricola delle regioni alpine”. Non va meglio nemmeno nella Sicilia colpita sia dalla siccità che da violenti nubifragi. Il caldo nel frattempo sta facendo proliferare incendi, con le fiamme che hanno attaccato il 18% dei boschi italiani (40 km quadrati), e contemporaneamente sciogliendo i ghiacciai. | |
|
| | | Sono lontani i tempi de “Il Sorpasso”, iconico film del 1962 in cui Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant vagavano, nel giorno di Ferragosto, in una Roma completamente svuotata e deserta: oggi le vacanze sono scaglionate, e molte fabbriche, aziende e negozi rimangono aperti. Tuttavia gli italiani non rinunciano ai riti di Ferragosto, tra picnic, tavolate, barbecue, escursioni in montagna, giornate in spiaggia e sagre gastronomiche. E sono proprio il cibo e il buon bere i perni attorno a cui ruotano i programmi della giornata del 15 agosto, che da sempre rappresenta il culmine della stagione estiva. Una festività che più di ogni altra è sacra e profana, e che ha origini molto antiche, risalenti all’epoca romana, quando l’Imperatore Ottaviano Augusto istituì, nel 18 a.C. le Feriae Augusti (riposo di Augusto), da cui prende il nome, per festeggiare il periodo di riposo dopo la fine dei lavori agricoli nei campi. Soprattutto a tavola: cibo e vino saranno gli elementi fondamentali, come in tutte le feste cristiane, che sono dei banchetti perché rappresentano il ricordo di fondo del “banchetto dei banchetti”: l’Ultima Cena. E Ferragosto è anche un po’ l’“ultima cena dell’estate”, l’occasione per salutare amici e familiari, per cui si finisce sempre per fare delle lunghe tavolate, dove cibo, vino e dolci hanno un grande ruolo. | |
|
| | | Estate al rilento per gli agriturismi italiani, nonostante giugno e luglio con una discreta presenza di turisti, come sottolineato da Augusto Congionti, presidente Agriturist (Confagricoltura), ma con un calo della durata dei soggiorni. Oltre il 55% delle strutture registra una minore affluenza sullo stesso periodo degli anni precedenti, il 20% conferma gli stessi dati. A Ferragosto il vento sembra cambiare, con oltre mezzo milione di persone che scelgono uno dei 26.000 agriturismi nazionali, per la stima di Terranostra Campagna Amica (Coldiretti). | |
|
| | Ha fatto fortuna vendendo focacce made in Florence e creando un format esportato in tutto il mondo: ora Tommaso Mazzanti, proprietario di Antico Vinaio, diventa vignaiolo con Joe Bastianich (con cui ha aperto oltreoceano gli store di New York). Mazzanti è entrato nella gestione di Tenuta La Mozza, in Maremma, già di proprietà dell’imprenditore italo-americano. Qui sarà prodotta una nuova linea di vini destinati ad essere venduti in tutti i suoi locali. Tenuta La Mozza, a Magliano in Toscana, conta su 20 ettari di vigneti, tra Morellino di Scansano, Sangiovese e Ciliegiolo. La produzione si aggira su 100.000 bottiglie, e ora l’obiettivo è questa nuova linea per i locali dell’Antico Vinaio, inclusi quelli ancora da aprire. L’Antico Vinaio ne conta oltre 30 in Italia e nel mondo (tra cui Firenze, Roma, Milano, Bergamo, Napoli, Forte dei Marmi, Dubai, Las Vegas e New York).
| |
|
| | | In un mercato del vino che rallenta, nel fuoricasa in Italia c’è chi vede poco di positivo e chi punta ad una crescita dei fatturati con i vini di alta gamma su cui concentra l’attività, e spesso stranieri, Champagne in testa. I vini italiani a volte tengono, più spesso rallentano, anche i più blasonati, con l’avanzata dei bianchi sui rossi. A leggere un quadro ben più complesso, con WineNews, sono i vertici di realtà leader della distribuzione come Luca Cuzziol (Cuzziol Grandivini e Società Excellence), Marcello Meregalli (Gruppo Meregalli) e Carlo Alberto Sagna (Sagna). | |
|
|
|