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N. 4.021 - ore 17:00 - Mercoledì 7 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il colosso australiano Treasury Wine Estates (2,48 miliardi di dollari il fatturato nell’anno fiscale chiuso a giugno 2023, e con tra i suoi top brand anche Penfolds e Castello di Gabbiano, nel Chianti Classico, ndr) vuole dismettere alcuni marchi del suo portafoglio, e soprattutto quelli del segmento “commercial”, sotto i 10 dollari a scaffale, come Wolf Blass, Yellowglen, Lindeman’s e Blossom Hill, che nell’anno fiscale chiuso a giugno 2024 hanno “rappresentato meno del 5% dell’utile lordo del Gruppo Twe”, spiega una nota. Con una svalutazione “non monetaria” prevista pari a 354 milioni di dollari (290 al netto delle imposte). | |
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| | “Non esiste una quantità di consumo di alcol che non sia rischiosa, così come una giusta dose, tanto meno per i minorenni. L’alcol è dannoso per la salute e per lo sviluppo neurologico dei nostri ragazzi”. Un giudizio netto, quello del Ministro della Sanità del Governo spagnolo, Mónica García, arrivato in occasione della presentazione delle misure per contrastare il consumo di alcol tra i minorenni, in un Paese, la Spagna, che rappresenta il terzo produttore mondiale di vino ed il secondo di birra nell’Unione Europea. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, approvato il disegno di legge che istituisce un quadro complessivo per tutelare la salute dei minori e promuovere il consumo responsabile di alcol nella società. Un progetto che si concentra, in primis, proprio sui minori con l’obiettivo di prevenire il consumo di alcol, ritardarne l’inizio e ridurre gli episodi di “consumo intensivo” che hanno fatto accendere un campanello di allarme. Il testo, una volta raccolte le relazioni obbligatorie e superato l’iter dell’udienza pubblica, sarà approvato in via definitiva dal Governo e inviato al Congresso dei Deputati per l’iter parlamentare. Il responsabile della Sanità ha spiegato che la norma ha carattere statale. Tante le novità e le misure proposte, ad iniziare dai centri educativi e dagli spettacoli per minorenni dove sarà vietato il consumo di alcol (per tutti), ma anche l’adozione di misure di sensibilizzazione in ambito familiare, educativo e socio - sanitario e la regolamentazione della comunicazione e delle sponsorizzazioni. Secondo un’indagine statale, l’alcol è la sostanza psicoattiva più consumata in Spagna tra gli studenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Nel 2023, il 75,9% ha dichiarato di averlo consumato almeno una volta nella vita, il 73,6% nell’ultimo anno ed il 56,6% nell’ultimo mese. L’età media di inizio del consumo appare precoce, sia per il consumo occasionale (14 anni sia negli uomini che nelle donne), sia per il consumo settimanale (15 anni). La percezione degli adolescenti riguardo alla facilità di acquistare bevande alcoliche è molto alta: il 93% ritiene che sarebbe facile o molto facile procurarsele, nonostante la normativa che vieta la vendita ai minorenni. Nel 2022 in Spagna sono stati venduti 5.764 milioni di litri di bevande alcoliche (in approfondimento). | |
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| | Apertura all’assegno di inclusione e permessi di soggiorno a chi denuncia, misure allo studio da parte del Governo che vuole incidere su uno dei fenomeni del momento, e purtroppo salito alla ribalta, il caporalato. Ieri, a Roma, si è tenuta una riunione per il suo contrasto al Ministero del Lavoro, alla presenza, tra gli altri del Ministro del Lavoro Marina Calderone e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Sull’assegno di inclusione, Calderone ha spiegato che “per noi lo schema di lavoro è quello che abbiamo adottato per mettere in protezione le donne vittime di violenza attraverso l’assegno di inclusione e su questo fronte ci stiamo muovendo, stiamo facendo verifiche”. Positivo il sentiment delle reazioni di alcune principali associazioni di categoria, ma non mancano le richieste su alcuni temi (in approfondimento). | |
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| | | Prezzo inferiore nell’acquisto en primeur rispetto a quando i vini saranno imbottigliati e andranno effettivamente sul mercato, consentendo a chi rivende guadagni importanti; possibilità di garantirsi bottiglie rare e molto richieste, rivalutazione nel tempo, e liquidità immediata per gli châteaux. Sono i principali vantaggi che, per anni, ha garantito a tutti, produttori e wine merchant, il sistema “en primeur” di Bordeaux. Che però, da qualche anno, è in crisi, e non sembra essersi risollevata neanche con la campagna 2023, nonostante i prezzi in calo fino al -40% sul 2022, anche da parte dei nomi più importanti. E con gli svantaggi e i rischi che iniziano ad essere pesanti, tra il pericolo di comprare vino ad un prezzo che poi non garantisce mercato e remuneratività ai wine merchant, senza dimenticare i costi di gestione e di conservazione aumentati non di poco tra costo dell’energia e costo del denaro. Quadro evidenziato da più parti, come abbiamo raccontato spesso nel recente passato, e che viene confermato anche da eWibe, live market dei vini pregiati, che ha fatto l’analisi di una campagna en primeur sulla vendemmia 2023 sotto le aspettative. La cui sintesi estrema (i dettagli in approfondimento) è che il sistema en primeur, probabilmente, non è più conveniente. | |
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| | | L’ennesima testimonianza dell’amore dei Romani per il vino, oltre che della profonda competenza con cui lo producevano: a San Gimignano, territorio della celebre Vernaccia, evidentemente già vocato da secoli, è stata scoperta, una cantina di oltre 1.800 anni fa, negli scavi archeologici della villa di Aiano (IV-VII secolo d.C.), portati avanti, dal 2005, dall’Université Catholique de Louvain, del Belgio, con il Comune della “New York del Medioevo”. Un edificio che era adibito sia alla produzione, sia alla conservazione del vino. | |
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| | Le vendite di vino in grande distribuzione italiana, nel 2024, continuano a rallentare. Dopo un marzo sottotono (nonostante l’anticipo della Pasqua), l’ultimo trimestre ha trascinato in negativo i saldi semestrali delle vendite con un complessivo -2,5% a volume. In lieve crescita (+0,6%) il controvalore, che sfiora 1,4 miliardi di euro, per effetto di un -0,1% dei vini fermi e di un +3,5% delle bollicine. Una contrazione - sul fronte dei volumi - che porta il semestre al minimo storico dal pre-Covid (-9,5% sul 2019), a conferma delle difficoltà di fermi e frizzanti (-13,5%) nell’ultimo quinquennio, e della virata verso le bollicine, cresciute nel periodo del 33%. A trainare la spumantistica sono gli Charmat non Prosecco. A dirlo i dati Nielsen-IQ elaborati dall’Osservatorio Uiv-Ismea, che confermano il trend evidenziato anche dai dati Circana analizzati da WineNews. | |
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| | | Un territorio unico - che arricchisce il patrimonio enoico dell’isola, riunito dalla Doc Sicilia - in cerca di rilancio, tra storia e modernità. Come raccontano, da Donnafugata, Antonio Rallo (che è anche presidente della Doc Sicilia) e Baldo Palermo, e ancora, da Pellegrino 1880, Benedetto Renda (anche presidente del Consorzio del Marsala Doc), Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), e Giovanna Caruso (Caruso e Minini), con l’incursione gastronomica di Emanuele Russo (ristorante Le Lumìe). | |
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