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N. 2.576 - ore 17:00 - Lunedì 21 Gennaio 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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In Georgia si fa vino da 9.000 anni, e se molto probabilmente è qui che è nato il nettare di Bacco, i georgiani potrebbero anche essere i primi a portarlo su un altro pianeta: il progetto “IX Millennium”, nome scelto proprio per celebrare la tradizione enoica nel Paese, sta prendendo vita a Tbilisi, la capitale. Studiosi e scienziati sono al lavoro per trovare il vitigno perfetto per produrre vino su Marte, ricreando in laboratorio le condizioni atmosferiche del pianeta. E se per i risultati si dovrà aspettare almeno il 2022, qualche soffiata c’è già stata: a quanto pare il vino rosso non è molto adatto a Marte, lo sarebbe di più il vino bianco. |
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Il mondo si affaccia al 2019 con una certa incertezza, che pervade tutto l’Occidente, ed in questo contesto, il consumatore vuole riappropriarsi del proprio tempo, del proprio spazio, delle proprie decisioni, recuperando la centralità del singolo sul prodotto acquistato. Per capire dove andrà e come si comporterà, rispetto a qualsiasi categoria merceologica, compresa quella del vino, Euromonitor International ha messo in fila i “Top 10 Global Consumer Trends 2019”. Prima di tutto, il mondo invecchia, ma i Baby Boomers si sentono tutto fuorché anziani, e lo si vede bene nei consumi enooci; il consumatore sta inoltre prendendo le distanze dai consumi di massa, prediligendo qualità, artigianalità e km zero, anche quando compra il vino; l’atto di acquisto, così, è sempre più consapevole, e questo spiega il boom del cibo (e del vino) vegetariano e vegano; cambia il ruolo della tecnologia, che dà una forma diversa alla comunicazione, fatta sempre più di condivisione e partecipazione, come avviene per le grandi etichette di vino sui social, da Facebook a Instagram; è anche l’era della conoscenza come potere, in cui chi vende deve saper esaudire la curiosità e la necessità al giusto prezzo, come succede online; d’altro canto, tutta questa iper connessione, porta molte persone a volersi riappropriare del proprio tempo e del proprio spazio: si chiama JOMO, “joy of missing out”, è il piacere di sconnettersi, investendo nei piccoli piaceri tangibili della vita, come un buon bicchiere di vino; si assiste poi ad una sorta di decrescita felice: il consumatore tende a reagire all’acquisto compulsivo sposando uno stile di vita più sano e morigerato, meno vino, ma più naturale; ciò che attende il 2019 è anche la sfida per un mondo plastic free, ed il vino fa scuola: oltre al vetro, anche il sughero dei tappi è interamente riciclabile; la velocità continua ad essere una prerogativa: chi ha tra i 30 ed i 44 anni è pronto a spendere di più per risparmiare tempo, e le fortune di una start up come Winelivery sono lì a dimostrarlo; infine, i single, specie in là con gli anni, che hanno deciso di vivere da soli senza rinunciare alle proprie passioni, come un buon bicchiere di vino, con un occho al portafogli. |
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Un amore gastronomico che non conosce crisi. È quello tra gli italiani e il gelato artigianale, in grado di resistere ai cambiamenti sociali e agli stili alimentari, tanto che oggi il 94% lo consuma abitualmente. Cono o coppetta? Il primo, per 7 consumatori su 10. E i gusti di crema, cioccolato, nocciola e pistacchio in testa (44%), vincono su quelli alla frutta (14%). Popolo di abitudinari, quasi 7 italiani su 10 tendono a scegliere sempre gli stessi gusti. Parola di un’indagine dell’Ufficio Studi Fipe dal Sigep di Rimini. Passione intramontabile ma anche da sempre motore di socialità, il gelato artigianale ha nella gelateria indipendente il punto di forza, “con 39.000 attività, 100.000 addetti e un volume di affari pari a 3,5 miliardi di euro, prodotto di eccellenza del made in Italy ed espressione di un’articolata filiera”. |
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Quello della vendita al dettaglio è un settore che sta vivendo un vero e proprio boom: secondo il report “Global Powers of Retailing 2019”, presentato da Deloitte, il big mondiale in materia di servizi di consulenza e revisione, i 250 retailer più grandi al mondo hanno generato un fatturato di 4.530 miliardi di dollari tra luglio 2017 e giugno 2018, segnando una crescita del 5,7% sui 12 mesi precedenti. I primi dieci retailer al mondo contribuiscono per il 31,6% al fatturato complessivo, con i colossi statunitensi Wal-Mart, Costco e The Kroger al top della Top 10. Giù dal podio, ma comunque nella Top 10, Amazon, che ha fatto registrare il movimento e la crescita più sostanziale, guadagnano due posizioni ed il +25,3% del fatturato. Quattro i retailer italiani: Coop alla posizione 71 (13,5 miliardi di dollari), Conad alla 73 (13,1), Esselunga alla 121 (8,5 miliardi di dollari) e il gruppo Eurospin alla posizione 168 (5,9 miliardi di dollari). Tutti e quattro segnano un avanzamento in classifica, con Coop che si conferma così il primo colosso italiano, seppur salendo solo di una posizione; Conad è seconda tra i retailer del Belpaese, conquistando 5 posizioni rispetto ai dati dei 12 mesi precedenti, seguita da Esselunga, balzata di ben 10 posizioni; chiude Eurospin, che guadagna 19 posti. |
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Il Consorzio del Prosecco Doc rinnova il suo impegno nel sociale e nella lotta alla violenza delle donne, donando 40.000 euro alla Onlus Doppia Difesa. Nei giorni scorsi, a Cortina, nella tappa della Coppa del Mondo di Sci Femminile, è stata la showgirl Michelle Hunziker, fondatrice dell’associazione con l’avvocato Giulia Bongiorno, a ricevere il maxi assegno, brindando con le famose bollicine. La Hunziker, dopo il brindisi con le famose bollicine, ha sciato con le atlete italiane, protagoniste delle piste. |
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Tenore e vigneron nella sua terra di origine, la Toscana, il maestro Andrea Bocelli si schiera al fianco degli agricoltori per chiedere all’Ue lo stop al cibo anonimo. Lo fa come testimonial di “EatORIGINal - Unmask your food”, Iniziativa Europea dei Cittadini, con una raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, autorizzata dalla stessa Commissione Europea e sostenuta a Bruxelles da Coldiretti con Fnsea, il maggior sindacato agricolo francese, Ocu, la più grande associazione di consumatori spagnola, Solidarnosc, lo storico sindacato polacco, Upa, l’Unione dei piccoli agricoltori in Spagna, Slow Food e Gaia, l’associazione degli agricoltori greci, Campagna Amica e Fondazione Univerde, fino all’Ong svedese Green protein.
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Dalle ultime tendenze all’identikit dei turisti, WineNews fa il punto su un fenomeno tutto italiano, legato al vino e al cibo, e in costante crescita: il turismo enogastronomico. Con Roberta Garibaldi, professoressa di Marketing e di Economia e gestione delle imprese turistiche dell’Università degli Studi di Bergamo, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2018 che sarà presentato a Milano il 28 gennaio. “Motivati o generalisti, i turisti enogastronomici oggi sono persone interessate anche agli aspetti culturali”. |
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