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N. 4.000 - ore 17:00 - Martedì 9 Luglio 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Fermare le modifiche all’imposta sul vino e fare chiarezza sulle norme relative agli imballaggi dei rifiuti. Il Wsta (Wine and Spirit Trade Association) che rappresenta oltre 300 aziende del settore vino e liquori nel Regno Unito, chiama “all’appello” il nuovo Governo inglese “Labour” guidato dal Primo Ministro, Keir Starmer, con un invito a mettere al centro il vino e gli alcolici nel proprio programma di crescita. L’associazione ha chiesto “azioni urgenti” per fermare le “modifiche non necessarie” alla tassazione del vino nel febbraio 2025 e per “fare chiarezza” sulle normative relative agli imballaggi dei rifiuti (in approfondimento). | |
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| | Quello relativo al comparto vino è un mercato del lavoro dinamico e flessibile, in cui i passaggi da un’azienda all’altra sono piuttosto frequenti, ma nel complesso piuttosto chiuso, con “barriere” all’ingresso e con una tendenza da parte dei datori di lavoro a concentrarsi su professionalità già appartenenti al settore e con esperienze pregresse, piuttosto che su figure new entry: è quanto emerge dalla survey realizzata da WineJob, agenzia specializzata in recruiting, formazione e consulenza, e da Game2Value, innovativa piattaforma di videogame assessment per le risorse umane. Il sondaggio mette in luce anche quelli che sono i principali fattori di “attraction” e “retention” da parte delle aziende, ovvero le strategie che le cantine dovrebbero mettere in atto sia per attirare talenti, sia per fidelizzarli e farli rimanere all’interno della propria organizzazione. All’indagine hanno partecipato 523 persone: il 78% di queste già lavora nel settore, mentre il 22% aspira ad entrarvi. La categoria più rappresentata è quella dei/delle manager, pari al 45% del campione. L’offerta di figure professionali nel mondo del vino è inferiore alla domanda. Questo significa che è il professionista stesso a decidere dove andare a lavorare. Ma il mondo del vino è anche abbastanza chiuso, nel senso che difficilmente le aziende assumono profili professionali che non arrivano dal settore: si rileva dunque una certa difficoltà ad entrare per chi non ha esperienza. In un’ottica “plug and play”, le aziende si aspettano infatti che la persona che viene assunta assuma subito un ruolo operativo. “Questo però - spiega Gianmarco Pinto, Game2Value - ha anche un paio di risvolti negativi: il primo è che c’è una crescita costante dei salari (le aziende si “rubano” i professionisti più bravi, usando la leva della retribuzione), e ciò naturalmente va ad incidere sui bilanci delle aziende stesse; il secondo aspetto è che forse si rischia di perdere creatività e best practice che invece potrebbero essere apportate da figure professionali provenienti da altri settori”. “I dati rilevano una buona dinamicità nel settore del vino: negli ultimi 24 mesi, il 74,68% degli intervistati ha ricevuto offerte di lavoro, segno di una forte ricerca di operatori. Di questi, il 38,19% ha effettivamente cambiato lavoro o azienda” afferma Andrea Pecchioni, WineJob. | |
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| | Se ci fosse una voce nella Treccani, e potrebbe averla, per Ezio Rivella, scomparso a gennaio 2024, forse, sarebbe quella immaginata in “Ezio Rivella, Maestro di Futuro - Enologia, Mercato, Organizzazione”, omaggio voluto, ieri a Montalcino, da Banfi, azienda leader del Brunello e del vino italiano, creata per la famiglia Mariani, e guidata da Cristina Mariani-May. A ricordare il Cavaliere, tra i “padri” della moderna enologia, primo enologo-manager e “capitano d’impresa”, e la sua “diversità di pensiero”, oggi una ricchezza per i territori, i professori Alberto Mattiacci ed Attilio Scienza, direttore e presidente Sanguis Jovis della Fondazione Banfi, Luciano Ferraro, vice direttore “Corriere della Sera”, Alessandro Regoli, direttore WineNews, il Master of Wine Gabriele Gorelli, produttori e Consorzio del Brunello, Rodolfo Maralli ed Elizabeth Koenig, presidente e vicepresidente Banfi. | |
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| | | Nel 2023, è in sovrappeso o obeso il 44,6% della popolazione dai 18 anni in su. Il dato è stabile sul 2021. Tra le persone di 14 anni e più, 15,6 su 100 hanno abusato di alcol, come nel 2022. Ancora l’1,5% della popolazione italiana soffre di insicurezza alimentare (-0,8% sull’anno precedente). La quota è significativamente più alta nel Mezzogiorno (2,7%). Continua a crescere, nel 2022, la quota di bambini e adolescenti sovrappeso: 33,5% nella classe 3-5 anni (+2,7% dal 2017) e 27,2% nella classe 3-17 anni. Elevata, ma in calo, l’occupazione irregolare in agricoltura (23,2% nel 2021, -1,2% sull’anno precedente); nel Mezzogiorno gli occupati irregolari sono il 30,2%. Nel 2022, invece, diminuiscono fertilizzanti e fitosanitari distribuiti in agricoltura (-26,6% e -11,6% sull’anno precedente), mentre continua a crescere la quota di superficie agricola coltivata con metodi biologici, con le aree agricole convertite o in conversione che investono il 18,7% della superficie agricola utilizzata (Sau) in Italia. Sono alcune delle indicazioni e delle statistiche relative ad agricoltura e alimentazione del “Rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs)” 2024, con l’aggiornamento e l’analisi delle misure statistiche finalizzate al monitoraggio dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (in approfondimento). | |
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| | | Continua a calare la produzione del miele in Italia: dopo il crollo nel periodo primaverile, tra l’85% e il 90%, si prospetta una riduzione del 50% anche per la stagione estiva, che è la più abbondante. “A complicare il quadro i bassi consumi e la crescita delle importazioni a basso prezzo dai Paesi extra Ue - spiega il segretario generale di “Miele in cooperativa”, Riccardo Terriaca - ci apprestiamo a vivere un’altra ennesima stagione difficile”. Registrate, inoltre, molte chiusure di aziende e la riduzione di alveari allevati. | |
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| | Non obbligatorio, e quindi su richiesta, ma qualcuno si è già mosso per averlo. Arriva il documento di identità anche per il vino Igt (in Italia sono complessivamente 118 le Igt, ndr): a partire da questa settimana, infatti, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, produrrà contrassegni anche per le Indicazioni geografiche. Il primo Consorzio ad adottarle è quello del Sannio con l’Igt Benevento che “sposa” le fascette per tutelare la sua specificità, proteggere la sua eccellenza e garantire ai suoi consumatori la tracciabilità di ogni singola bottiglia. Progettato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, il nuovo contrassegno verrà consegnato in un primo lotto di 4 milioni di fascette, ma ne seguiranno altri. Una novità che coinvolgerà anche l’Igt Emilia, compreso il Lambrusco Igt, con le bottiglie pronte ad adottare le fascette. | |
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| | | Professore di Diritto all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e produttore a Cascina Melognis, nella sua Revello in Piemonte, dove coltiva uve autoctone, con WineNews, Michele Antonio Fino parla della necessità di un equilibrio tra comunicazione ed informazione e della strumentalizzazione del rapporto tra storia, vino e territorio in favore della vendibilità. Temi presenti anche nel suo ultimo volume “Non me la bevo. Godersi il vino consapevolmente senza marketing né mode” per Mondadori, nel quale sfata i falsi miti per educare a scelte più critiche. | |
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