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N. 4.259 - ore 17:00 - Venerdì 11 Luglio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | In attesa di conoscere il contenuto della lettera sui dazi all’Ue che dovrebbe arrivare ad ore, inviata dal presidente Usa Donald Trump, il vino europeo, che nei giorni scorsi aveva provato a tirare un respiro di sollievo dopo i rumors che vorrebbero salvo il capitolo “alcolici”, torna alla levata di scudi. Con un appello firmato dal Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), guidato da Marzia Varvaglione, che “ha appreso con preoccupazione che il vino e i vini aromatizzati potrebbero essere esclusi dall’offerta commerciale dell’Ue attualmente in fase di negoziazione nel contesto di un accordo più ampio con l’amministrazione statunitense”. | |
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| | Un’altra idea di mondo è possibile. E per crearla e metterla in pratica serve un “un gioioso slancio rivoluzionario” che coniughi “responsabilità e diritto al piacere”. E che non può non partire da un cambiamento nel rapporto dell’umanità con il cibo, con la sua produzione e con l’agricoltura in generale, ma anche da un approccio diverso, dove i vettori della felicità non sono “l’individuo” ed il possesso, ma la condivisione con gli altri. Condivisione che niente rappresenta di più di un convivio in cui, insieme a cibi, vini e bevande, si condividono con gli altri pensieri, esperienze, emozioni e vita. Riflessione che, da sempre, guida l’azione di Slow Food, ed al centro dell’Assemblea Nazionale Slow Food Italia, oggi e domani nella sede della Fao a Roma (aperta con 1 minuto di silenzio per i morti in tutte le 51 guerre in atto nel mondo, e in particolare per i civili della Palestina, ndr), con cui la Chiocciola collabora da tanti anni. “Portare i lavori dell’Assemblea dei soci nella casa dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura è un modo per consolidare un rapporto e ribadire una sintonia valoriale”, spiega Slow Food Italia, chiamata anche al rinnovo della cariche e della presidenza (con i rumors che vanno verso la riconferma dell’attuale presidente, Barbara Nappini, ndr). Tra gli interventi di oggi, 11 luglio (con WineNews invitata a seguire i lavori, e le dichiarazioni in approfondimento, ndr), spiccano quello di Maurizio Martina, vicedirettore generale Fao, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, Edie Mukiibi, presidente Slow Food, e Stefano Bartolini, economista e docente all’Università di Siena, autore, tra gli altri, del “Manifesto per la felicità”, mentre domani, 12 luglio, l’apertura sarà di Carlo Petrini, fondatore Slow Food, che ha detto: “il mondo di cui abbiamo bisogno si compone di una collettività umana che sappia mettere sullo stesso piano le profonde crisi sociali, che partono dalle disuguaglianze, per arrivare fino agli orrori della guerra, e una drammatica crisi climatica i cui effetti, di anno in anno, si stanno sempre più intensificando e aggravando. A 10 anni dall’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, possiamo sostenere con convinzione che l’unica via di uscita da questa situazione ad alto pericolo passi per l’ecologia integrale da lui stesso promossa”. | |
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| | Continua a ridisegnarsi continuamente lo scenario della produzione, dell’importazione e della distribuzione negli Stati Uniti, ennesimo segnale di un mercato in grandissimo mutamento. Con la sinergia, l’accorpamento, la razionalizzazione dell’offerta e l’unione di più realtà che sembrano essere la bussola che, in questa fase, stanno orientando tutto. Ed in questo senso, ora, arriva la notizia che la celebre cantina californiana Boisset Collection, guidata da Jean-Charles Boisset, originario della Borgogna, ha scelto uno dei nomi più importanti del vino americano e mondiale, Jackson Family Wines (“gigante” con vigne negli Usa e in Canada, ma anche in Italia, con Tenuta di Arceno nel Chianti Classico, e ancora, Francia, Sud Africa, Cile e Australia) come broker di distribuzione del vino negli Stati Uniti, a partire dal 1 agosto 2025. | |
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| | | Proteggere i consumatori da pratiche ingannevoli, i produttori dalla concorrenza sleale e tutelare le denominazioni. Sono gli obiettivi della Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (Dgccrf) che nel 2022 e nel 2023 ha ispezionato oltre 7.800 stabilimenti per verificare la tracciabilità del vino, le pratiche di vinificazione e l’accuratezza delle informazioni fornite ai consumatori in Francia. Nelle ispezioni, effettuate a livello di produzione e distribuzione, la maggior parte degli stabilimenti è risultata conforme, ma oltre il 30% a livello di produzione e oltre il 40% a livello di distribuzione ha evidenziato carenze. A dirlo è una nota pubblicata dal Ministère de l’Économie, des Finances et de la Souveraineté industrielle et numérique della Francia. A livello di produzione, sono stati ispezionati più di 1.600 stabilimenti in tutto il Paese e nel 38% sono state riscontrate violazioni di vario tipo. Nel settore della distribuzione, invece, sono stati ispezionati oltre 6.200 esercizi commerciali attivi nelle varie fasi della catena di distribuzione e il 43% degli operatori ispezionati ha presentato anomalie. Ovviamente, va specificato, si tratta di un campione ridotto in riferimento alla vastità dell’industria vinicola francese (in approfondimento). | |
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| | | Da “Attraverso Festival” nelle Langhe, Roero e Monferrato palcoscenico per tanti personaggi famosi, a “Soave Impressioni d’Arte” con l’arte contemporanea nella patria del celebre vino bianco veneto, dalle sculture di Giuseppe Bergomi tra le cantine Poggio Al Tesoro (Marilisa Allegrini), Terre dei Ghelfi ed Argentiera a Bolgheri, al “Chianti Classico Fest”, e a “Vinitaly and The City - Calabria in Wine”, il fuorisalone di Vinitaly by Veronafiere nel Parco Archeologico di Sibari (18-20 luglio), l’estate è ricca di eventi nell’agenda WineNews. | |
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| | Ci sono storie che meritano di essere raccontate oltre i confini. Nasce così “Best Restaurants & Wines of 2025”, il nuovo “Best of” de “Le Guide de L’Espresso”, per portare l’Italia del gusto sulle tavole più prestigiose del mondo. Un volume, in inglese e in francese, che raccoglie i 100 migliori ristoranti e le 100 migliori cantine selezionati (e con interviste a chef come Niederkofler, Gipponi, Cedroni, Bottura, Beck, Bartolini, Pavan e Brutto, Guida, Cannavacciuolo e Klugmann) e 10 cantine d’eccellenza (da Vallepicciola a Tenuta Solisciaro, da Ronco dei Tassi a Monte Rossa, da Poderi Gianni Gagliardo a Marisa Cuomo, da Elvio Cogno a Chiara Ciavolich, dal Castello di Volpaia a Casanova di Neri). L’intero progetto, spiega una nota, è curato dal celebre wine critic Luca Gardini e da Gianluca Montinaro, già storico collaboratore nel ventennio della direzione di Enzo Vizzari. | |
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| | | Se c’è un vino che è un’icona mondiale è lo Champagne, nonostante i consumi che cambiano e gli scenari geopolitici complessi per il settore. Per capire come il “Sistema Champagne” guarda al futuro, WineNews ha fatto un viaggio nella regione francese, con tappe nelle più prestigiose Maison, da Joseph Perrier, dove abbiamo incontrato il proprietario Benjamin Fourmon (distribuita in Italia da Banfi, ndr), a Veuve Clicquot (Lvmh), dove ci siamo confrontati con l’enologo Emmanuel Gouvernet, da Dom Pérignon a Moët & Chandon, da Ruinart a Perrier-Jouët, da Louis Roederer a Deutz. | |
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