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WineNews
N. 4.261 - ore 17:00 - Martedì 15 luglio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti,
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La News
Usa, gli spirits dominano il mercato
Ci sarà anche il salutismo, dietro il calo dei consumi di vino, in Usa. Ma ora emerge che, paradossalmente, gli spirits nel 2024 hanno conquistato la leadership assoluta per quota di mercato negli States, con il 42,2% del totale, più della birra (42%), con il vino al 15,8%, che torna ai livelli del 1999 (dopo aver toccato il suo picco del 17,3% nel 2017). A dirlo i dati pubblicati dall’American Association of Wine Economists (Aawe), su dati del Distilled Spirits Council degli Stati Uniti. Un sorpasso, quello degli alcolici, legato anche alla capacità di “distinguersi per un’offerta sempre più premium e diversificata” ...
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Primo Piano
L’Oms lancia “3 by 35”: tasse sanitarie per dimezzare i consumi di alcol, tabacco e soft drinks
I dazi Usa, se davvero dal 1 agosto 2025 fossero al 30% sui prodotti Ue, vino incluso, avrebbero un impatto pesantissimo sul vino del Vecchio Continente, e più in generale sulle economie di tutto il mondo, deprimendo ulteriormente i consumi di molti beni, soprattutto quelli voluttuari, come il vino è diventato negli ultimi 50 anni. Ma la vicenda dazi, gioco forza, occupa le cronache e mette in secondo piano altri due problemi “epocali”, per il mondo del vino e non solo. Uno è il cambiamento climatico che, però, con interventi in vigna, in cantina e con la ricerca è in qualche modo è gestibile, o quanto meno mitigabile nei suoi effetti. L’altro è politico, invece, con le spinte salutiste anti-alcol che si fanno sempre più forti, approfittando anche della fragilità attuale del settore e del quadro di grande incertezza. E così, già i primi di luglio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità è tornata alla carica, lanciando l’iniziativa “3 by 35”, che è più di un invito e di un incoraggiamento ai Paesi, su scala globale, a prendere iniziative per aumentare del 50%, entro il 2035, appunto, i prezzi al consumo di alcolici, ma anche di tabacco e bevande zuccherate, “attraverso tasse sanitarie, in una mossa progettata per frenare le malattie croniche e generare entrate pubbliche fondamentali. L’iniziativa “3 by 35” arriva in un momento in cui i sistemi sanitari sono sottoposti a un’enorme pressione a causa dell’aumento delle malattie non trasmissibili (Ncd), della riduzione degli aiuti allo sviluppo e dell’aumento del debito pubblico”, spiega l’Oms. Che aggiunge: “il consumo (non l’abuso, ndr) di tabacco, alcol e bevande zuccherate sta alimentando l’epidemia di malattie non trasmissibili. Le malattie non trasmissibili, tra cui malattie cardiache, cancro e diabete, rappresentano oltre il 75% di tutti i decessi in tutto il mondo. Un recente rapporto mostra che un aumento una tantum del 50% dei prezzi di questi prodotti potrebbe prevenire 50 milioni di morti premature nei prossimi 50 anni”. Secondo l’Oms, “una recente analisi suggerisce che un aumento una tantum delle tasse sufficiente ad aumentare i prezzi del 50% potrebbe generare fino a 3,7 trilioni di dollari di nuove entrate a livello globale entro cinque anni, o una media di 740 miliardi di dollari all’anno, pari allo 0,75% del Pil globale” ...
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Dazi Usa, lo stato dell’arte
La “lama rovente” dei dazi Usa al 30% dal 1 agosto annunciati da Trump sui prodotti europei affonda nel “burro” di una Ue divisa sulla reazione da prendere. Alcuni Paesi, come Italia e Germania, per esempio, invitano a continuare nel dialogo, altri, come la Francia e la Spagna, spingono per una reazione più muscolare. Intanto, se dall’Ue è arrivato il rinvio dei contro dazi, con una nuova lista da 72 miliardi di euro di contro-tariffe sui prodotti Usa al vaglio degli Stati membri, si apprende da Bruxelles, la delegazione tecnica europea è in viaggio verso Washington per continuare a trattare un dossier complesso, anche per il made in Italy, agroalimentare e non solo. Visto che l’Italia, secondo ReportAziende.it, nel 2024 ha esportato in Usa per 63 miliardi di euro, di cui 30 dei settori direttamente riconducibili ai dazi, tra cui vini e bevande ...
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Focus
“Vonderland”, la protesta di Coldiretti contro von der Leyen
Dal no al fondo unico per la Pac fino all’allarme per i dazi Usa. Il mondo agricolo si interroga e protesta, preoccupato per il futuro. Scendendo in piazza, da Roma a Bruxelles, come ha fatto la Coldiretti, che ha messo nel mirino la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, verso cui sono state indirizzate numerose critiche. Coldiretti è scesa in piazza “per denunciare il tentativo dei tecnocrati europei, guidati da Ursula von der Leyen, di distruggere l’agricoltura, la produzione di cibo e la sicurezza alimentare in Europa, mettendo a rischio le fondamenta stesse della democrazia. Una protesta che arriva a pochi giorni della stangata sui dazi che vede ancora una volta la von der Leyen indiziata numero uno di un immobilismo che sta affossando l’economia europea, con rischi ora per l’agricoltura dieci volte più gravi dei danni che potrebbero causare i dazi di Trump. Questi potrebbero essere gli effetti delle nuove proposte di bilancio che presenterà la Commissione”. Il riferimento è alla giornata di domani, a Bruxelles, quando sarà presentato il documento programmatico del bilancio Ue 2028-2034. E ci saranno, tra le altre, anche Confagricoltura e Cia-Agricoltori Italiani, tutte contrarie ai paventati tagli alle risorse per l’agricoltura, e all’accorpamento della Pac in un fondo unico.
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Cronaca
La nuova cantina di Appius
Il futuro è quanto mai incerto, per tutti, ed in ogni settore, oggi più che mai. Non fa eccezione il vino, ovviamente, che però accompagna l’uomo da millenni, e deve guardare al futuro. Che vuol dire anche investire per valorizzare i propri gioielli migliori. Come ha fatto la Cantina San Michele Appiano, una delle realtà di riferimento del vino del Trentino Alto Adige, con la nuova cantina d’autore di Appius, uno dei suoi vini di punta, firmata dall’architetto Walter Angonese, dedicando “un tempio al vino, all’arte e allo scorrere del tempo”.
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Wine & Food
Api “assunte” in fabbrica: Rcr Cristalleria installa due alveari per l’impatto ambientale
In Toscana le api vengono “assunte” in fabbrica nel ruolo di indicatori biologici: a Colle Val d’Elsa, Rcr Cristalleria Italiana - leader nella produzione di bicchieri e oggetti d’arredo - ha concluso un accordo con la Fondazione Siena Food Lab ed il Santa Chiara Lab dell'Università di Siena per l’avvio di un progetto a sostegno della biodiversità. Si chiama “Arnie Intelligenti” e prevede l’installazione presso il proprio sito produttivo di due alveari, uno dei quali avrà dei sensori per la raccolta di diversi parametri ambientali. Le api, eccellenti bioindicatori, offrono preziose informazioni sulla qualità dell’aria e dell’ecosistema circostante, poiché la loro presenza è legata a condizioni ambientali salubri. Attraverso il biomonitoraggio, sarà possibile controllare la salute delle colonie, che fungeranno da indicatori biologici dell’impatto ambientale dei processi industriali dell’azienda.
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WineNews.tv
“La rottura del rapporto città-campagna è contro natura e produce ignoranza in entrambe”
“Il rapporto tra città e campagna si è drammaticamente rotto, rispetto al passato: è grave ed è contro natura, perché da un lato produce ignoranza nelle campagne su cui culturalmente la città resta egemone, e dall’altro chi abita in città non ha la minima idea di cosa sia la terra che lo fa sopravvivere”. Lo ha detto, a WineNews, giornalista e scrittrice, parlamentare comunista, più volte eurodeputata e presidente onorario Arci, fautrice dell’introduzione del “reddito di contadinanza” e per la quale “l’agricoltura è centrale nella transizione epocale che stiamo vivendo”.
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