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N. 4.022 - ore 17:00 - Giovedì 8 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Quella per i film in costume e le serie storiche è sempre più una passione, in Italia e nel mondo. E di storie affascinanti ambientate in epoche passate, il vino ne ha davvero molte da raccontare. Come quella di Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot, la “Grande Dame” dello Champagne, artefice nell’Ottocento della prima cuvée millesimata e del primo rosé, ma anche una delle prime donne imprenditrici moderne, fondatrice dell’impero Veuve Clicquot (oggi di Lvmh), e che ora diventa un “historical period drama”: “Madame Clicquot. La grande signora dello Champagne”, biopic del regista Thomas Napper con Haley Bennett e Tom Sturridge, al cinema dal 12 settembre. | |
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| | In uno scenario non immune da criticità, continuano ad arrivare alcuni segnali incoraggianti per il mercato mondiale del vino in questo inizio 2024 e, i numeri migliori, arrivano dall’Italia. Come riporta l’Observatorio Español del Mercado del Vino (Oemv) nel “bollettino” di agosto, se è vero che il commercio mondiale di vino è diminuito del -5,4% in volume e del -6,4% in valore su base annua (12 mesi) a marzo 2024, avvicinandosi a 9,9 miliardi di litri (-567 milioni) e 35,6 miliardi di euro (-2,4 miliardi), con un prezzo medio in ribasso del -1% a 3,6 euro al litro, tuttavia, vengono segnalati sintomi di ripresa nel 2024, a partire dal primo trimestre che ha registrato il +3,1% nel volume di vino esportato a livello mondiale, grazie all’allentamento della pressione inflazionistica. E se i primi 11 Paesi esportatori, nel complesso, hanno ridotto i volumi, sia nel 2023 che su base annua fino a marzo 2024, i primi 6 (Spagna, Italia, Francia, Cile, Australia, Sud Africa) hanno aumentato le vendite in volume nel primo trimestre 2024: Spagna (+8,3), che si sta consolidando come il principale fornitore, davanti all’Italia (+3,1%), Francia (+0,4%), Cile (+9,7%), Australia (+1,9%) e Sud Africa (+13,4%). In termini di valore, i principali player hanno perso fatturato su base annua fino a marzo, ma 6 sono cresciuti nel primo trimestre nelle esportazioni in valore, un gruppo che comprende anche l’Italia (+3,9% pari a 68,4 milioni di euro), e la Spagna (+2,7% pari a 19,6 milioni). La Francia subisce pesanti perdite nel 2024 (nel primo trimestre -226,7 milioni di esportazioni, -8,2%) a causa della scarsa performance dello Champagne. Italia (-0,7%) e Spagna (-1,7%) consolidano la loro leadership come principali esportatori mondiali, con 2,15 miliardi di litri per l’Italia (-14,5 milioni) e 2,12 miliardi di litri per la Spagna (-36 milioni). Segue a distanza la Francia, che perde quota, con 1,28 miliardi di litri (-6,8%), 93 milioni in meno. Ma la leadership mondiale in valore della Francia è indiscutibile, con 11,7 miliardi di euro (-5,3%), nonostante perda molto più dei principali competitor (-655 milioni di euro). L’Italia è quella che perde meno valore (-0,9%) e consolida il secondo posto, con 7,8 miliardi di euro (-74 milioni), seguita dai quasi 3 miliardi della Spagna (in approfondimento). | |
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| | La vivacità e i tassi di crescita del mercato del vino, italiano e non, di qualche anno fa, sono una chimera. Ma oggi, nonostante tante difficoltà contingenti, come quelle economiche, o strutturali, come il cambio del modello di consumi, con una diminuzione legata anche alla crescita del salutismo, le cose sembrano pian piano migliorare mentre il 2024 si sviluppa. Lo dice, tra le altre, la semestrale di Masi Agricola, società quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, Amarone della Valpolicella in testa, e il cui Cda ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2024 che mostrano ricavi per 30,2 milioni di euro (a -8,8% sulla prima metà 2023, ma anche a +1,5% sulla prima metà 2019 pre-Covid), e una buona apertura degli ordini del secondo semestre (in approfondimento). | |
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| | | Non solo “Calici di Stelle” nelle cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle Città del Vino di tutta Italia (con una nostra selezione di appuntamenti, fino al 25 agosto): nelle “Giornate del Riesling” a Naturno (10-11 agosto) si approfondisce la conoscenza del celebre vitigno dell’Alto Adige; il famoso violinista Salvatore Accardo è in concerto alla Tenuta Sanoner a Bagno Vignoni nel cuore della Val d’Orcia Patrimonio dell’Unesco (13 agosto); sul palco di “Riflessi di Stelle” alla Cantina di Venosa (9-10 agosto), la più importante rassegna del Vulture, tra vino e musica, sale Enzo Avitabile con I Bottari; e, intanto, il Consorzio Vini Oltrepò Pavese ha lanciato una nuova edizione di “Oltrepò - Terra di Pinot Nero, un territorio, un vitigno, due eccellenze” all’Antica Tenuta Pegazzera di Casteggio (29-30 settembre). Ma, tra i tantissimi eventi segnalati nell’agenda WineNews, si va da Acqui Terme che celebra il Brachetto negli “Acqui Wines Days” (fino all’11 agosto), agli chef stellati Matteo Temperini e Peter Brunel “Amici in Cucina” al ristorante Campo del Drago del Wine Relais Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino (12 agosto); dal “Morellino Classica Festival” al Castello di Potentino a Seggiano (10 agosto), a “L’Aperi” a Casa Vissani a Baschi, “regno” del grande chef Gianfranco Vissani. | |
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| | | L’ultima tendenza di design per le etichette del vino arriva dal mondo dei tattoo, come riporta Wine Spectator. Title X Wines - atelier californiano di artisti e viticoltori - si è rivolto a Mister Cartoon, celebre tatuatore, per creare una limited edition di 385 magnum dal design tridimensionale, con una pin up sul vetro. Invece il gruppo vinicolo cileno Viña San Pedro Tarapacá (Vspt) ha lanciato il marchio Ö-61, ispirato a Ötzi, una mummia di 5.000 anni con i tatuaggi più antichi conosciuti al mondo, affidandosi per il design al tatuatore Ami James. | |
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| | Continua a crescere l’interesse dei fondi di investimento italiani per il settore food & wine: nei giorni scorsi il fondo di private capital “Italian Fine Food” ha perfezionato l’acquisizione dell’80% di Stefania Calugi Tartufi, azienda nata nel 1987, eredità di una lunga e consolidata tradizione familiare tra le colline samminiatesi, L’acquisizione segue quella di Savini Tartufi, nel 2023, in un percorso volto a massimizzare le sinergie tra le diverse eccellenze e fornendo un supporto in termini di know-how strategico e finanziario. Altro accordo, tutto piemontese, è quello raggiunto tra il gruppo De Agostini e Venchi 1878, con il primo che è andato a rilevare il 10,28% della multinazionale di Castelletto di Stura, diventando così il primo investitore istituzionale nel marchio piemontese della cioccolata. | |
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| | | A WineNews Rossella Macchia, neo-presidente del Consorzio che tutela la denominazione enoica legata alla Città Eterna. “Il momento del mercato non è brillante per nessuno, ma la percezione del ruolo del Consorzio cresce, insieme alle sue imprese. Di cui vogliamo raccontare storie ed unicità. La ristorazione romana, nostro primo obiettivo, sta rispondendo bene ai nostri vini, ma vogliamo crescere ancora, magari in sinergia con gli altri Consorzi del vino del Lazio”. | |
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