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N. 4.165 - ore 17:00 - Mercoledì 5 Marzo 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Che il mercato del vino mondiale sia in una fase di profondo cambiamento è un dato di fatto, così come lo è il mercato Usa. Da dove arrivano rumors che vorrebbero il colosso Constellation Brands (che, in Italia, controlla la storica Ruffino, ma proprietaria anche di altri marchi di primissimo piano come Meiomi, Kim Crawford, The Prisoner Wine Company e non solo) essere in trattative per vendere il suo intero portafoglio di vini ad altri due nomi di primissimo piano, come Delicato Family Wines e Duckhorn. A riportare il rumor (che ad ora non trova né conferme né commenti) è il magazine americano “Wine Business”. | |
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| | Mercato di grandi numeri per il vino italiano, la Germania resta una piazza fondamentale per le nostre cantine, che, nei primi mesi 2024, hanno visto spedire verso Berlino oltre 481,8 milioni di litri di vino tricolore (in leggera flessione del -2,6% sullo stesso periodo 2023), per un incasso di 1,1 miliardi di euro (+4%), dato secondo soltanto a quello degli Usa (a 1,7 miliardi di euro nello stesso periodo). Ma anche quello tedesco, alle prese con il trend generale del calo dei consumi di vino e alcolici, ma anche con difficoltà economiche interne e non solo, è un mercato del vino in difficoltà, con consumi in calo in volume e valore, in uno scenario in cui i discount hanno la quota di mercato maggiore, intorno al 37% di tutto il vino venduto in Germania, seguiti da supermercati (27%). Ebbene, secondo i dati NielsenIQ per il German Wine Institute (Dwi), nei 12 mesi, tra il 1 agosto 2023 e il 31 luglio 2024, i volumi di vino acquistati sono diminuiti del -4%, mentre il valore delle vendite è sceso del -5%, per un totale consumato di 15,9 milioni di ettolitri di vino e 2,6 di spumanti. Con un consumo procapite complessivo a 22,2 litri di vino, in calo sui 22,5 registrati nel 2024. Ad essere i più colpiti dal calo, spiega il report, sono stati i vini “di casa”, quelli tedeschi, che coprono il 41% del mercato in volume ed il 45% in valore, con un calo delle vendite del -5% e un calo del fatturato del -6%. Forse, spiega la dg Dwi, Monika Reule, anche per un prezzo più elevato dei vini tedeschi (4,47 euro al litro) su quelli stranieri, in generale più economici (3,72 euro al litro). In questo contesto, tra i vini stranieri, l’Italia resta leader e ha mantenuto invariata la sua quota di mercato al 18%, seguita dalla Spagna che ha fatto -1% (14% della quota di mercato), tanto quanto ha guadagnato la Francia (salita all’11% della quota di mercato in Germania). Un mercato in flessione, dunque, ma determinante per il vino italiano, e da presidiare, come tutti, nei momenti di difficoltà, per non perdere terreno. Come faranno gli oltre 800 espositori Italiani (seppur in calo, numericamente, sugli anni passati) in partenza per la ProWein, fiera importantissima per il mercato tedesco, che guarda anche a quelli del Nord Europa e al mondo, di scena a Dusseldorf, dal 16 al 18 marzo 2025. | |
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| | In Francia la partnership tra E. Leclerc, “colosso” transalpino dei supermercati e Grands Chais de France (Gcf), il più grande “wine merchant” in Europa, ha fatto nascere un progetto per sostenere cinque denominazioni in difficoltà, offrendo vini a un prezzo molto vantaggioso. Un bag in box, da 3 litri, dove appare scritto, in evidenza, “Sostieni i nostri viticoltori” al prezzo di 11,95 euro con tanto di percentuale destinata ai viticoltori, ovvero il 48%. “Prima di essere commercianti, siamo viticoltori, quindi siamo molto sensibili alle difficoltà del vigneto” ha spiegato, a Vitisphere, Anne-Laure Helfrich, direttrice marketing di Gcf, che ha lanciato anche un messaggio forte sul tema del potere di acquisto: “i consumatori devono abituarsi al prezzo reale delle cose”. Il progetto, in futuro, potrebbe espandersi in volume e referenze. | |
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| | | Uno special guest d’eccezione, a testimoniare l’enorme importanza dell’agroalimentare made in Italy: il 22 marzo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà ospite nel Forum della Cultura dell’Olio e del Vino, a Roma, l’evento Bibenda giunto all’edizione n. 44. Deux ex machina dietro alla presenza del Presidente Mattarella è Franco Maria Ricci, che, da sempre, incarna il ruolo di geniale “animatore” del mondo del vino italiano, per il quale ha fatto moltissimo (fin dai primi Anni Novanta del Novecento, ndr), anche oggi che è alla guida della Fis - Fondazione Italiana Sommelier, uno dei più grandi centri di cultura del vino del mondo. “L’onore che il Presidente Mattarella ci concede - afferma Franco Maria Ricci - è nella consapevolezza dell’impegno profuso in questi anni dalla Fondazione Italiana Sommelier (Fis) e da Bibenda, per la crescita culturale dell’olio, del vino e dei prodotti della terra”. Nel Forum, di scena all’Hilton Cavalieri di Roma, sede centrale della Fondazione Italiana Sommelier, in programma anche la più grande degustazione di olio mai realizzata, con oltre 200 olii delle aziende agricole premiate da Bibenda 2025, oltre ai vini delle cantine che hanno ricevuto entrambi i riconoscimenti. L’ingresso sarà strettamente riservato ai produttori premiati e agli iscritti della Fondazione Italiana Sommelier. | |
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| | | Settesoli, cantina tra le più importanti di Sicilia, è capofila del contratto di filiera “White Wine Identity”, progetto quadriennale che coinvolge l’Università di Palermo ed altre 10 realtà vitivinicole (di cui 7 siciliane, in approfondimento) con lo scopo di promuovere in Italia e all’estero il vino bianco prodotto nelle terre sicane, e di riorganizzare la struttura per renderla più moderna e tecnologicamente avanzata. Con un investimento, da parte di Cantine Settesoli, di 10 milioni di euro. | |
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| | Se esistesse un’asta per le telecronache del passato, come succede per i grandi vini, le sue balzerebbero tra i “top lot”. L’Italia piange Bruno Pizzul, 86 anni, voce del calcio italiano e della Nazionale. Una persona colta e da ascoltare pure quando parlava di vino, tra le sue passioni più forti, che portò anche in tv, nell’allora popolarissima trasmissione Rai “Quelli che il Calcio”, e non solo. Lo fece più volte anche con WineNews, nel 2016, all’epoca della finale europea tra Italia e Spagna, quando si concesse, con piacere e gentilezza, ai nostri microfoni per una originale e divertente telecronaca disputata ... tra i vigneti! E, nel 2024, in un servizio-documento sul territorio del Collio, raccontandoci il suo rapporto con il vino, e la sua infanzia, passata anche tra i vigneti. Dove è nata quella che lui stesso ha definito la “fedeltà al brindisi!” | |
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| | | WineNews è con il fondatore di Slow Food, ideatore di Terra Madre Salone del Gusto, e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Carlo Petrini: “bisogna evitare la spaccatura tra produttori che hanno una dimensione di reddito e altri che, nello stesso Comune, non hanno eguali possibilità: serve un’armonica condivisione”. Serve poi equilibrio tra identità e progresso: “manteniamo i vigneti storici: non solo patrimonio di ricchezza storica e biodiversità, ma anche protezione dalle flessioni dei mercati”. E sui dealcolati? “Serve cautela”. | |
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