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N. 4.353 - ore 17:00 - Venerdì 21 Novembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Una delle collezioni di vini più straordinarie al mondo, con circa 14.000 posizioni e 300.000 bottiglie, distribuite in 1.100 metri quadrati su due livelli: quella del ristorante parigino La Tour d’Argent, con vista sulla Cattedrale di Notre-Dame e sulla Senna, ispirazione della location del famoso film d’animazione “Ratatouille”, è una cantina leggendaria, e la più grande della città. Adesso sarà possibile visitarla, per la prima volta, attraverso tour guidati, che inizieranno nelle prossime settimane. Le prenotazioni dovranno essere effettuate tramite il sito web, ma i prezzi non sono ancora noti. Lo riporta il magazine Usa “Wine Spectator”. | |
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| | In una fase di chiara instabilità sui mercati più significativi del vino, su cui pesano molteplici cause, se l’imbottigliato 2025 di Brunello di Montalcino, come comunicato, dal Consorzio del Brunello, si riallinea sui volumi 2024 (-0,9%), con 7,63 milioni di pezzi imbottigliati, evidentemente, però, la criticità dell’attuale congiuntura non va certo sottovalutata, con il presidente Giacomo Bartolommei che ha sottolineato come “non c’è necessariamente una correlazione automatica tra imbottigliamenti e prodotto venduto” e “la necessità di attivare un programma di promozione della denominazione” sui mercati. In questa situazione, soggetta, dunque, ad un necessario e continuo monitoraggio, arriva la presentazione del Brunello di Montalcino 2021 e della Riserva 2020, a “Benvenuto Brunello” 2025 a Montalcino (20-24 novembre), anteprima che, nonostante l’attuale contesto incerto, disegna in qualche misura uno scenario confortante. Almeno a giudicare dal risultato nel bicchiere, prima che sui mercati. In un percorso di alleggerimento complessivo dei vini alla ricerca di equilibrio e finezza - verrebbe da dire raccogliendo l’eredità stilistica di Franco Biondi Santi (“custode intransigente” della tradizione del Brunello, inventato, a fine Ottocento, dalla sua famiglia, alla Tenuta Greppo, ndr), lontano sideralmente dall’espressione dei Brunello della prima decade del Nuovo Millennio - e che lascia fuori dalla porta della cantina sovra-estrazioni e apporto surdimensionato del rovere. Un cambio di prospettiva evidente che determina, al contempo, in modo sempre più netto, anche le differenze dei vini ottenuti nel Nord o nel Sud della denominazione. E tra i quali, nei migliori assaggi WineNews (in approfondimento) si segnalano espressioni di carattere come per i Brunello 2021 di Giodo, Giuseppe Gorelli, Canalicchio di Sopra, Castello Tricerchi, Fuligni, Gianni Brunelli e Paradiso di Cacuci, da Maté a Pietroso, da Poggio Antico a Val di Suga, da Tiezzi a Caparzo, da Fattoi a Casanova delle Cerbaie. Per l’annata 2020, brillano, invece, le Riserve di Poggio di Sotto e Banfi, Biondi-Santi e Salicutti, Sesti e Lisini, e la Riserva Diecianni 2016 de Le Chiuse. | |
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| | Oltre un milione di posti di lavoro, con un incremento del +2,4% sul 2023, in controtendenza sugli ultimi anni: sono i dati, relativi al 2024, sull’andamento del mercato del lavoro in agricoltura, che confermano la forza dell’agricoltura italiana, diffusi dall’Osservatorio Inps. Il 22,3% degli operatori è under 30, segnale di un comparto capace di attrarre nuove generazioni, con Veneto (+10,6%), Lazio (+7,6%) ed Emilia-Romagna (+6,7%) che guidano la crescita dell’occupazione. Nel 2024 erano attive 168.000 aziende agricole, a testimonianza di una struttura produttiva solida che continua a generare valore e opportunità. “I nuovi dati Inps confermano ciò che vediamo ogni giorno: l’agricoltura è un settore trainante per l’economia italiana”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. | |
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| | | Qual è il rapporto dei francesi con il vino? Sicuramente di grande rispetto e orgoglio anche se il consumo, di quello che non è soltanto una bevanda, ma un simbolo nazionale, sta cambiando. Questo è uno degli spunti del barometro “Les Français et le vin” di Vin & Société, associazione che rappresenta i 440.000 attori della filiera vitivinicola francese (produzione e commercio) per promuovere i valori di un prodotto che in Francia è un’istituzione. Secondo “le baromètre” di Vin & Société, con oltre tre quarti dei francesi che lo consumano (77%), il vino rimane la loro bevanda preferita ed è un’icona nazionale per il 94%. Un “sentiment” positivo che si riflette sull’intera industria vinicola, percepita sia come artigianale (74%) che come attenta all’ambiente (75%), incarnando la passione, la competenza e la diversità dei terroir. L’84% considera il vino “una componente dell’arte di vivere francese”, a cui i francesi affermano di essere affezionati. E per loro, il vino, è un orgoglio nazionale: il 92%, ritiene, infatti, che proietti un’immagine positiva della Francia nel mondo ed attragga turisti, senza dimenticare la sua importanza per l’economia, considerato che per il 92% dei francesi, il vino contribuisce a “una quota significativa delle esportazioni” nazionali e, per l’82%, “stimola e crea posti di lavoro” (in approfondimento). | |
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| | | Una ricorrenza importante, un traguardo per riflettere su quanto è stato fatto ma, soprattutto, per pianificare il futuro: sono i 30 anni dell’Indicazione Geografica, celebrati dal Consorzio Vino Toscana Igt a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, ripercorrendo attraverso tre principali elementi - storia, identità e valore - le tappe che hanno portato il vino Toscana Igt (produzione a valore, nel 2024, di 470 milioni di euro) a diventare un simbolo di eccellenza e di innovazione, grazie all’impegno dei produttori e alla forza di un territorio unico. | |
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| | L’unione fa la forza, soprattutto sui mercati internazionali: il Parmigiano Reggiano e la Valpolicella, due eccellenze made in Italy che assieme rappresentano un valore di oltre 4 miliardi di euro all’anno, uniscono le forze per sostenere i propri prodotti nel nostro Paese e nel mondo. Il programma, con capofila il Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella, conta su un budget cofinanziato dall’Unione Europea per un valore di quasi 5,3 milioni di euro e terminerà nel 2027, al termine di un percorso di 25 eventi in 3 Paesi (Italia, Francia e Germania). Se per il presidente del Consorzio Vini Valpolicella, Christian Marchesini, occorre concentrarsi su tutela (protezione dei marchi e gestione della produzione) e promozione, per Carmine Forbuso, direttore marketing Consorzio Parmigiano Reggiano, unire le forze significa rafforzare il sostegno ai nostri prodotti in Italia e nel mondo. | |
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| | | A WineNews, Luca Castagnetti, direttore Centro Studi Management Divino di Studio Impresa, che, ogni anno, analizza i bilanci delle imprese del vino, su un campione, dalle più piccole alle più grandi, rappresentativo del settore e che vale 13,4 miliardi di euro. In sintesi, in un momento complesso, “la capacità di adattamento è la chiave di lettura delle imprese che si sono migliorate tra 2023 e 2024” e si riassume in tre punti: personale, governance e digitalizzazione. “Lavorando male su questi tre livelli, processi aziendali e prodotto restano quelli e si perde mercato”. | |
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