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N. 4.245 - ore 17:00 - Lunedì 23 Giugno 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Giancarlo Perbellini, chef del tristellato Michelin “Casa Perbellini 12 Apostoli” di Verona, un pezzo di storia culturale e gastronomica della città veneta, sarà la star della “Cena dei Mille”, celebrazione della Parma Food Valley, omaggio ad una filiera da 11 miliardi di euro (di cui 5 all'export) tra Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, filiera del latte, delle conserve ittiche, del pomodoro e della pasta. Appuntamento il 9 settembre a Parma, con la regia dellaFondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy. Ad accompagnare i piatti, nei calici, ci saranno i vini di Ferrari Trento e Tenute Lunelli. | |
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| | Il fatturato mondiale dell’e-commerce del vino raggiungerà i 6,73 miliardi di dollari nel 2025: da quest’anno fino al 2029 è previsto un tasso di crescita annuo (Cagr 2025-2029) del 2,94%, con un volume di mercato previsto di 7,56 miliardi di dollari. Con 3,11 miliardi di dollari nel 2025, la maggior parte del fatturato è generata dagli Stati Uniti. Sono questi gli ultimi dati diffusi da Statista, piattaforma globale di dati e business intelligence. In generale, per il mercato mondiale dell’e-commerce del vino si prevede che il numero di utenti raggiungerà i 327,8 milioni entro il 2029. La penetrazione sarà del 3,9% nel 2025 e si prevede che raggiungerà il 4,5% entro il 2029. Il ricavo medio per utente (Arpu) dovrebbe attestarsi a 26,61 dollari. Scendendo nello specifico, per il vino fermo è previsto che il fatturato mondiale dell’e-commerce raggiungerà i 5,49 miliardi di dollari nel 2025, con un tasso di crescita annuo del 2,84% e un volume di mercato di 6,14 miliardi di dollari entro il 2029. Anche per questa tipologia, la maggior parte del fatturato riguarderà gli Stati Uniti. La penetrazione degli utenti sarà del 2,5% nel 2025 e si prevede che raggiungerà il 2,9% entro il 2029. Il ricavo medio per utente sarebbe di 33,29 dollari, più alto della media generale. Invece, per quanto riguarda l’e-commerce degli spumanti, si prevede che il fatturato mondiale raggiungerà i 944,70 milioni di dollari nel 2025. Il tasso di crescita annuo è previsto al 3,40% (il dato più alto, sia della media generale, sia del vino fermo), con un volume di mercato stimato di 1,08 miliardi di dollari entro il 2029. Nel mercato del vino spumante, si prevede che il numero di utenti che acquisteranno online raggiungerà i 254,1 milioni entro il 2029. La penetrazione degli utenti sarà del 3,0% nel 2025 e si prevede che raggiungerà il 3,5% entro il 2029. Statista prevede, infine, che il ricavo medio per utente ammonterà a 4,80 dollari, una cifra nettamente inferiore a quella dei vini fermi. | |
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| | Se in Italia si inizia a pensare alla vendemmia, dall’altra parte del mondo è tempo di primi bilanci. Nell’emisfero Sud i campionamenti dei vini della vendemmia 2025 sono in pieno svolgimento e la buona notizia, come riporta il “Global Market Report” (giugno 2025) by Ciatti, riguarda la qualità, valutata molto positivamente un po’ ovunque. Ma nonostante ciò il mercato risponde con cautela, a dimostrazione di una fase di stallo preoccupante e che è diffusa in tutto il mondo, Italia inclusa. Il mercato degli sfusi, pur con qualche criticità, va avanti, mentre le vendite di vino, stagnati o in calo in Nordamerica come in Europa, stanno portando alla razionalizzazione delle referenze di vino ed a liberare spazio sugli scaffali in favore delle bevande concorrenti (continua in approfondimento). | |
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| | | Tra le sfide per una viticoltura sostenibile, sicuramente, c’è quella del controllo degli infestanti limitando l’utilizzo di pesticidi chimici e, di pari passo con chi sviluppa nuove tecnologie e sistemi da impiegare nelle vigne per renderle più sostenibili, come il “Pied Piper”, una sorta di metodo del “pifferaio magico” per allontanare gli insetti con vibrazioni sonore per loro fastidiose, altri cercano altre strade. Un esempio arriva da Oltreoceano dove Breanna Martinico, PhD e consulente per le interazioni tra uomo e fauna selvatica presso l’Università della California, Davis, forte dei risultati di uno studio precedente svolto dalla dottoressa Julie Jedlicka, professoressa associata di biologia presso la Missouri Western State University, sta conducendo da oltre due anni, con l’aiuto di altri studiosi, un’analisi basata sul dna, in Napa Valley, per definire quali uccelli predino i parassiti dei vigneti (lasciando stare l’uva, ndr) e quali tipi di habitat preferiscano. Se Jedlicka, nel suo studio, aveva già osservato che “gli uccelli azzurri (o sialia, genere di uccelli passeriformi all’interno della famiglia dei tordi) mangiano principalmente insetti erbivori, compresi i parassiti cronici dei vigneti”, Martinico sostiene che anche altre specie (in approfondimento) possano rivelarsi grandi alleati dei viticoltori. | |
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| | | Non solo raffinate marmellate e mieli in confezioni esclusive: Meghan Markle, moglie del Principe Harry (che si è trasferito con lei e i figli in California nel 2019) adesso firma il suo primo vino. Disponibile a partire dal 1 luglio, è un rosè della Napa Valley, prodotto, come tutto il resto, con il suo brand di food e lifestyle “As Ever”. Un tentativo di rilanciare la sua immagine (anche grazie alla serie andata in onda su Netlix) puntando su food e lifestyle. Secondo le indiscrezioni, nei piani della Markle ci sarebbe anche l’hospitality, con il progetto di ristoranti e hotel. | |
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| | Nonostante il 2024 sia stato un anno complesso per le imprese del settore distillatorio - a causa del calo dei consumi sul mercato interno, dell’incertezza globale e della paventata introduzione di nuovi dazi - gli spirits made in Italy crescono sui mercati internazionali: nel giro di un decennio l’export in valore è triplicato, passando da 0,6 miliardi di euro del 2014 a 1,8 miliardi del 2024, con una crescita che prosegue anche nel primo trimestre 2025 (+3,1% rispetto al 2024). Sebbene l’Europa rappresenti il principale mercato di riferimento per l’export italiano degli spirits (59% sul totale), seguita dagli Usa (15%), si assiste a una progressiva diversificazione dei mercati. Emerge da uno studio Nomisma per AssoDistil. Ma nel nostro Paese vanno sempre più forte anche i liquori: a questi è dedicato “Il Grande Libro del Vermouth e dei liquori italiani” di Giustino Ballato. | |
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| | | “Momenti di calo dei consumi ci sono sempre stati, quando c’è instabilità, successe anche con la guerra in Iraq. Sono scesi i consumi, ma anche la produzione. Non vuol dire che vada tutto bene, ma per chi fa qualità c’è posto, si consumano ancora più di 220 milioni di ettolitri di vino nel mondo. Il vino di qualità? Per me è quello fatto per invecchiare, da bere al momento giusto. Il terroir e l’identità restano fondamentali. E spesso con le Igt, si fanno vini più buoni ed espressivi di quelli prodotti secondo i disciplinari delle Denominazioni”. | |
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