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WineNews
N. 3.215 - ore 17:00 - Giovedì 5 Agosto 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti,
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La News
Gli NFT sbarcano nel vino italiano
È come avere a disposizione un vino che non finisce mai, un’opera d’arte che non si esaurisce nella fisicità, per essere apprezzata e collezionata in forma digitale. 900wine, azienda di Valdobbiadene, è la prima etichetta italiana a diventare un Nft, acronimo di “Non Fungible Token”, certificato che attesta l’autenticità e la proprietà di oggetti digitali unici. Acquistando una bottiglia di Grand Cuvée Premium 900wine, il cliente riceverà un Qr Code attraverso il quale potrà riscattare sulla piattaforma opensea.io il suo Nft 900wine, un’opera d’arte digitale in 3D ispirata al Grand Cuvée Premium, in edizione limitata di 900 pezzi unici, del valore di 900 euro.
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Primo Piano
Il primo semestre 2021 porta le cantine d’Italia sopra ai numeri del 2019
Il vino italiano rialza la testa, e dopo l’inevitabile calo dei fatturati del 2020 - pur con qualche importante eccezione - nel primo semestre del 2021 non solo recupera il terreno perso, ma in molti casi fa addirittura meglio del 2019, come emerge dai dati delle aziende top del Belpaese, che rappresentano un buon 30% del giro d’affari del vino italiano, analizzati, in maniera anonima, da WineNews. Grandi numeri e griffe di primissimo piano dai territori più importanti della viticoltura tricolore, dal Piemonte delle Langhe alla Toscana del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico e di Bolgheri, dalla Franciacorta alla Valpolicella, dal TrentoDoc al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, dall’Abruzzo alla Marche, passando per Sicilia, Puglia e Friuli Venezia Giulia, con target e mercati diversi. Chi, un anno fa, ha dovuto fare i conti con la chiusura prolungata della ristorazione, oggi brinda alla ripresa, a tassi talvolta esorbitanti. La media è, comunque, altissima: +35%, nei primi 6 mesi 2021 (sui primi sei mesi del 2020), ma occhio alla seconda parte dell’anno, perché dopo la corsa agli approvvigionamenti dei primi mesi dell’anno, una frenata degli acquisti è da mettere in conto. Traspare, invece, una certa fiducia, per quanto possa sembrare prematuro parlarne e scriverne adesso, per il finale di anno, da celebrare finalmente nella piena normalità, e quindi con i brindisi di fine anno, i cenoni a casa e al ristorante, bagnati ovviamente dalle bollicine italiane, che hanno patito lockdown e chiusure più di ogni altra categoria. Come detto, se gli exploit maggiori, sul 2020, arrivano da chi ha nell’horeca il suo canale principale, non smettono di crescere neanche le aziende che, presidiando gdo e retailer, hanno saputo rispondere positivamente alle difficoltà dello scorso anno. Sproporzioni che si assottigliano, invece, se si guarda al 2019, punto di riferimento decisamente più interessante per capire le dimensioni reali dell’evoluzione di questi primi 6 mesi 2021. La forbice è più stretta, va dal sostanziale pareggio alla crescita del +20%, con qualche rara eccezione di chi chiude in territorio negativo per un punto o due percentuale, mentre la media è di un +8%. Numeri, è bene sottolinearlo, che poggiano sia sul recupero del mercato interno che sulla tenuta dell’export, che in realtà non si è mai fermato.
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SMS
Da domani in vigore il Green Pass
Da domani, per accedere a molte attività al chiuso, tra cui ristoranti e cantine, servirà il Green Pass, che certifica l’avvenuta vaccinazione, la guarigione negli ultimi 6 mesi o la negatività al Covid-19 con un tampone effettuato nelle ultime 48 ore. Una misura di prevenzione, decisa dal Governo, che sta però creando apprensioni nel mondo dell’enoturismo e della ristorazione, come raccontato da WineNews nei giorni scorsi. In cantina e non solo piovono disdette, specie dall’estero, in attesa di capirne di più. Per i ristoratori, pronti alla novità e sostanzialmente d’accordo, la preoccupazione maggiore riguarda la responsabilità dell’uso improprio del Green Pass da parte dei clienti. Mentre la Coldiretti ricorda come saranno circa 11 milioni gli italiani sopra i 12 anni a dover rinunciare a sedersi al tavolo in bar e ristoranti al chiuso, a meno di non farsi un tampone.
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Focus
La Doc delle Venezie studia il Pinot Grigio “rosa” e “ramato”
Al di là delle mode del momento, c’è chi al vino rosato è legato da un filo sottile, dalla peculiarità del proprio vitigno principe, come il Pinot Grigio, su cui la Doc delle Venezie, dal 2017, ha avviato una ricerca guidata dal Crea - Centro Ricerca Viticoltura ed Enologia di Conegliano, incentrata proprio sulla versione rosata o ramata del Pinot Grigio Doc del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, una delle aree a vitigno unico più estese al mondo. La riscoperta di una tipologia che a tutti gli effetti rappresenta la storia e la tradizione vitivinicola di questo vino-vitigno, legato a doppio filo al Nordest italiano fin dalla fine dell’Ottocento, dove viene oggi prodotto l’85% del Pinot Grigio nazionale e il 43% di quello globale. E che, a seguito dell’emanazione del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo con la prima modifica ufficiale al Disciplinare di Produzione, permetterà al Consorzio delle Venezie Doc, senza mettere mano alla base ampelografica, permetterà di riportare in etichetta i termini “rosato”, “rosé” o “ramato” riferiti alla specifica tipologia e che a tutti gli effetti formalizza una tipologia già esistente.
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Cronaca
Federico Buffa porta in scena il Brunello
Uno dei più grandi storyteller italiani, capace di fissare nella memoria collettiva le gesta dei grandi campioni dello sport, da Mohamed Alì a Maradona, racconta il Brunello: Federico Buffa, dopo l’anticipazione a “Benvenuto Brunello” 2020, in un monologo che segnò il suo debutto nel mondo del vino, torna a Montalcino. E lo fa con “Bravo, buono, bello. Parliamo di Brunello!”, spettacolo promosso dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, di scena il 21 agosto, nella trecentesca Fortezza, teatro naturale nel territorio del Brunello.
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Wine & Food
Edizione straordinaria di “Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2” di Bottura nei luoghi di Fellini
Non solo la Piazza Cavour di “Amarcord”, ma, dopo aver attraversato i tanti luoghi della Rimini felliniana che, reali o immaginari, compaiono in film come “I Vitelloni” e “E la nave va”, “La strada” e “La città delle donne”, e ovviamente, in “Otto e mezzo”, anche Piazza Malatesta, dove uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale aveva immaginato il circo de “I Clowns” con le sue atmosfere oniriche e circensi, e dove sorgerà la “piazza dei sogni” del nuovo Museo dedicato a Federico Fellini. Sarà questo il “set” dell’edizione straordinaria di “Al Meni”, il “Circo 8 e 1/2 dei sogni e dei sapori”, ideato dallo chef Massimo Bottura che, per la prima volta, si amplia al centro storico della città natale di Fellini (7-8 agosto, solo con Green Pass), con grandi chef, streetfood d’autore, mercati e laboratori.
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Imparare la potatura della vite fa tendenza. Tra addetti ai lavori, appassionati e studenti
Boom dell’interesse anche via “digitale”, in tempi di pandemia per la materia. Il racconto del “Vine Master Pruner” Marco Simonit. “Il successo della Vine Master Pruners Academy digitale di Simonit&Sirch racconta di una grande sensibilità, sempre più condivisa, per la salute dei vigneti”. Un primo sguardo sulla vendemmia 2021 di chi, con il suo metodo di potatura, ha conquistato i vigneti del mondo, dall’Italia alla Francia, dagli Usa all’Australia.
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