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N. 3.514 - ore 17:00 - Martedì 27 Settembre 2022 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Uno Champagne “stellare”: in questo caso non si tratta di un giudizio sulle caratteristiche del vino, ma dell’aggettivo perfetto per il Cordon Rouge Stellar firmato Mumm, il primo Champagne progettato per essere portato nello spazio. L’iniziativa è il frutto di una collaborazione tra Mumm - iconica maison delle bollicine francesi - e Axiom Space, leader nel volo spaziale umano e commerciale. Il Cordon Rouge Stellar si unirà al programma di volo di Axiom e volerà in future missioni spaziali. Futuristico il design della bottiglia: il vino è assicurato da un dispositivo di apertura-chiusura in acciaio inox perfettamente affidabile. |
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Inflazione, costi energetici alle stelle, tensioni politiche e internazionali gettano ombre scure sul prossimo futuro. Ma così come il vino e la ristorazione made in Italy possono tutto sommato brindare, almeno fino ad oggi, ad un 2022 di ripresa piena, altrettanto può farlo il turismo italiano, che all’appeal di territori rurali, borghi, cantine, vini, cucine, aziende agricole e ristoranti, deve molto del suo successo. Da celebrare oggi, nella “Giornata Mondiale del Turismo”, che rappresenta un asset decisivo per l’economia italiana. Animato da tanti operatori che il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha definito “eroici”, per la capacità di superare la pandemia prima e di lottare contro l’aumento dei costi poi. Una tappa verso una chiusura di 2022, fin qui, davvero positivo. Lo dicono tanti dati. Come quelli di Agriturist (Confagricoltura), per esempio, secondo cui le presenze in agriturismo, in estate, hanno superato i livelli pre pandemia. O di Fipe/Confcommercio: nel secondo trimestre 2022, il fatturato della ristorazione è cresciuto del 67,9% sul 2021, e del +9,8% sul 2019. E questo grazie ai tanti turisti stranieri, tornati in massa, ma anche agli italiani: il 58% di loro, secondo Coldiretti/Ixè, visita cantine, frantoi, aziende e mercati. Espressioni di un’offerta che vede l’Italia Paese n. 1 al mondo, come spiegato, nei giorni scorsi, anche nel quadro del Forum Mondiale dell’Enoturismo delle Nazioni Unite ad Alba, per un settore che, per l’Italia, vale 2,5 miliardi di euro. E per Roberta Garibaldi, firma dell’Osservatorio sul turismo gastronomico italiano e guida dell’Enit, al netto di tutte le tendenze (in approfondimento) a fare la differenza, ha sottolineato, nei sui studi, la stessa Garibaldi, è sempre più il tema dell’esperienza, che conquista soprattutto quando si sposano le possibilità offerte dalla tecnologia - anche per le degustazioni di vino, per esempio (dalla realtà virtuale al “metaverso”, dai musei interattivi agli “hub gastronomici) - allo “human touch” , soprattutto se, nella degustazione o nel racconto del vino e del prodotto, si sostanzia nella presenza del produttore in persona. Da qui si riparte, dunque, per far crescere turismo ed enoturismo. In uno scenario più incerto e difficile che mai, ma con la certezza dell’appeal dell’Italia e dei suoi territori del vino. |
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Se l’estate calda, e siccitosa, non sembra aver creato alcun problema ai produttori di Champagne, questo abbrivio di autunno si prospetta già caldissimo, anzi turbolento. I numeri delle maison, che nel 2021 hanno fatturato 5,7 miliardi di euro, raccontano un momento magico per le bollicine più preziose del mondo, suggellato da una vendemmia di assoluta qualità, e anche di grande quantità. La ricetta perfetta per la felicità? Tutt’altro, perché a fare da contraltare alla crescita dei fatturati delle aziende ci sono i salari dei lavoratori fermi da tempo, con l’inflazione che corre erodendo la capacità di spesa. Una dicotomia che ha spinto il più antico dei sindacati di Francia, la Cgt - Confédération Générale du Travail, ad indire uno sciopero per domani, dopo la rottura delle trattative sull’adeguamento dei contratti di una settimana fa. |
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I primi sei mesi del 2022 raccontano, o meglio confermano, il declino della Cina come mercato di sbocco per il vino italiano. A Pechino le importazioni delle nostre produzioni enoiche sono infatti calate del 14,3%, a quota 56,3 milioni di euro. Un dato preoccupante, ma atteso. Il 2021, del resto, stava già consegnando dati contrastanti, con i volumi consumati che hanno segnato cali di due cifre percentuali, cui fa da contraltare una crescita della spesa che, tra il 2021 ed il 2026, è destinata a segnare il +5-7% annuo. Secondo l’istituto di ricerca britannico, il declino dei volumi consumati nel 2021 è da ricondursi essenzialmente alle produzioni nazionali a basso costo, che valgono il 40% del totale del vino consumato in Cina, mentre il calo dei vini importati è stato decisamente più contenuto, e legato principalmente al collasso dell’asse con l’Australia. Al contempo, dal 2019 ad oggi, il numero di consumatori di vino, seppure occasionali, è cresciuto del 14% e, dato ancora più interessante, crescono comprensione e apprezzamento del prodotto vino. Così, sia nel mercato off-trade che in quello on-trade la spesa media cresce, i vini di fascia premium hanno visto la loro quota di mercato passare dal 15% del 2017 al 20% del 2021, ed entro il 2026 arriveranno al 25%. |
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Si parlerà dei monaci benedettini della Borgogna e della nascita del Barolo, delle Nozze di Cana e del Cantico dei Cantici, ma anche della marchesa Juliette Colbert e del vino nell’arte: sono solo alcuni degli argomenti del corso su “vino & Bibbia”, promosso dalla Diocesi di Roma e tenuto, per il quarto anno consecutivo, dal teologo e sommelier Marco Cum. “La vite e i tralci” è un viaggio tra aromi e sapori, aneddoti e curiosità, lungo quattro serate, nel quartiere Trieste di Roma. Un modo diverso di conoscere il vino. |
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Sostenere le politiche agroindustriali nazionali e finanziare i programmi d’investimento a favore delle filiere strategiche. Questo l’obiettivo della Convenzione sottoscritta dal Ministero delle Politiche Agricole e Cassa Depositi e Prestiti, che disciplina i finanziamenti agevolati a valere sul “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca” (Fri), nel quinto bando promosso dal Ministero a favore dei contratti di filiera nel settore agroalimentare e agro-energetico. Nel dettaglio, l’iniziativa prevede un contributo diretto concesso dalle Politiche Agricole utilizzando fino a 800 milioni. A cui si aggiungono i finanziamenti agevolati (tasso fisso dello 0,5% annuo) fino a 600 milioni concessi da Cdp, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal sistema bancario a condizioni di mercato. Per un totale di 2 miliardi. |
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“Rigenerazione non vuol dire solo ripensare l’attuale sistema alimentare, ma fare in modo che tutti gli uomini e le donne del pianeta abbiano accesso a cibo buono, pulito e giusto. Il sistema che funziona è quello su cui lavora Slow Food: creare dal basso comunità locali di produzione e distribuzione resilienti, che fermino il cambiamento climatico producendo cibo con processi rigenerativi che riportano il pianeta in vita e salvano la biodiversità”. Così il presidente Slow Food. |
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