Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 2.989 - ore 17:00 - Giovedì 17 Settembre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
“Mostri sacri” del vino italiano come Marchesi Antinori e Gaja, pilastri delle Langhe e del Piemonte come Elvio Cogno, G.D. Vajra, Comm. G.B. Burlotto, Sandrone, Sottimano e Vietti, gradi firme di toscana come Le Macchiole a Bolgheri, Le Ragnaie a Montalcino e Rocca di Montegrossi nel Chianti Classico, cantine di riferimento della Sicilia come Tasca d’Almerita e Terre Nere, leader dei loro territori come Mastroberardino, in Irpinia, e Pieropan nel Soave, e chicche come Château Feuillet, dalla Valle d’Aosta: ecco le cantine italiane selezionate per la prima “Top 100” del 2020, quella del magazine Usa “Wine & Spirits”. |
|
|
|
|
Dal 3 all’11 ottobre torna la “Milano Wine Week”, evento diviso tra fisico e digitale, come impone l’era del Covid. Centinaia di attività in calendario, centinaia di locali coinvolti, tanti i quartieri di Milano che tornano Wine District (dalla Franciacorta al TrentoDoc, dalle Doc del Friuli Venezia Giulia al Prosecco Conegliano Valdobbiadene, dall’Asti e Moscato d’Asti alla Maremma Toscana, dal Prosecco Doc al “Piemonte Land”, dal Lugana all’Oltrepò Pavese), legati ai territori, mille brindisi virtuali collegati da casa come quello con il TrentoDoc, città collegate dal mondo, come New York, San Francisco, Miami, Toronto, Shenzhen, Shanghai e Mosca, grazie alle partnership con realtà come International Exhibition Management (Marina Nedic e Giancarlo Voglino), e Business Stategies (Silvana Ballotta), insieme a cui sarà promosso anche uno dei Forum più importanti dell’evento, il Wine Business Forum, insieme alla European Association of Wine Economists, guidata da Jean-Marie Cardebat dell’Università di Bordeaux e da Davide Gaeta dell’Università di Verona (focus sull’impatto economico del Covid-19 sul mercato del vino), a cui si affiancano il Wine Generation Forum by Agivi (i giovani di Unione Italiana Vini), e Shaping Wine con la Sda Bocconi, una Digital Wine Fair, le partnerships con il Merano Wine Festival, Slow Wine, Federdoc e Confagricoltura, le iniziative delle cantine partner, come Pasqua, Berlucchi, Marchesi di Barolo, del Consorzio del Prosecco e dei Vini della Maremma, e ancora da realtà come Santa Margherita, Zenato, San Michele Appiano, Villa Sandi, Altemasi a Sartori, per citarne alcune. Fortissimo, come spiegato dal fondatore della Milano Wine Week Federico Gordini, il coinvolgimento del mondo della ristorazione, con iniziative nei locali e con i servizi di delivery. Grazie al progetto Wine Pairing, si vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti chef italiani (da Andrea Berton a Daniel Canzian, da Alessandro Borghese a Wicky Priyan, a Gianluca Fusto), impegnati in altrettanti story-cooking in cui dovranno costruire una propria ricetta a partire da un vino delle cantine e Consorzi “supporter”. Un programma articolato, e in continuo aggiornamento, quello messo in piedi dal Comitato “Milano Wine Week”, presieduto da Luciano Ferraro, caporedattore del quotidiano “Corriere della Sera”. |
|
|
|
|
Il quadro, molto ampio, è quello del trattato tra Unione Europea e Cina sugli investimenti di Pechino in Europa, che mira a riequilibrare la bilancia commerciale tra le due superpotenze, di cui si dibatte bilateralmente ormai da sette anni. Il primo passo, sperando che si dimostri propedeutico ad un accordo globale, riguarda l’accordo firmato tre giorni fa - che entrerà in vigore entro la fine del 2021 - per la protezione e la tutela di 100 eccellenze europee dell’agroalimentare. Tra cui 26 prodotti made in Italy, e tanto vino: Asti, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano-Valdobbiadene-Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Montepulciano d’Abruzzo, Soave, vino Toscano (Igt Toscana), Nobile di Montepulciano. |
|
|
|
|
|
Giorgio Pinchiorri ancora protagonista del mondo delle aste del vino: il 6 dicembre, a Ginevra, saranno all’incanto da BagheraWines 24 gioielli unici del vino mondiale, 12 Jeroboam e 12 Mathusalem del Domaine de la Romanée-Conti, già di suo preziosissime, comprese le etichette numero 1 inedite sul “Millesime 1985” dei diversi crus del mito di Borgogna (Romanée-Conti, La Tache, Richerbourg, Echezaux, Grands Echezeaux e Romaneé St Vivant), universalmente riconosciuto come una delle più grandi annate del ventesimo secolo, che non si sono mai mosse cantina dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, tempio tristellato Michelin dell’alta gastronomia italiana, con la sola eccezione dell’anno 2011, in cui sono state riportate al Domaine, a Vosne-Romanée in Francia, per essere sigillate con cera nuova e per rinnovarne la loro “giovinezza”. In assoluto i prezzi più pregiati, con un valore stimato di 2 milioni di franchi svizzeri (intorno agli 1,8 milioni di euro) dell’asta “Kingdoms”, che sarà battuta dalla casa d’aste svizzera. Un’asta, questa, davvero irripetibile, che segue di poche settimane quella battuta nei giorni scorsi da Zachy’s, per il suo debutto in Europa, a Londra, dove 2.500 bottiglie della collezione sconfinata dell’enoteca Pinchiorri hanno raccolto la somma di 3,2 milioni di sterline. |
|
|
|
|
|
Un colpo di pedale e un tappo che salta, un arrivo ad alta velocità ed un brindisi ad uno dei territori più importanti del vino Italiano: il 17 ottobre il Giro d’Italia 2020, in versione autunnale a causa del Covid, farà tappa tra le Colline del Prosecco, tra Conegliano e Valdobbiadene, per la cronometro “Prosecco Superiore Wine Stage”, la n. 14, dedicata al territorio storico in cui è nato il più famoso degli spumati italiani. Un momento importante di rilancio, che nasce grazie al lavoro del Consorzio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg, di Rcs e dell’Associazione Colline Unesco. |
|
|
|
|
A causa del Covid nel 2020 crescono solo le esportazioni Made in Italy dell’agroalimentare e delle medicine, mentre si registrano riduzioni in tutti gli altri settori. Emerge da una analisi della Coldiretti (su dati Istat) relativi ai primi 7 mesi del 2020. In controtendenza rispetto all’andamento generale, l’alimentare registra un +3,5%, secondo solo a quello dei prodotti farmaceutici (+10,9%). Una resistenza alla crisi sui mercati esteri che ha fatto diventare la filiera agroalimentare, con 538 miliardi di euro di valore, la prima ricchezza del Paese. Quella agroalimentare, evidenzia Coldiretti, è una realtà allargata dai campi agli scaffali che garantisce 3,8 milioni di posti di lavoro e vale il 25% del Pil grazie all’attività, tra gli altri, di 740.000 aziende agricole, 70.000 industrie alimentari, oltre 330.000 realtà della ristorazione e 230.000 punti vendita al dettaglio. |
|
|
|
|
|
La riscossa di un territorio in cui l’operosità dei produttori ha ridisegnato un paesaggio trapunto di storia, raccontata dalle Ville Palladiane. Una delle tante realtà del vino italiano tutte da scoprire, che nasce in un luogo ricco di storia, bellezza e ingegno, 600 ettari di vigneto, tutelati del Consorzio dei Vini dei Colli Berici e con produttori come Punto Zero, Piovene, Inama e non solo, che deciso di puntare tutto sulla sua identità più profonda. |
|
|
|
|