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WineNews
N. 3.295 - ore 17:00 - Lunedì 22 Novembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti,
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La News
“Hospices de Beaune”, solidarietà e bilanci
11,7 milioni di euro raccolti (meno dei 13,4 milioni di euro di un anno fa, ma con poco più della metà dei lotti), la “Pièce du Président” battuta a 800.000 euro (che finanzieranno “Solidarité Femmes” e l’Institut Curie), ed un aumento medio delle aggiudicazione dell’85% sul 2020: ecco gli atout della vendita all’incanto dell’“Hospices de Beaune”. Che ieri sera, nell’edizione n. 161 della più antica asta charity del mondo del vino, ha portato sotto il martello di Sotheby’s 349 “pièces”. Appuntamento solidale, ma anche termometro dello stato di salute della Borgogna, dove la complicata vendemmia 2021 ha portato in cantina 900.000 ettolitri di vino.
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Il “distretto del Brunello” in un’analisi socio-economica di WineNews su Montalcino
In “soli” 30 anni, mentre il Brunello conquistava i mercati, Montalcino ha costruito uno dei più importanti e redditizi “distretti” del vino al mondo, come testimonia la crescita del valore reale di mercato degli stessi vigneti: nel 1992 un ettaro vitato e/o vitabile di Brunello valeva 40 milioni di lire, pari a 36.380 euro attuali (cifra ottenuta con il calcolo del coefficiente Istat per l’attualizzazione dei valori), ed oggi vale 750.000 euro, 20 volte in più, con una rivalutazione record del +1.962%. A dirlo è la prima analisi socio-economica di WineNews su un distretto del vino italiano, commissionata dal Consorzio del Brunello nei 30 anni di “Benvenuto Brunello”, la prima “Anteprima” nata a Montalcino nel 1992. Tre decenni in cui Montalcino, accrescendo la passione per i suoi vini, passando dal ruolo dei “trademark” (poche aziende storiche con un nome “garanzia”) alla rilevanza del “brand territoriale” (chiunque vi produca ha un posizionamento dominante sul mercato), emergendo nell’enoturismo mondiale, e, soprattutto, investendo nella crescita dell’agricoltura, delle aziende e di risorse umane anche di altri Paesi (con la presenza di stranieri di ben 70 diverse nazionalità che è pari al 15,8% della popolazione, il doppio della media italiana), ha generato un distretto che si “auto-alimenta” grazie ad un indotto che non ha più confini geografici, ma attrae le più alte professionalità, le migliori imprese ed importanti investimenti nei vigneti e nelle cantine da tutto il mondo. E che, attraverso un prodotto simbolo del made in Italy legato ad una terra vocata dove la bellezza dà ricchezza, generando reddito, occupazione ed integrazione sociale, oggi rappresenta non una “bolla”, ma uno dei territori del vino più pregiati e riconoscibili, tra i quali Montalcino è un modello nel fare impresa e per aver impostato la “governance” del territorio sulla sinergia pubblico-privata, grazie agli stimoli lanciati dalle aziende e che la politica ha saputo mettere in pratica. E che, puntando tutto sulla qualità, la valorizzazione della biodiversità (i vigneti sono solo il 15% di un territorio di 24.000 ettari dominato per il 50% dal bosco, da sempre fonte naturale di ricchezza), la cura dei particolari ed una pionieristica comunicazione territoriale, è tra i pochi in grado di mantenere alta la competitività, guardando ad un 2022 oltre la pandemia.
Approfondimento su WineNews.it
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Aspettando la “Guida Michelin Italia” 2022
Aspettando la presentazione della “Guida Michelin Italia” 2022, di scena domani in Franciacorta (a cui parteciperà anche WineNews), al termine di un anno certamente duro per la ristorazione italiana, ma di ritorno alla quasi completa normalità, e nella speranza di nuovi ingressi nel gotha dei fornelli mondiali, quelli celebrati dai “macaron” (che qui diventano “stelle”), le prime buone notizie arrivano dai 20 nuovi “Bib Gourmand” svelati dalla “Rossa”. Che, così, portano a 255 il totale delle tavole capaci di proporre una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo a meno di 35 euro, scovati in ogni angolo d’Italia, dalle grandi città ai piccoli centri. Con i nuovi ingressi, tra le Regioni al top per numero di “Bib Gourmand” - dove oltre al rapporto qualità/prezzo “pesa” la tradizione - troviamo l’Emilia-Romagna (35), il Piemonte (32), e la Lombardia (31).
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Focus
Top 100” 2021 by Wine Spectator, 23 gli italiani
Brunello di Montalcino (Le Chiuse, Poggio Landi e Talenti) e Barolo (Cavallotto, Mauro Molino e G.B. Burlotto) su tutti (con 3 etichette a testa), alfieri di un Piemonte eccellente anche con Barbera d’Alba (Pio Cesare) e Barbaresco (Giuseppe Nada e Cantina del Pino) e di una Toscana al top anche con Chianti Classico (Badia a Coltibuono e Rocca di Montegrossi) e Nobile di Montepulciano (Salcheto), per un giro d’Italia in bottiglia, però, che premia anche la Sardegna del Cannonau (Sella & Mosca), l’Alto Adige del Pinot Grigio (Alois Lageder), il Veneto dell’Amarone della Valpolicella (Tedeschi) e del Custoza (Monte del Frà), il Friuli con i suoi Colli Orientali (Bastianich), la Sicilia di Etna (Graci) e Nero d’Avola (Feudo Montoni), la Campania del Taurasi (Salvatore Molettieri) e del Fiano di Avellino (Colli di Lapio), e le bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (Masottina) e della Franciacorta (Guido Berlucchi): è il Belpaese d’eccellenza, raccontato dalla “Top 100” 2021 by “Wine Spectator”, la più influente classifica enoica firmata dalla più diffusa rivista americana, che conta ben 23 etichette italiane sulle 100 selezionate da tutto il mondo (nell’approfondimento). Al top il Brunello di Montalcino 2016 de Le Chiuse al n. 5, ed il Barolo Bricco Boschis 2016 di Cavallotto, al n. 8.
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Cronaca
Penfolds lancia un Nft da 130.000 dollari
Nft e vino, un binomio sempre più frequente. E ora tocca a Penfolds, il più celebre produttore australiano, che, in partnership con BlockBar, il più grande marketplace di Nft, ne ha lanciato uno legato ad una rara botte del vino Penfolds “Magill Cellar 3” 2021, che sta affinando. Per aggiudicarsi il token (e di conseguenza la proprietà della botte reale), serviranno 130.000 dollari e un po’ di fortuna, per essere sorteggiati tra i presenti della lobby su BlockBar.com 30 minuti prima del lancio, in programma il 23 novembre 2021 alle 9 di mattina del fuso orario Est.
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Wine & Food
Stefano Berzi miglior Sommelier d’Italia Ais-Trentodoc, Salvatore Castano n. 1 d’Europa (Asi)
È Stefano Berzi il “miglior Sommelier d’Italia by Associazione Italiana Sommelier 2021 - Premio Trentodoc”, firmato in partnership dalla più grande associazione della sommellerie italiana, e dall’Istituto Trentodoc. Titolare dell’Enoteca Hosteria del Vapore di Carrobbio degli Angeli, Berzi è ha superato in finale Davide D’Alterio, sommelier dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Simone Vergamini dell’azienda Wineafterwine di Capannori (Lucca) e Massimo Tortora dell’Enoteca La Cantina di Massimo di Livorno. Ma è italiano anche il miglior Sommelier d’Europa & Africa di Asi - Association de la Sommellerie Internationale: è Salvatore Castano, siciliano di Giardini Naxos, e Head Sommelier & On Trade Advisor di Friarwood, a Londra, che nella finale di cipro ha superato i pur preparatissimi candidati di Danimarca e Austria, ovvero Nina Jensen e Suvad Zlatic.
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“Oggi la cucina italiana può riposizionarsi. Il Brunello è una delle cose più belle che abbiamo”
Parla Carlo Cracco, chef tra i più celebrati d’Italia, e firma della formella della vendemmia 2021 del Brunello di Montalcino. “Dopo due anni così la cucina italiana può crescere ed affermarsi ancora di più. Il Brunello di Montalcino è un vino straordinario, che nasce da un territorio bellissimo da preservare. Al ristorante il nostro mestiere è anche quello di far conoscere produzioni meno famose. Io ancora in Tv, per raccontare i territori italiani”.
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