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N. 2.890 - ore 17:00 - Mercoledì 29 Aprile 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Persone, luoghi, azioni, che raccontano la vigna, la vite, il grappolo: sono i soggetti degli scatti in corsa per gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2020, il concorso fotografico dedicato al vino più importante al mondo, che ieri ha svelato i suoi vincitori. Per la categoria “People” al primo posto David Weimann, con “Meike and Dorte Nakel”, mentre l’italiana Marina Spironetti, con “Time to meditate” (in foto), si piazza terza; nella categoria “Places”, è stato invece un fotografo d’eccezione ad avere la meglio: la firma enoica di “Forbes” Thomas Hyland; per la categoria “Produces”, al top Patrick Desgraupescon “Clos Saint Patrice Sample”. |
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Solo l’1,4% dei ristoratori sono riusciti ad ottenere un prestito dalle banche (e uno su tre si è sentito rispondere che ci vorranno almeno altre quattro settimane), nessun lavoratore ha ancora ottenuto alcuna forma di sostegno al proprio reddito, e la data di riapertura è slittata senza alcun confronto con le organizzazioni di categoria ma soprattutto senza che sia stato comunicato alcun piano per la sicurezza sanitaria ed economica delle imprese, mentre cresce la preoccupazione per il tema degli affitti, affrontato attraverso il credito d’imposta ma limitatamente al mese di marzo, e per gli adempimenti fiscali, che al momento sono stati solo posticipati ma non annullati. Sono le critiche al Governo espresse dalla Fipe - Federazione italiana dei Pubblici Esercizi (che aderisce a Confcommercio), che, in audizione alla Camera dei Deputati, per voce del dg Roberto Calugi, ha riepilogato cosa non ha funzionato dopo il lockdown. Per salvare un settore che conta 300.000 imprese, oltre 1 milione di lavoratori e che rischia di chiudere il 2020 con 34 miliardi di euro di perdite complessive la Fipe ha ribadito poi cinque chiare proposte: contributi a fondo perduto per il settore, parametrati alla perdita di fatturato durante le 14 settimane di chiusura; moratoria sugli affitti e le utenze per le aziende e i rami d’azienda; esenzione per le imprese dal pagamento delle imposte locali e nazionali, in particolare Imu, Tasi e Tari, per il periodo di chiusura; estensione degli ammortizzatori sociali a tutta la durata della crisi, fino al momento in cui le imprese non potranno tornare a operare a regime; piano chiaro e condiviso per le riaperture. A sostegno della riapertura dei locali (bar, ristoranti, enoteche) in Italia è arrivata anche la filiera del vino (Confagricoltura, Cia, Copagri, Unione italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi), che ha chiesto al Governo di far ripartire il prima possibile il settore horeca per tutelare migliaia di aziende vitivinicole, già alle prese con un export quasi del tutto bloccato e alle altre difficoltà legate all’emergenza sanitaria. |
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“Nell’emergenza che viviamo, da soli, in coppia, in famiglia o con gli amici via social, con il cibo e con il vino ci concediamo un momento di felicità. Questo vuol dire qualificare le nostre abitudini alimentari e del bere, riscoprendone anche i valori di nutrimento, culturali e simbolici, accanto a quelli del piacere e grazie a scelte più consapevoli. E questa buona abitudine dovrebbe mantenersi per quando torneremo alla convivialità fuori casa”. È l’analisi, a WineNews, della sociologa Marilena Colussi sull’impatto del Coronavirus, tra lockdown e misure per contenere la pandemia, che hanno stravolto la quotidianità, a partire dall’approccio ai consumi di prima necessità, ma anche di piacere, dalla tavola al vino, lasciando, forse, una traccia indelebile, che ci porteremo dietro anche finita l’emergenza. |
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“Dobbiamo costruire un’economia, e di conseguenza una società, più fondata sulle ragioni dell’uomo, che è quella che conviene di più al nostro Paese, perché l’Italia è forte quando fa l’Italia, quando, cioè, unisce le sfide del futuro e dell’innovazione con la sua cultura antica fondata su quel tessuto di comunità locali, territori, storie e paesaggi che l’agricoltura ha segnato in modo unico, motivo per cui il prestigio del brand Italia nel mondo è fortissimo, e lo è molto più di quanto pensiamo. Ma dobbiamo farlo rapidamente”. È un “ritorno al futuro” la risposta all’epidemia che l’Italia sta vivendo per Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, nell’analisi a WineNews sull’emergenza Covid-19 e dell’impatto che ha sulle tematiche ambientali e la sostenibilità, l’agricoltura e la produzione enogastronomica di qualità, pioniere di tanti temi e best practices oggi più che mai al centro del dibattito. In questa partita, sostiene Realacci, l’agricoltura di qualità legata ai territori gioca un ruolo fondamentale: “bisogna essere innovativi ma anche proiettare nel futuro quell’intreccio tra qualità, bellezza, storia, natura, cultura, coesione sociale e saper vivere, che in agricoltura vuol dire recuperare il meglio di ciò che siamo stati e di ciò che siamo”.
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Italiani pazzi per lo shopping di cibo online. Lo riporta Nielsen, che ha registrato da metà febbraio a metà aprile una crescita settimanale media di oltre il doppio (+119%) rispetto all’anno precedente e un aumento del 178% nella settimana di Pasqua, con tre utenti su quattro che, secondo l’ultimo rapporto di Netcomm, non avevano mai acquistato prima su Internet. L’emergenza sanitaria ha, quindi, dato una forte spinta alla digitalizzazione del Paese, nel food come in altri comparti dell’e-commerce. |
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“Il vino è un fatto culturale” ci ha detto una volta Guccini. Come la musica, con cui ha stretto un legame indissolubile, come raccontano grandi maestri come Vince Tempera e Beppe Vessicchio. E lo stesso è con l’arte, e a dirlo sono due grandi critici italiani, Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio, ma anche il filosofo Massimo Cacciari. E poi c’è il rapporto, bellissimo, con lo sport, raccontato dal presidente del Coni Giovanni Malagò, da Reinhold Messner, da Alex Zanardi, dall’ad Ferrari Louis Camilleri, dal ct della Nazionale Roberto Mancini, e dalle parole di uno storyteller per eccellenza come Federico Buffa. Sono solo alcuni dei tantissimi celebri personaggi di mondi-simbolo dell’Italia con i quali WineNews ha parlato del loro (e del nostro) rapporto il vino (i link ai video nell’approfondimento). |
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Ultima tra le voci della filiera del vino a levarsi, quella dei distributori è senza dubbio fondamentale per capire il momento e, soprattutto, fare da ponte tra due mondi come quello della produzione e quello della ristorazione. Tra perdite economiche, ruolo del distributore, rapporti di filiera e richieste alla politica, a WineNews Massimo Sagna, presidente di Club Excellence, l’associazione che riunisce le 18 aziende più importanti della distribuzione enoica nel Belpaese. |
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