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N. 4.373 - ore 17:00 - Lunedì 22 Dicembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Promuovere l’inclusione sociale, favorendo l’incontro tra le esigenze di manodopera delle aziende vitivinicole e chi cerca occupazione, in modo chiaro, trasparente e qualificante: sulla scia di esperienze pionieristiche in questo senso (come quella, pluripremiata della cantina umbra Capria con la Caritas di Foligno), nasce un progetto pilota, e di territorio, che vede muoversi insieme (come succede sempre più spesso, ndr) i Consorzi del Prosecco Doc, del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e dei Vini Asolo Montello, le associazioni di categoria e i Centri per l’impiego di Veneto Lavoro e la Caritas e la Diocesi di Vittorio Veneto. | |
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| | La crescita della qualità del vino, insieme all’espansione geografica della produzione e del mercato, sono stati i tratti distintivi di questo primo quarto di 21esimo secolo. Robert Parker, fondatore del “The Wine Advocate” del “100 point system”, è la personalità del secolo, mentre per il futuro le maggiori opportunità per i produttori verranno dal cambiamento dello stile dei prodotti (che dovranno essere sempre più eleganti, freschi, leggeri e più approcciabili dai consumatori), e dall’enoturismo. A patto che tutti lavorino per la difesa del valore culturale del vino, il cui elemento primario è quello della convivialità e della sua capacità di favorire l’incontro tra le persone. Ecco gli atout di “Wine Lister Leagues” 2025, il report di Wine-Lister (di proprietà di “Le Figaro Vin”), realizzato raccogliendo le opinioni di “57 Ceo, ad e responsabili dei reparti vino delle loro aziende”. Guardando al recente passato, dunque, negli ultimi 25 anni di storia del vino, il trend che più ha caratterizzato il periodo è stata la crescita della qualità dei vini, seguito dalla globalizzazione della produzione, con tanti Paesi “emergenti” che si sono conquistati spazi importanti sulla scena, ma anche la crescita della sostenibilità della filiera, la globalizzazione sempre più netta dei mercati, ma anche la crescita della conoscenza dei consumatori (anche grazie al web e ai social), e della tecnologia di cantina. La “Wine personality of the Century”, invece, con 13 menzioni, è Robert Parker, fondatore di “The Wine Advocate” (oggi, come noto, del gruppo Michelin) e di quel “100 point system” che ha fuor di ogni dubbio cambiato la critica e la comunicazione del vino (qui una nostra video intervista con il celebre critico di 10 anni fa, con riflessioni ancora largamente attuali). Seguito, con 6 voti, da uno dei nomi che hanno fatto la storia del mito di Borgogna Domaine de la Romanée-Conti, ovvero Aubert de Villaine. Guardando al futuro, invece, in un 2026 che, come abbiamo detto spesso, sarà senza dubbio ancora complicato, i trend che permetteranno ai produttori di cogliere le opportunità che, comunque, si presenteranno, sono il cambiamento dello stile di prodotto (16 risposte), che in generale (e ormai da tempo) va verso vini più eleganti, freschi e più facilmente approcciabili dai consumatori, soprattutto giovani, ma anche l’enoturismo. | |
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| | Per le cantine italiane, giocare alla pari sul campo dei cosiddetti vini dealcolati con i competitori europei e non solo, non è ancora possibile. Perché manca ancora il via libera “per legge”. E così, in chiusura di 2025, Unione Italiana Vini - Uiv, sollecita la chiusura del dossier dealcolati attraverso una tempestiva adozione del decreto interministeriale dei Ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura attuativo della disciplina fiscale, ancora in stallo da oltre due mesi alla Ragioneria di Stato, come si legge in una lettera inviata, oggi, da Uiv ai due Ministeri competenti (Agricoltura ed Economia). “Numerose aziende vitivinicole italiane - riporta Uiv - hanno intrapreso rilevanti investimenti sia sul piano infrastrutturale, mediante l’acquisto e l’installazione di impianti per la dealcolazione, sia in termini di formazione e posizionamento di prodotto sul mercato”. | |
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| | | In leggero calo nei volumi, sostanzialmente stabile nei valori: aspettando le feste di fine anno che difficilmente, però, faranno il miracolo di invertire il trend, il 2025 delle vendite di vino in gdo si chiuderà in calo, per la quinta volta consecutiva. Emerge dal dato di sintesi sui primi 11 mesi dell’anno di Circana, per WineNews, secondo cui da gennaio a novembre tra gli scaffali della grande distribuzione italiana (iper e supermercati, discount e libero servizio piccolo) sono stati venduti poco più di 552 milioni di litri vino (-3% sullo stesso periodo 2024), per un valore complessivo di 2,05 miliardi di euro (-0,4%), ad un prezzo medio di 3,72 euro al litro (+2,7% sul 2024). Con la categoria che incide di più, quella dei vini nella classica bottiglia da 0,75 litri, che ha tenuto meglio della media in volume (-1,8%, per 293,6 milioni di litri) e ha mosso qualche euro in più (1,58 miliardi di euro, +0,4%), con un prezzo medio al litro di 5,4 euro (+2,3% sul 2024). “A costo di ripeterci - commenta a WineNews Virgilio Romano di Circana - gli aspetti socio demografici non aiutano e la situazione economica spinge ad avere cautela negli acquisti, con il risultato di vendite in calo: la probabile chiusura negativa del 2025 va letta come presa d’atto di consumi che si assestano su livelli diversi dal passato”. | |
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| | | In Usa si riapre il dibattito sui presunti effetti (benefici o meno) del bere moderato sulla salute. In particolare, con un articolo sull’autorevole quotidiano statunitense “The New York Times”, firmato da Roni Caryn Rabin, che ha sottolineato come una revisione di diversi studi dell’American Heart Association, pubblicata sulla rivista “Circulation”, avrebbe ridato forza (con diverse contestazioni, in approfondimento) alla tesi secondo cui un consumo leggero di alcol possa essere non solo non essere dannoso, ma anche “protettivo” per alcuni tipi di malattie cardiovascolari … | |
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| | Nel connubio sempre più stretto con il mondo dell’arte ed il patrimonio culturale italiano, il vino premia la mostra dell’anno in Italia: è la grande esposizione “Caravaggio” 2025 che, raccontando al grande pubblico 24 capolavori di Michelangelo Merisi, ha fatto segnare il record di sempre di visitatori a Palazzo Barberini a Roma (oltre 450.000, più di 1.300 articoli di stampa, 14 milioni di visualizzazioni sul web e un impatto economico superiore a 10 milioni di euro), è stata uno degli eventi culturali più significativi del Giubileo 2025, ed il cui curatore, Thomas Clement Salomon, direttore Gallerie Nazionali di Arte Antica, nei giorni scorsi nella rinascimentale Villa Della Torre a Fumane, in Valpolicella, ha ricevuto l’edizione n. 12 del Premio “Villa della Torre L’Arte di Mostrare l’Arte”, ideato dalla produttrice Marilisa Allegrini. | |
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| | | A WineNews Sara Farnetti, presidente Agronetwork e specialista in medicina interna: “eliminare il consumo di vino non garantisce la longevità sana”. Vino che è tra gli elementi dello stare a tavola all’italiana, stile di vita, quello della “Cucina Italiana”, da poco patrimonio Unesco, di cui il vino è un elemento storico. “Chiediamoci quante microplastiche e contaminanti contengano gli alimenti, o come la filiera ci garantisca la loro qualità, vino compreso, anziché demonizzarlo, perchè è con il cibo buono, sano e giusto che i consumatori guadagnerebbero in salute”. | |
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