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WineNews
N. 2.485 - ore 17:00 - Giovedì 13 Settembre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti,
opinion leader e professionisti del vino
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La News
In volo tra gli Château di Bordeaux
Di video e reportage dai territori del vino e dalle cantine più prestigiose, nel mondo del web, se ne trovano migliaia, ma il progetto del grafico specializzato nelle mappe del vino Pierre Le Hong, è un salto di qualità: un tour in 3D in volo su colline e filari, senza tralasciare gli aspetti tecnici di ogni singola azienda. Così, ad esempio, si può planare virtualmente su Bordeaux, superare Château Lafite e Château Mouton Rothschild ed arrivare a Saint Julien, nel Medoc, alla scoperta di Château Lagrange. E scoprirne ogni segreto, dalle differenze altimetriche, alla posizione delle diverse parcelle, dalle tipologie di suolo alle varietà piantate fino ai cru aziendali. 
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Matteo Ascheri (Consorzio del Barolo): “anteprime dei vini utili, ma da ripensare”
Nate nel 1993 con la prima edizione di Benvenuto Brunello, a Montalcino, le Anteprime del vino, negli anni, si sono moltiplicate, diventando appuntamento fisso di tutti i territori più importanti d’Italia, in un “tour de force” per professionisti e stampa che si concentra e si sviluppa nella prima metà dell’anno, con in mezzo le fiere nazionali e internazionali più importanti. Ed in questo quadro, “le Anteprime hanno ancora un loro ruolo, sicuramente, ma forse sono un format un po’ stanco, e che va ripensato”. A dirlo, a WineNews, Matteo Ascheri, alla guida di uno dei Consorzi più importanti e prestigiosi d’Italia, quello di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che, proprio in questi giorni, ha annunciato una novità che ridisegna tutto il calendario classico delle Anteprime, con lo spostamento, a gennaio, prima di tutti, di due eventi come Nebbiolo Prima, di Albeisa, dal 23 al 27 gennaio, e di Grandi Langhe il 28 ed il 29 gennaio, sempre ad Alba, firmata dal consorzio piemontese. “Il tempismo oggi è determinante, perché parlando di anteprima è fondamentale uscire in anticipo. Ovviamente è un compromesso perché per certi vini poter aspettare qualche mese in più, da un punto di vista tecnico può essere utile. Ma essere giudicati per primi vuol dire anche avere un po’ di anticipo sui media, e poi abbiamo pensato di sfruttare un periodo più tranquillo e meno inflazionato di eventi”. Ma al di là di questo, Ascheri riflette sul ruolo stesso delle anteprime e della comunicazione: “le anteprime hanno ancora un ruolo importante per stampa e professionisti, ma probabilmente sono un format un po’ stanco rispetto a 20/30 anni fa quando sono nate. E poi bisogna considerare l’aspetto della rappresentatività della stampa che interviene, perché è un dato di fatto che molti dei giornalisti e dei critici più influenti a livello internazionale ed italiano alle anteprime non vanno, perché si fanno spedire prima i campioni da degustare. E poi, come Consorzio, stiamo ragionando anche su una comunicazione che però sia rivolta, oltre che ai professionisti a cui Grandi Langhe è dedicato, ai consumatori finali del mondo, che poi sono quelli che prendono davvero le decisioni di consumo. C’è un progetto in cantiere, che probabilmente vedrà la luce nel 2020”.
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SMS
Il vino, l’alcol, la medicina e i limiti
Ha fatto molto discutere l’ultimo studio dell’Università di Washington pubblicato da “Lancet”, secondo cui, quando si parla di alcolici, non esiste una quantità “sicura”: l’alcol fa male, punto. Una conclusione definitiva, su cui non è d’accordo il professore Andrea Sbarbati, direttore del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona, che a WineNews racconta come “spesso i messaggi che arrivano dagli studi scientifici tendono ad essere, in chiave giornalistica, resi assoluti o stravolti: per qualsiasi sostanza esistono dei limiti, non vedo perché debba fare eccezione il vino. Bisogna lavorare anche in termini statistici, valutare l’impatto generale su una popolazione, e non estrapolare soltanto il dato relativo ad un alimento come se fosse una qualsiasi sostanza chimica”.
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Focus
Nuovo limite al rame, una sciagura per il vigneto bio d’Europa?
In vigna, il fungicida più efficace è ancora il rame, l’unico ammesso in agricoltura biologica, ecco perché preoccupano le nuove disposizioni in materia proposte dalla Commissione Europea, che vorrebbe limitarne l’uso a 4 chilogrammi per ettaro all’anno, contro gli attuali 6, con possibilità di deroghe annuali, ma escludendo il “lissage”, che permette agli agricoltori di spalmare i 30 chilogrammi ad ettaro in 5 anni, adeguandosi alle annate, più o meno favorevoli. Una preoccupazione condivisa dai vignaioli bio di tutta Europa, tanto che la Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi) ha esaminato i numeri del vigneto di Francia, dove quest’anno il 57,8% dei produttori ha utilizzato più di 4 chilogrammi ad ettaro, ed in media è il 20% dei vignaioli a superare il limite, per un utilizzo medio di rame in vigna di 2,98 chilogrammi ad ettaro all’anno. In alcune zone d’Europa, come il Pénedes, il Portogallo o il Trentino Alto Adige, il lissage salverà la raccolta, ma in definitiva, a ben vedere, il consumo è già, generalmente e sul lungo periodo, sotto il limite proposto dalla Commissione Europea, che così facendo rischia solo di mettere in seria difficoltà migliaia di produttori bio nelle annate più difficili.
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Cronaca
Ecco la Milano Wine Week
I “wine district” del Franciacorta e dell’Oltrepò Pavese, presentazioni di libri e guide, il “Wine Business Forum”, “Bottiglie Aperte” e, soprattutto, tante, tantissime degustazioni di vini da tutt’Italia e per tutte le tasche, ma anche esclusive come quelle dedicate ai grandi di Borgogna, agli Champagne e al Masseto: ecco la Milano Wine Week n. 1, che punta dritta soprattutto sugli appassionati di vino, ma anche per addetti ai lavori, di scena dal 7 al 14 ottobre 2018.
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Wine & Food
Uno Champagne da bere nello spazio: ecco il Mumm Grand Cordon Stellar
L’uomo ha vissuto per migliaia di anni con il naso all’insù, sognando prima la luna e poi la conquista dello spazio. Chissà quando ci arriveremo, intanto, per il viaggio, al netto degli spazi ridotti, qualche cassa di Champagne non guasta. Non uno qualunque, ovvio, ma il Mumm Grand Cordon Stellar, una bottiglia pensata dal gruppo delle bollicine per essere bevuta in assenza di gravità. Meno gassata del normale, più ricca di profumi, la bottiglia è un concentrato di altissima tecnologia e design, nato dalla collaborazione tra Octave de Gaulle, CEO dell’agenzia di design spaziale Spade, e Didier Mariotti, cellar master della Maison Mumm. Protagonista della presentazione del Grand Cordon Stellar, ospitata in un Airbus a gravità zero sopra Reims, Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo, e “amministratore delegato al divertimento” della maison, dal 2016.
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WineNews.tv
Il Ministro Centinaio domani al Consorzio della Valpolicella, il territorio verso la vendemmia
Un’annata complessa, la 2018, ma stimolante, dove sarà determinante più che mai il lavoro in vigna ed il meteo di questi ultimi giorni, secondo alcuni produttori di primo piano. A WineNews le parole di Bruno Boscaini (Masi), Emilio Pasqua (Musella), Alberto Zenato (Zenato), Giuseppe Rizzardi (Guerrieri Rizzardi), Luca Speri (Speri) e Luciano Piona (Torre d’Orti)
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Vignaioli del Morellino
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