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N. 4.209 - ore 17:00 - Mercoledì 30 Aprile 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il 2024 in Europa è stato positivo per l’export delle bevande alcoliche. Come riporta Eurostat, è stato raggiunto un valore di 29,8 miliardi di euro (+10,9% sul 2019) e, a trainare le esportazioni, è stato il vino con una quota del 56,2% (16,8 miliardi di euro) di tutte le bevande alcoliche. La Francia, nel 2024, è stata il principale esportatore dell’Ue di bevande alcoliche verso Paesi al di fuori di questi confini, per un totale di 12,1 miliardi di euro, davanti all’Italia con 6 miliardi di euro (il 20% delle esportazioni totali dell’Ue verso Paesi extra Ue), cifra che per la maggior parte (81,1%, 4,9 miliardi di euro) è legata all’export di vino.
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| | C’è chi rimarca il legame con il territorio, chi quello con la tradizione sportiva locale, c’è chi è un partner storico e chi lo è appena diventato, c’è la manifestazione più ambita o la disciplina più diffusa e ci sono la bottiglia celebrativa o lo sponsor ufficiale. Nel mondo dello sport moderno ogni centimetro di visibilità può fare la differenza e anche il vino ha trovato negli anni la sua via verso i riflettori stringendo un legame sempre più saldo con l’universo sportivo, ripercorso da WineNews. Guardando in questi giorni gli Internazionali Bnl d’Italia di tennis a Roma è possibile imbattersi tra un dritto e un rovescio in qualche calice di Asti Spumante o Moscato d’Asti, dal momento che il Consorzio Asti Docg è per il quarto anno consecutivo “Official Sparkling Wine” dell’evento. Poi c’è il cibo: al Fan Village del Foro Italico è presente anche Eataly, con le sue proposte che spaziano dallo spaghetto agli hamburger di carni selezionate, le pizze al tagliere e le insalate con verdure di stagione, i tramezzini e torte salate, a rimarcare quel binomio wine & food, rigorosamente made in Italy, punto forte della candidatura nel 2025 della Cucina Italiana come Patrimonio Immateriale Unesco. E allora non a caso chi vestirà la “Maglia Rosa” nell’imminente “Giro d’Italia” (al via il 9 maggio), pedalerà lungo i territori e le regioni enogastronomiche dello Stivale indossando anche una patch con scritto “Io amo la Cucina Italiana”, richiamando la campagna di promozione per il riconoscimento Unesco (verdetto atteso a dicembre, ndr). Con lo Spumante Cuvée Brut “Giro d’Italia” 2025 e la novità “Zerotondo”, alcol free realizzato con uva 100% biologica, che sono i vini ufficiali della “Corsa Rosa” e realizzati anche quest’anno da Astoria Wines, storica realtà del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg che, dal 2012, accompagna tutti i brindisi ufficiali del Giro d’Italia. E con Eataly a sua volta “Official Partner” del “Giro”. Dal Prosecco Doc, sponsor dell’Imoco Volley di Conegliano, al Trentodoc di Ferrari, brindisi della Juventus ed ex partner della Formula 1 e di Luna Rossa all’America’s Cup di vela contro Alinghi il cui partner era ColleMassari. Con Bosca che sceglie la pallanuoto, Herita Marzotto Wine Estates l’Inter, Banfi l’Italrugby, Serena Wines 1881 il tennis, Zonin 1821 il basket e Villa Sandi il polo. | |
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| | Nonostante una produzione in calo nel 2024 e che si spiega, in particolare, con la misura delle estirpazioni, a Bordeaux si pensa ancora una volta a correre ai ripari per superare la crisi. In che modo? Eliminando ulteriori vigneti. Come riporta Vitisphere, nei giorni scorsi, in occasione dell’assemblea generale del Consiglio interprofessionale dei vini di Bordeaux (Civb), il prefetto della Gironda, Étienne Guyot, ha quantificato la riduzione del potenziale viticolo di Bordeaux: -15% della superficie con 18.000 ettari di vigne estirpate tra il 2023 e il 2025. Ma dopo due piani di aiuti in corso di attuazione e le estirpazioni volontarie, il conto non è ancora pronto. Bordeaux continua a constatare uno squilibrio tra domanda e offerta nonostante la riduzione dei vigneti e sta valutando un nuovo piano di estirpazione che sarebbe il terzo dal 2023.
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| | | Quali saranno i fattori che renderanno il settore più competitivo nei prossimi 10 anni? Quali quelli che lo renderanno più sostenibile? Il consumo pro capite di vino aumenterà o diminuirà? E quali saranno sfide e opportunità future dell’export? Con un sondaggio rivolto a viticoltori e commercianti di vino, la Commissione Europea chiede agli addetti ai lavori quali saranno secondo loro le tendenze, i possibili sviluppi e le incertezze che delineeranno il futuro del settore vinicolo nel prossimo decennio. I dati raccolti saranno discussi da Bruxelles con esperti di mercato, ricercatori, analisti e parti interessate nel workshop di primavera del 13 e del 14 maggio e serviranno per preparare parte delle prospettive agricole comunitarie per il periodo 2025-2035. Il sondaggio inizia con due domande generali sulle prospettive più ampie riguardo l’agricoltura dell’Ue e i fattori che potrebbero determinare la competitività e la sostenibilità del settore, seguite da domande sul vino relative all’uso del suolo, alla produttività, alla domanda, al commercio, ai prezzi e ai costi e al commercio con i Paesi fuori dall’Unione. Nel report dell’ultimo anno, (periodo 2024-2035) viene spiegato come caleranno la produzione (-0,7% all’anno) e le esportazioni di vino nell’Unione Europea (-1,2%), così come il consumo (-1%).
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| | | Grandi bottiglie, in edizioni limitata, firmate da marchi prestigiosi - tra cui Argiolas, Masi, Mastroberardino, Pio Cesare, Tenuta San Leonardo - abbinate ad experiences da sogno in alcune tra le più belle tenute italiane, come Palas Cerequio (Michele Chiarlo), Tenuta Regaleali (Tasca d’Almerita), Tenuta Tignanello (Marchesi Antinori), Donnafugata, Umani Ronchi, Folonari, Jermann: sono 13 i lotti protagonisti dell’asta benefica “Il Bel Viaggio”, che andrà in scena il 6 maggio da Finarte a Milano, by Progetto Itaca e Istituto Grandi Marchi.
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| | La pizza, uno dei simboli della cucina italiana nel mondo, per di più artigianale e made in Campania, si conferma un oggetto del desiderio, soprattutto per gli americani. E non c’è timore dei dazi o filosofia del km zero che tengano: è così che 63 tonnellate di autentica pizza napoletana sono volate dalla Campania agli Stati Uniti in meno di 24 ore, via terra e aereo, a fronte dei 15 giorni necessari via mare. Una sfida logistica eccezionale (ed anche una curiosità assoluta da raccontare per il percorso di questo cibo italiano top, ndr) che è stata vinta da Dsv, primo player mondiale, insieme a Swiss WorldCargo. Tutto è partito dai dintorni di Napoli. Dsv ha curato il trasporto fino a Milano, dove i truck di Swiss WorldCargo hanno preso in carico la merce. Dalla Svizzera, i prodotti hanno attraversato l’Atlantico a bordo degli aeromobili a lungo raggio di Swiss, con destinazione Stati Uniti.
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| | | I vini deacolati crescono in volume e valore, e seppur di nicchia, vogliono consolidarsi e smettere i panni di un generico trend. WineNews ha raccolto i pareri di Martin Foradori (Hofstätter), Sara Serena (Montelvini), Federico Angelillo (Mack & Schühle), Luca Bellani (Ca’ di Frara), Schenk Italia, Mattia Vezzola (Costaripa), Pietro Mattioni (Zonin1821), Carlo Flamini (Osservatorio Uiv), Andrea Moser (enologo), Andrea Razzaboni (Cantina Ventiventi), Rita Babini (Fivi), Enrico Buonocore (Gruppo Langosteria), Giacomo Tarquini (Argea) e Daniele Colombo (Esselunga). | |
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