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N. 4.083 - ore 17:00 - Martedì 5 Novembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Con una vera e propria “pioggia” di Stelle per il Belpaese, è “buona la prima” per la “Star Revelation” della Guida Michelin Italia 2025 che, con l’edizione n. 70, è tornata in Emilia Romagna - sullo sfondo di una terra duramente colpita dalle alluvioni, ma che ha sempre saputo rialzarsi (e dove il wine & food vale 30 miliardi di euro) - andando in scena per la prima volta, a Modena, una delle capitali della “Food Valley” italiana, con il Lambrusco, il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico, il Prosciutto di Modena, lo zampone ed il cotechino, i tortellini e, ovviamente, con Massimo Bottura, lo chef italiano più ammirato nel mondo, con la tristellata “Osteria Francescana”. | |
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| | Casa Perbellini 12 Apostoli dello chef Giancarlo Perbellini a Verona è il nuovo ristorante tre Stelle Michelin d’Italia che porta a 14 i ristoranti tristellati nel Belpaese, con la conferma di Villa Crespi a Orta San Giulio di Antonino Cannavacciuolo (eletto “Chef Mentor” 2025, perché “scopre e forma giovani talenti in tutta Italia”, come Gianluca Renzi del Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua di Asti e Gianni Bertone del Cannavacciuolo by the Lake di Pettenasco che hanno conquistato la prima Stella, con lo chef che, ora, ha 10 Stelle), Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, Enoteca Pinchiorri a Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde con Riccardo Monco, Uliassi a Senigallia di Mauro Uliassi, Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa (con la famiglia Ceretto), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio della famiglia Santini, La Pergola del Rome Cavalieri a Roma di Heinz Beck, Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea, Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, Reale a Castel di Sangro di Niko Romito, Atelier Moessmer a Brunico di Norbert Niederkofler, Quattro Passi di Nerano di Fabrizio Mellino e Enrico Bartolini al Mudec di Milano di Enrico Bartolini (lo chef ancora più stellato d’Italia, con 14 Stelle, grazie al nuovo due Stelle Villa Elena a Bergamo con lo chef Marco Galtarossa): ecco l’“Olimpo” della ristorazione italiana per la Guida Michelin Italia 2025, che ha celebrato l’edizione n. 70 - la prima nel 1956, quando si intitolava “Italia. Dalle Alpi a Siena”, e con le Stelle che arriveranno solo nel 1959 - e una “grande annata” per la cucina italiana, con il nuovo tre Stelle, 2 nuovi due Stelle (l’altro è Campo del Drago dello chef Matteo Temperini nel Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino), e ben 33 nuovi ristoranti una Stella, con il Belpaese che ora ha 393 ristoranti stellati (terzo al mondo dopo Francia e Giappone), con Lombardia (con 61), Campania (50) e Toscana (44) sul podio nella classifica delle regioni stellate. Segno che l’Italia mantiene tutto il suo dinamismo in termini di gastronomia, con tantissimi chef giovanissimi formati dai grandi chef. E che hanno brindato con il Franciacorta, “Sparkling Wine Partner” della Michelin (con il premio anche al “Miglior Sommelier” Oscar Mazzoleni), dall’Italia agli Usa. Dove, come nel resto del mondo, vino e alta cucina italiani devono “viaggiare” sempre più insieme. | |
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| | La conclusione è che bisogna saper ascoltare il mercato mantenendo la propria identità. A Verona, nella “session” istituzionale “Quale futuro per il vino - Quale vino per il futuro”, a “Wine2Wine”, il business forum by Veronafiere e Vinitaly, cantine “premium” come Masciarelli, Angelini Wines & Estates, G.D. Vajra, Nino Franco, Arnaldo Caprai, Donnafugata ed Elena Fucci, scattano la loro fotografia del settore (che ha vissuto un anno di alti e bassi) in un momento delicato, aprendo le porte al mondo esterno, alle richieste e all’evoluzione di mercato e consumatori, ma con una flessibilità, per certi aspetti doverosa, che non deve intaccare lo stile e la storia del vino italiano e delle proprie denominazioni, di quel background che ha portato in alto il comparto enoico del Belpaese nel mondo, rivelandosi un asset vitale per l’intera economia nazionale (in approfondimento). | |
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| | | La spagnola Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal è la cantina più bella del mondo, mentre Tenuta Cavalier Pepe, che si piazza al n. 14 della classifica mondiale, è la più bella d’Italia. Ma nella Top 50 ci sono anche le italiane Ceretto (in posizione n. 20), Castello Banfi (n. 22) e Tenuta Castelbuono (Lunelli) al n. 25, la più alta new entry. Sono questi i giudizi della prestigiosa “World’s Best Vineyards 2024”, che ogni anno incorona le 50 migliori destinazioni vinicole del pianeta. Tenuta Cavalier Pepe è tra i riferimenti del vino d’Irpinia: qui la famiglia Pepe accoglie i visitatori tra la cantina, il ristorante panoramico ed alcuni alloggi immersi nella natura. La piemontese Ceretto, che piazza al n. 20 (lo scorso anno era in posizione n. 29, unica realtà italiana nella Top 50), è guidata da una delle famiglie che più hanno segnato la storia recente dell’enogastronomia delle Langhe, con il progetto hospitality avviato nel 2009 con la Tenuta Monsordo Bernardina. Castello Banfi, al n. 22, è la cantina che ha fatto la storia contemporanea del territorio del Brunello di Montalcino, sotto la guida salda della famiglia Mariani. Tenuta Castelbuono, n. 25, possedimento in Umbria di Tenute Lunelli, è famosa per il suo “Carapace”, opera del Maestro Arnaldo Pomodoro: un’opera unica, che sfida i confini tra scultura e architettura. | |
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| | | Domani sapremo se sarà Kamala Harris o Donald Trump a guidare le sorti degli Stati Uniti per i prossimi 4 anni. Ma alla vigilia di questo snodo fondamentale, quali saranno le conseguenze per il mondo del vino? Un tema che WineNews aveva già affrontato nei mesi scorsi, mettendo a confronto le ipotetiche posizioni dei due candidati sul commercio del vino made in Italy. Adesso anche il magazine americano “Wine Enthusiast” si fa la stessa domanda: “chi farà di più e meglio per il vino, Donald Trump o Kamala Harris?” (in approfondimento) | |
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| | Per la prima volta nella sua storia, la cerimonia di premiazione dei “The World’s 50 Best Restaurants”, tra gli eventi di punta della gastronomia mondiale, si terrà in Italia: il 19 giugno 2025 sarà la storica città di Torino, nota per la gastronomia, i vini, il patrimonio culturale e le bellezze architettoniche, ad ospitare il più importante raduno annuale della comunità internazionale dell’alta ristorazione. Lo anticipa la Regione Piemonte, che ha presentato oggi l’iniziativa al World Travel Market di Londra. I punti salienti del programma includeranno una serie di appuntamenti, tra cui il forum #50BestTalks, che esplora alcuni temi che riguardano il mondo dell’ospitalità; la serie di eventi aperti al pubblico di 50 Best Signature Sessions, che vede gli chef 50 Best cucinare insieme a rinomati talenti locali; una Chefs’ Feast che mette in mostra gli ingredienti e lo stile culinario della regione. | |
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| | | A WineNews, lo chef Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini 12 Apostoli) che, con le “tre Stelle” conquistate nella “Star Revelation” della Guida Michelin Italia 2025 oggi a Modena, porta a 14 i ristoranti tristellati nel Belpaese: “la “benzina” di tutto è la passione, che nasce quando siamo bambini e che ci fa sentire ancora vivi da adulti. I prodotti unici, il gusto, la storia di cui siamo ricchi, accanto alle differenze che derivano dalla sua regionalità sono i valori della Cucina Italiana, a fianco dei tanti passionari che la raccontano e promuovono”. | |
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