Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 4.146 - ore 17:00 - Giovedì 6 Febbraio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | Dei cerchi concentrici, fatti da segni di diversi colori che rappresentano l’energia scaturita dall’unione di molteplici componenti quando si fondono in un insieme armonico: è l’opera dell’artista camerunense di fama internazionale, Pascale Marthine Tayou, scelto per raccontare “La Determinazione”, il carattere che descrive l’annata 2022 di Ornellaia, uno dei grandi che nascono nel territorio di Bolgheri, dalla tenuta di proprietà del Gruppo Frescobaldi, nell’edizione n. 17 del progetto “Vendemmia d’Artista”, che fino ad oggi ha sostenuto progetti e fondazioni artistiche di tutto il mondo, a cui ha donato, complessivamente, oltre 2,8 milioni di dollari. | |
|
| | È Brunori Sas, con la sua poetica lieve e al tempo stesso profonda, spesso legata al tema della natura, il cantante che evoca in maniera più diretta il food & wine: “ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino, e che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane”. Così canta nel suo pezzo inedito “L’albero delle noci”. Ma si riferiscono al cibo anche i ComaCose, che, in “Cuoricini”, scrivono: “se mi trascuri impazzisco, come maionese. Porta un chilo di gelato, e poi nel dubbio porta un fiore”. Più amaro Fedez, che, in “Battito”, canta “facciamo un po’ ciascuno, basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro”. Poi c’è Rocco Hunt che, da napoletano Doc, non poteva non citare la bevanda-simbolo della sua città (“e ora non mi ricordo più, com’è l’odore del caffè”), come fa anche il cantautore Simone Cristicchi (“preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena”). Ma ci sono anche le citazioni di Gaia (“amo il cibo di strada”), Irama (“appuntamenti nascosti in ristoranti costosi”), Olly (“e metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena”), The Kolors (“mi sento come l’ultima bottiglia che ho nel frigo”) e Tony Effe (“io so che morderai la mela”). Da sempre il cibo e il vino, insieme all’ambiente e alla campagna, fanno parte della “grande metafora” dell’Italia rappresentata al Festival di Sanremo, la cui edizione n. 75, condotta da Carlo Conti, prenderà il via l’11 febbraio, con tante citazioni nei brani in gara, analizzate da WineNews. E se il conduttore Carlo Conti, da buon toscano, è un grande appassionato di vino e olio (che produce per passione, come ha raccontato in un’intervista a WineNews), non sono da meno i suoi co-conduttori: da Antonella Clerici, “regina” dei programmi di cucina in tv e storica conduttrice de “La Prova del Cuoco” (che, in passato, ci ha spiegato da dove nasce la sua passione), a Gerry Scotti, che non solo apprezza i piaceri della tavola, ma produce vino nella sua cantina dell’Oltrepò Pavese. Anche Alessandro Cattelan, che sarà il mattatore del DopoFestival, non ha mai nascosto il suo amore per il cibo, tanto che, nel 2023, ha aperto a Milano “Quintalino”, un fast food gourmet. Non solo l’amore, dunque, ma cibo & vino sono sempre stati protagonisti della storia musicale dell’Italia e del Festival di Sanremo. | |
|
| | Nel 2024 le morti bianche in agricoltura sono state 102, in calo sul 2023, quando se ne registrarono 107. A dirlo è l’Inail: a livello generale i decessi sul posto di lavoro sono stati 797 (7 in più sul 2023), mentre gli infortuni sono calati dell’1,9%. Un bilancio, quello legato al comparto agroalimentare, comunque “inaccettabile” secondo Romano Magrini, responsabile sezione Lavoro di Coldiretti, che ha ribadito l’importanza di proseguire con gli sforzi messi in campo “che hanno già contribuito a rendere più sicuro il lavoro nei campi”. E quindi, puntare sulla formazione e sul rinnovamento delle macchine agricole: “è necessario incrementare le risorse, a partire dal bando Isi - dice Magrini - serve poi aprire ai fondi interprofessionali di formazione continua e rafforzare gli strumenti di contrasto al caporalato e sfruttamento”. | |
|
| | | La comunicazione sul nuovo Codice della Strada in materia di “alcol e guida”, come abbiamo raccontato spesso, ha avuto due effetti: da un lato ha “depresso” i consumi fuori casa (nonostante il fatto che concedendosi qualche sorso, con moderazione, e mangiando, in linea di massima, si resti nelle regole, come dimostrato anche da un recente test di “Quattroruote”), dall’altro ha creato un interesse enorme per gli etilometri, che, in tanti, stanno cercando, per autocontrollarsi, e, quindi, un business. E nell’era degli smartphone arriva anche la “Guida Sicuro” by Saiet, che ha creato un “alcol test” che si collega direttamente al telefono e che, tramite l’app ad hoc, con un semplice soffio, in 30 secondi, indica il tasso alcolemico rilevato, i livelli di rischio (verde, giallo o rosso) di essere fuori dalla norma (il limite di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue previsto dalla legge per non incorrere in sanzioni). Un dispositivo che si presenterà a “Slow Wine Fair” 2025 (a BolognaFiere, dal 23 al 25 febbraio, in contemporanea a “Sana Food”), di cui Saiet è partner, e dove illustrerà il funzionamento del dispositivo. I cui risultati, ricorda la stessa Saiet “sono forniti solo a scopo di riferimento, e non possono essere utilizzati come base per determinare se si può guidare dopo aver consumato alcol”. | |
|
| | | Da Juliette Colbert a Carlo Tancredi Falletti, da Paolo Desana a Michelangelo Abbado, da Luigi Einaudi a Giacomo Morra fino ad Adriano Olivetti. Personaggi che hanno fatto la storia delle Langhe, e non solo, protagonisti dei 7 grandi pannelli posizionati lungo la via che porta nel centro di Barolo, conosciuto nel mondo per il suo grande vino. È “Barolo Wall”, l’installazione artistica ideata dallo Urban Artist Jargon e dal Comune di Barolo (e supportato da Epson), che promuove l’uguaglianza, il rispetto e il cambiamento sociale. | |
|
| | Gli investimenti nel 2024 sono scesi del 38% rispetto a un anno fa, ma è cresciuto il numero di startup: adesso sono 407 quelle attive, mentre nel 2023 erano 341, e nascono soprattutto nel Nord Italia. Sono solo alcuni dei numeri resi noti dall’ultimo report sullo stato dell’Agrifoodtech in Italia, elaborato da Eatable Adventures per il Verona Agrifood Innovation Hub. Sono guidate principalmente da founder con esperienze pregresse nell’imprenditoria (60%) e nell’agroalimentare (60%) e nel 73% dei casi le nuove realtà innovative vengono lanciate da imprenditori tra i 25 e i 45 anni. Tutte concentrano il loro focus su tecnologie avanzate come l’Intelligenza artificiale, la Biotech e l’Internet of Things: secondo gli autori dello studio, l’AgriFoodTech italiano è un terreno fertile e può ambire ad un ruolo di rilievo sul panorama globale. | |
|
| | | A WineNews, Denis Pantini, responsabile agroalimentare Wine Monitor di Nomisma, tra mercati, possibili dazi e trend per il futuro del vino italiano. “Il 2024 probabilmente vedrà l’export superare gli 8 miliardi di euro, ma ci sono più luci che ombre. I dazi di Trump? Sono un’incognita. Ancora non si sa se colpiranno i vini italiani o meno e, se lo faranno, non sappiamo quanto influiranno sui prezzi di vendita. Se fosse, servirà fare attenzione all’effetto sostituzione negli acquisti dei consumatori americani”. Focus sui fine wines nella ricerca firmata per Istituto Grandi Marchi. | |
|
|
|