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N. 3.186 - ore 17:00 - Venerdì 25 giugno 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Un racconto per immagini che ripercorre i 60 anni che hanno accompagnato la storia di successo del Pinot Grigio di Santa Margherita, celebrando il passato con uno sguardo rivolto al futuro, attraverso una serie di illustrazioni iconiche ed evocative delle prime sei decadi di successo del vino-icona realizzate dai giovani designer dell’Istituto Europeo di Design. Ecco “Off the Skins”, la mostra che, da oggi al 4 luglio, nella cornice dei Chiostri di San Francesco della Vigna (in foto), a Venezia, celebra i primi sessant’anni del Pinot Grigio Santa Margherita, gruppo oggi guidato dall’ad Beniamino Garofalo. |
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Valpolicella? Amarone. L’associazione è automatica (e sacrosanta) a livello planetario, ma negli anni si è rischiato di perdere la complessità che la valle dei rossi di Verona può offrire. Recioto, Ripasso e Amarone, sono vini di metodo strettamente legati alla Valpolicella e alla sua secolare tradizione vinicola, ma sono allo stesso tempo vini che tendono a perdere il contatto con l’annata; vini strutturati, da pasto (o meditazione) che non riescono a rappresentare appieno le diverse sfaccettature di terreno, esposizione, temperatura che le tante uve locali potrebbero esprimere, senza essere sottoposte ad appassimento o rifermentazione. E queste sono invece esattamente le capacità del Valpolicella e del Valpolicella Superiore, che il Consorzio di tutela dei Vini Valpolicella ha deciso di valorizzare per ridare centralità ad un’interpretazione più schietta e immediata della definizione di “terroir”, centralità che anche il mercato da qualche anno è tornato a chiedere, con vini più leggibili in termini di vitigno, clima, terreno e produttore. Da qui nasce l’idea della sessione di approfondimento “Valpolicella Superiore - A Territory Opportunity”, occasione per presentare il primo Valpolicella Annual Report completo di storico e trend di produzione, andamento di mercato e climatico; i risultati della survey dedicata al Valpolicella Superiore e infine una degustazione di 8 campioni della stessa tipologia per tracciarne il profilo stilistico, organolettico e di mercato nel futuro. Dal confronto fra Giulio Somma (direttore del Corriere Vinicolo) e il presidente del Consorzio Christian Marchesini, emergono alcuni punti di forza e alcuni di debolezza. Fra i punti di forza c’è sicuramente la crescita del vigneto della valle, il consolidamento dei principali mercati a cui la Valpolicella si rivolge - Canada, Stati Uniti, Europa settentrionale e Germania - la certificazione delle Tre R - Riduci, Risparmia, Rispetta - iniziata dallo stesso Consorzio nel 2011 e che coinvolge oramai 1.210 ettari, a fronte però di una struttura di regole complesse, che rischia di confondere le idee al consumatore e al produttore con sovrapposizioni stilistiche e commerciali (i contenuti del Valpolicella Annual Report in approfondimento). |
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Nella politica economica europea dei prossimi anni, la sostenibilità sarà qualcosa di più di un vago mantra, ma un caposaldo dell’intera azione di Bruxelles. Un presupposto che ha ispirato anche il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, che dovrà stabilire le regole per il sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, uno standard unico nazionale ed ufficiale, che oggi ha mosso il suo primo passo, decisivo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Costituzione del Comitato della Sostenibilità Vinicola (CoSVi). Che dovrà occuparsi di: definizione del disciplinare della sostenibilità vitivinicola e successivo aggiornamento; definizione del sistema di monitoraggio; individuazione degli indicatori necessari alle valutazioni della sostenibilità della filiera vitivinicola; supporto al Mipaaf nella fase di confronto e consultazione. |
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Montalcino, terra del Brunello e territorio italiano tra i più visitati dagli enoappassionati, e Napa, capitale della Napa Valley, pilastro del vino Usa e culla del fenomeno dell’enoturismo, sono (quasi) ufficialmente città gemellate. Una sorellanza all’insegna del grande vino e delle bellezza dei paesaggi che accomuna due dei più importanti e prestigiosi territori dell’enologia mondiale. L’iter, avviato ufficialmente a marzo, pare giunto alla conclusione, ed in attesa di comunicazione ufficiali sul fronte italiano, novità sono arrivate, nei giorni scorsi, proprio dagli Usa, dalla visita a Napa del Console italiano a San Francisco, Loreno Ortona, ricevuto dal sindaco della città californiana, Scott Sedgley. Da lì è arrivato il “sì” al gemellaggio da parte americana. “Le città di Napa, in California, e Montalcino, in Italia - si legge in un nota stampa - sono orgogliose di annunciare formalmente una partnership a lungo termine tra le due comunità. La collaborazione rafforzerà il dialogo tra i cittadini di Napa e Montalcino per promuovere la cooperazione e lo scambio. Questa partnership favorirà le relazioni tra le due città, i loro governi e le persone, promuovendo la ricerca sulle tradizioni locali e gli scambi tra le scuole, così come attraverso la pianificazione dello sviluppo di attività culturali e lo scambio di buone pratiche”. |
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Accolgono le loro colonie nei boschi, parchi e giardini che circondano le tenute, offrendo alle api protezione dai fattori climatici e ambientali che ne mettono a rischio salute e sopravvivenza, e onorando così l’impegno assunto all’unanimità nel 2014 sottoscrivendo all’Unesco a Parigi un Manifesto per tutelare l’ambiente e preservare e trasmettere le peculiarità del territorio. Sono 89 le dimore nel mondo “regine” dell’hôtellerie, che ospitano le “sentinelle della biodiversità” tra i Relais & Châteaux, di cui sette in Italia. |
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Food for Soul, il progetto sociale messo in piedi dallo chef tre stelle Michelin dell’Osteria Francescana di Modena Massimo Bottura, che consiste in una rete di refettori in diverse città del mondo (in Italia a Milano, Modena, Bologna e Napoli, ma anche a Londra, Parigi, Montreal, New York, San Francisco, Merida e Rio de Janeiro), nei quartieri più poveri e bisognosi, non solo per dare cibo ogni giorno a chi ne ha bisogno, ma anche per portare avanti una riqualificazione dei quartieri poveri, per costruire cultura attraverso la trasformazione di persone, luoghi e cibo, per aprire nuove opportunità di mobilità sociale e incoraggiare un sistema alimentare salutare ed equo, ha un nuovo partner: San Pellegrino. Che concentrerà i propri sforzi e le proprie risorse sulle attività formative, promuovendo una cultura alimentare responsabile, attenta a contenere gli sprechi alimentari. |
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Posizionare le bollicine aromatiche piemontesi nella mixology, ecco l’ultimo progetto firmato dal Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti. Un connubio che va alla conquista del mondo dei cocktail, con cui i due vini si preparano all’estate 2021, svelando il loro volto più contemporaneo e dinamico. Giacomo Pondini: “Vogliamo sdoganare uno spumante nato a metà Ottocento”. Nel cocktail dell’estate, dedicato dal bartender Giorgio Facchinetti a WineNews, Asti Spumante, pompelmo rosa, basilico e pepe di Sichuan. |
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