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N. 4.050 - ore 17:00 - Mercoledì 18 Settembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un incremento del raccolto dell’8% sul 2023, definita come un’annata “disastrosa”, nonostante il maltempo e la siccità che continuano a pesare sul “Vigneto Italia”: sono le prime stime della vendemmia 2024 secondo un’indagine Coldiretti e Centro Studi Divulga, che parla di una produzione di vino tra i 41 e 42 milioni di ettolitri, ben al di sotto della media degli ultimi anni. Un’analisi (in approfondimento) presentata in vista del G7 Agricoltura all’isola di Ortigia (21-29 settembre) per una vendemmia che - scrive Coldiretti - è ormai entrata nel vivo e continua a vedere l’Italia spaccata in due: influenzata al Nord dal maltempo, al Sud dalla siccità. | |
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| | Certificazione biologica e biodinamica, riduzione dell’impronta di carbonio, alto valore ambientale e imballaggi minimi/riciclati: sono le cinque pratiche che le cantine possono mettere in atto con la certezza che siano apprezzate dai consumatori e consentano l’aumento del valore (e dei prezzi) del vino. Lo dice lo studio della società di consulenza inglese Wine Lister, specializzata in fine wines, intitolato “Un settore che diventa verde”. I risultati sono basati su un sondaggio online condotto su 48 attori-chiave del settore, che insieme rappresentano ben oltre un terzo dei ricavi globali del vino pregiato. Le crescenti preoccupazioni ambientali hanno portato ad una maggiore domanda da parte dei consumatori di prodotti eco-compatibili, con le industrie di tutto il mondo che sentono la pressione per ridurre il loro impatto ecologico. Di conseguenza, la sostenibilità è stata spinta in prima linea nelle strategie aziendali, con le aziende vinicole che non fanno eccezione a questa tendenza. I produttori di tutto il mondo hanno compiuto sforzi crescenti per limitare la loro impronta di carbonio e implementare l’agricoltura rigenerativa, dalla riduzione del peso delle bottiglie all’interruzione dell’uso di sostanze chimiche in vigna. Questa tendenza sta diventando sempre più diffusa, con il solo mercato del vino biologico che dovrebbe aumentare del 10,5% (tasso di crescita annuo composto) a livello globale tra il 2024 e il 2030. I risultati del sondaggio di Wine Lister, tra le altre cose, illustrano un chiaro allineamento tra le priorità commerciali e dei consumatori, con pratiche chiave che emergono come le più importanti per entrambi. Inoltre, oltre il 95% degli intervistati ritiene che un aumento dei prezzi potrebbe essere influenzato dall’adozione di pratiche eco-compatibili, il che suggerisce una correlazione positiva tra sforzi di sostenibilità e valore percepito. Una percezione confermata da un sondaggio su 528 consumatori italiani condotto dal “Journal of Agriculture and Food Research” tra dicembre 2022 e febbraio 2023, in cui la maggior parte del campione (38%) ha dichiarato di essere disposto a pagare un sovrapprezzo compreso tra 1 e 3 euro per una bottiglia di vino prodotto con pratiche ecosostenibili, ed il 20% un sovrapprezzo di oltre 5 euro a bottiglia. | |
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| | La “Michelin Star Revelation” della guida Michelin Italia, secondo rumors WineNews, dall’edizione 2025, con la presentazione a novembre 2024, sarà a Modena, tra le capitali della “Food Valley Emiliana” (e sede della tristellata Osteria Francescana di Bottura). Sarebbe, il condizionale è d’obbligo in attesa di ufficialità, un ritorno in Emilia Romagna, per la Michelin (dopo diversi anni a Parma), che, per policy, deve cambiare la “Destination Partner” dopo qualche anno. E dopo l’ultimo ciclo che, dal 2021 ad oggi, ha visto la Franciacorta come “casa” della “Guida rossa”. Che, comunque, da quanto si apprende, vedrà il Consorzio ancora sponsor del “Sommelier of the Year Awards” (appannaggio, prima del Franciacorta, del Consorzio del Brunello di Montalcino, che, poi, non ha rinnovato il sodalizio, ndr), oltre che “Sparkling Wine Partner” ufficiale (come in Usa). | |
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| | | Tra scavi e scoperte, a Pompei si continuerà a coltivare la vite come avviene da secoli: da quanto apprende WineNews, a prendersi cura dei vigneti del Parco Archeologico più visitato al mondo, sarà Feudi di San Gregorio, gruppo vinicolo di riferimento della Campania, “custode” della storia del vino della regione, con il cuore in Irpinia, con Feudi di San Gregorio (dove dimorano i “patriarchi” della vite, patrimonio di grandissimo valore per la viticoltura mondiale), ma al quale fanno capo anche Galardi nel casertano, Basilisco nel Vulture, Campo alle Comete a Bolgheri, e Sirch nei Colli Orientali del Friuli, e che ha messo radici anche ad Ischia (come abbiamo anticipato, nei giorni scorsi). Ripartirà, infatti, con la nuova partnership tra il Parco italiano e il gruppo guidato da Antonio Capaldo, il progetto vitivinicolo dell’Azienda Agricola Pompei, affascinante e di grande spessore, tra agricoltura e cultura, con l’ufficialità prevista a giorni, e con il sogno di far rinascere il “vino pompeiano”, come ci aveva spiegato, nel suo lancio, in passato, Paolo Mighetto, direttore dei lavori della gestione del verde del Parco Archeologico. “Super entusiasti, è vero che ci è stata data l’aggiudicazione, ma anche che c’è molto lavoro da fare per definire tutti i passi del progetto ed arrivare a lanciarlo” dice, a WineNews, Antonio Capaldo. | |
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| | | Da Massimo Bottura a Norbert Niederkofler, da Filippo La Mantia ad Alessandro Circiello ed Enrico Derflingher: ci saranno anche i grandi chef del Belpaese al G7 Agricoltura di Siracusa (21-28 settembre, in contemporanea a Terra Madre Salone del Gusto di Slow Food, a Torino). Ad annunciarlo lo stesso Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sottolineando come, tra il G7 e “Divinazione Expo 24” (dove ci sarà anche il vino, con Vinitaly, ma non solo), si parlerà di agricoltura, ma anche di cibo e sport, e non solo (in approfondimento). | |
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| | Nel 2024 lo spreco di prodotti alimentari in Italia cresce del 45,6%: ogni settimana finiscono nel bidone della spazzatura ben 683,3 grammi di cibo pro capite (rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto 2023). Nella “top 5” dei cibi più sprecati troviamo la frutta fresca (27,1 grammi), le verdure (24,6 grammi), il pane fresco (24,1 grammi), le insalate (22,3 grammi), e cipolle/aglio/tuberi (20 grammi), vale a dire i prodotti-principe della Dieta Mediterranea. Lo dice il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, “Lo spreco alimentare nei Paesi del G7: dall’analisi all’azione”, curato dall’Osservatorio Waste Watcher International, diretto da Andrea Segrè,Campagna Spreco Zero e dall’Università di Bologna insieme a Ipsos | |
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| | | Il percorso del vino pilastro di un gruppo articolato e grandissimo, Caviro, antesignano del vino in brick (già dal 1983) e simbolo del bere quotidiano di milioni di famiglie italiane. Che nasce da vigne curate da famiglie che raccolgono a mano o con grandi vendemmiatrici meccaniche, e da una rete di cantine dove la tecnologia è avanzatissima. Come raccontano gli stessi viticoltori, ed i vertici del gruppo che mette insieme 37.500 ettari di vigneto in 7 Regioni italiane, gestiti da 11.000 soci. | |
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