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N. 4.333 - ore 17:00 - Venerdì 24 Ottobre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Da Gaja a San Michele Appiano, da Terlano a Tedeschi, da Bussola a San Guido, da Poggio al Tesoro ad Ornellaia, da Giodo a Poggio di Sotto, da Il Marroneto a Le Macioche, da Pieve Santa Restituta a Masseto, da Sette Ponti a Trinoro, da Antinori a Duemani, da Frescobaldi ad Argiolas: ecco alcune delle cantine che firmano le “Stelle Polari”, riferimenti del vino italiano della “Guida Oro I Vini di Veronelli” 2026 del Seminario Permanente Luigi Veronelli, dedicato alla memoria di un gigante della cultura enogastronomica (Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello i curatori), che ha assegnato 468 “Tre Stelle Oro”. | |
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| | In Italia c’è un problema, cronico, che persiste per vari motivi, ed è legato alla mancanza di manodopera in agricoltura, soprattutto quella qualificata. Che emerge spesso, e soprattutto durante le operazioni di raccolta più intense, come la vendemmia. Ma la questione è ampia e tocca tanti aspetti: dalla retribuzione alla burocrazia, dalle liste di attesa all’appalto dei servizi, dagli infortuni alla piaga del caporalato, dai meccanismi di accesso in Italia per gli stranieri, alla perdita di appeal tra gli italiani. Un tema complesso e ricco di sfaccettature. Sull’argomento è intervenuta più volte Confagricoltura, tanto che, nei giorni scorsi, dopo l’incontro a Palazzo Chigi, a Roma, sulla Legge di Bilancio, il dg Roberto Caponi ha illustrato le priorità del mondo agricolo in questa fase particolarmente complessa per il comparto, includendo anche la manodopera. E su cui, intervistato da WineNews, ha fatto una panoramica ad ampio raggio. “La stima - dici Caponi - è che mancano 80.000/100.000 lavoratori in agricoltura. Le criticità, sullo scorso anno, sono rimaste invariate, anche per la vendemmia, e le aziende ce l’hanno fatta con i propri dipendenti, con i lavoratori arrivati dal flusso d’ingresso o dall’appalto dei servizi, e chi ha potuto ha meccanizzato il lavoro. Quello che servirebbe, però, è che la legge dell’appalto dei servizi, che è già attiva - spiega ancora Caponi - si integrasse, come era previsto, di un albo da pubblicare nel sito dell’Inps in cui si individuano le imprese autorizzate a fare i servizi. Sarebbe una garanzia di un sistema che esporrebbe a meno rischi le aziende agricole, tanto che prevedeva anche una fidejussione assicurativa. Un incontro al Ministero c’è stato, ma per adesso siamo fermi”. Ma in generale, tra Decreto flussi, click day, e così via, sono tanti gli strumenti migliorabili per agevolare l’ingresso in Italia di manodopera straniera, nell'interesse delle parti. Tra cui, spiega Caponi (intervista completa in approfondimento) investire sulla “possibilità di formare i lavoratori in loco e, una volta formati, farli venire in Italia anche al di fuori del Decreto flussi. Qualche risultato già si è visto. Partiremo anche come Confagricoltura con progetti in Tunisia e Uzbekistan, rivolti a professionalità più elevate, penso a trattoristi e conduttori di mezzi meccanici”.
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| | Ci sono i “Grandi Vini”, ovvero “quelle etichette leggendarie che hanno definito lo stile italiano nel mondo”; ma anche i “Vini Innovativi”, quelli che “una volta versati nel calice, sanno stupire”, che raccontano “scelte coraggiose, pensate per chi vuole scoprire dove sta andando il vino italiano”; ancora, ci sono i “Vini di Territorio”, quelli capaci più di altri di “raccontare la loro terra senza filtri”, e, toccando un tema più attuale che mai, i “Vini Valore/Prezzo”, quelli capaci di esprimere grande qualità a prezzi accessibili. A selezionare le “Top 100” per ogni categoria, è la “Guida Vitae” 2026 dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais), guidata da Sandro Camilli, la più grande associazione della sommellerie del Belpaese, con oltre 46.000 soci iscritti e 147 delegazioni regionali, che la presenterà il 15 novembre, alla Stazione Leopolda, a Firenze. | |
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| | | Da “Collio Evolution” a Cormòns, primo evento della denominazione voluto dal Consorzio per raccontare i grandi vini bianchi friulani (con il “Premio Collio”, che tra i premiati, per il “miglior storytelling digitale”, vede anche WineNews, ndr; 25-27 ottobre), alla prestigiosa asta benefica “Barolo en Primeur” dal Castello di Grinzane Cavour nelle Langhe (oggi); dagli “Incontri Rotaliani” tra Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige (25-26 ottobre), al “Fine Wine Tourism Marketplace Italy” a Riva del Garda, primo Salone in Italia dedicato unicamente all’enoturismo, organizzato da Italia e Spagna (28-29 ottobre); da “I Migliori 100 Vini e Vignaioli d’Italia 2026”, la guida del “Corriere della Sera” curata da Luciano Ferraro, vice direttore del quotidiano, e dal wine critic James Suckling, a “Il Chianti Classico a Milano”, firmato da Consorzio del Gallo Nero, entrambi a Milano (27 ottobre); da “Buonissima” con tanti grandi chef, e grandi vini, a Torino, al “Food & Book” a Montecatini Terme (fino al 26 ottobre); da “Essere Vignaioli. Storie di vigne e di vini” dei Vignaioli Indipendenti nei locali “Punti di Affezione” Fivi (fino al 26 ottobre), alla “Camminata tra gli ulivi” delle Città dell’Olio in tutta Italia (26 ottobre): sono tantissimi gli eventi nell’agenda WineNews. | |
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| | | Da sempre le bollicine francesi - oggi festeggiate dagli appassionati di tutto il mondo per lo “Champagne Day” - sanno raccontarsi attraverso collaborazioni d’eccellenza con nomi di fama internazionale. E dopo Lady Gaga con Dom Pérignon, Mika con Nicolas Feuillatte e Pharrell Williams con Moët & Chandon, a salire sul “palco” è Max Richter, compositore e pianista britannico, che con Julie Cavil, Chef de Caves di Krug, firma “Every Note Counts”, una triade di cuvée e di sinfonie, perchè nello Champagne, come nella musica, “ogni nota conta”. | |
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| | La pasta è molto più di un alimento: è un emblema dell’identità italiana, un ponte tra generazioni, un racconto del territorio e una bandiera culturale riconosciuta nel mondo. Secondo una recente indagine AstraRicerche per i pastai di Unione Italiana Food, la pasta è tra i primi cinque motivi di orgoglio nazionale (45%), insieme a monumenti (84,9%), arte (75,8%), paesaggi naturali (73,6%) e letteratura (69,2%), superando persino musica (39,6%), opera lirica (34,6%) e sport (27,3%). Tanto che, per il 69% degli italiani, dire Italia significa pensare alla pasta, prima ancora di pizza (64,2%), vino (27,4%) e salumi e formaggi (18,4%). Sentiment che arriva alla viglia del “World Pasta Day”, il 25 ottobre, con l’Italia leader per produzione (4,2 milioni di tonnellate nel 2024), export (2,4 milioni di tonnellate) e consumo procapite (23,3 chili all’anno). | |
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| | | A WineNews, Roberto Giacobbo, autore e divulgatore scientifico, ora anche produttore con la cantina Terre di Maria (insieme alla figlia Giovanna e al suo fidanzato Cataldo Faretra) in cui nasce la linea di vini Neolitico e il primitivo Torreclava: “raccogliamo chicco a chicco con tecnologie avanzate che staccano l’acino senza traumatizzare la pianta. Per ottenere un vino di altri tempi ci vuole una tecnologia moderna”. Il legame tra cultura e vino? Retaggio atavico e legato alla socialità: “il vino, se conviviale, aiuta il rapporto tra gli uomini, o altrimenti è tristezza”. | |
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