Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.184 - ore 17:00 - Mercoledì 23 Giugno 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Sotto l’ombrellone, in spiaggia. Oppure tra le vigne, o meglio ancora in uno dei vigneti più iconici della Franciacorta, il Vigneto Pusterla di Monte Rossa, cantina storica del territorio guidata da Emanuele Rabotti, dove è visitabile “La Plage”, la grande installazione di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale, che ha realizzato una distesa di centinaia di coloratissimi ombrelloni da spiaggia piantati tra i filari della vigna urbana più grande d’Europa. Ombrelloni che saranno chiusi, legati con grandi nastri colorati: simbolo di energia e gioia infantile, nell’attesa di una nuova stagione.
|
|
|
|
|
La pandemia non ha fermato le aste enoiche della “International Wine Auction”, la casa controllata da iDealwine, leader delle vendite all’incanto in Europa, che, nel 2020, è stata capace di organizzare 41 aste, con 175.000 bottiglie aggiudicate, per un valore di 23,4 milioni di euro ed una crescita del +9,5% sul 2019, che diventa +163% negli ultimi 5 anni. Sotto il martello, la bottiglia più preziosa del 2020 è stata un Musigny Grand Cru 2001 di Domaine Leroy, battuta a 17.499 euro, mentre il prezzo medio per bottiglia si è assestato a 132 euro (+4% sul 2019). Le bottiglie dei fine wine italiani rappresentano il 47% di tutti i vini non francesi battuti all’asta, e la bottiglia più ambita è stata quella di un Barolo Collina Rionda 1989 di Bruno Giacosa, aggiudicata a 3.193 euro, mentre una dell’annata 1971 è stata la seconda aggiudicazione italiana del 2020. In terza posizione il Barolo Riserva Monfortino 1982 di Giacomo Conterno, a 1.596 euro. Non è da meno la Toscana, che piazza al quarto posto una 1990 di Brunello di Montalcino di Case Basse - Gianfranco Soldera, battuta a 1.351 euro, con la 2001 di Masseto a 992 euro, senza dimenticare gli ottimi risultati raggiunti dal Sassicaia di Tenuta San Guido, da firme del Brunello di Montalcino come Tenuta Greppo (Biondi Santi) e La Cerbaiona, e da Montevertine. E poi, la Valpolicella, dove spicca una magnum di Amarone di Giuseppe Quintarelli del 2007 assegnata a 921 euro, ma anche la Sicilia e ovviamente l’Etna, con due nomi su tutti: Frank Cornelissen ed Arianna Occhipinti. In vetta alla classifica dei produttori che hanno raccolto di più, in termini di valori, c’è Giuseppe Rinaldi, con 59.000 euro e 209 bottiglie in asta, seguito da Tenuta San Guido (50.233 euro), Angelo Gaja (42.775 euro), Bartolo Mascarello (35.847 euro), Giacomo Conterno (28.600 euro), Cappellano (24.593 euro), Bruno Giacosa (20.155 euro), Roagna (18.574 euro), Tenuta dell’Ornellaia (14.236 euro) e via via tutte le altre. Se, invece delle singole bottiglie, guardiamo ai lotti che hanno toccato le aggiudicazioni più alte, sul podio ci sono le 12 bottiglie di Barolo Brunate 2015 di Giuseppe Rinaldi (3.242 euro), la bottiglia di Barolo Collina Rionda 1989 di Bruno Giacosa (3.193 euro) e le 12 bottiglie di Sassicaia di Tenuta San Guido (3.095 euro). |
|
|
|
|
Mariano Murru, della cantina sarda Argiolas, Nicolò D’Afflitto, del gruppo Frescobaldi, Roberto Cipresso, di Wine Circus, ed ancora Vincenzo Mercurio, un decano come Franco Bernabei, il più giovane Matteo Bernabei e Nicola Blasi, il più giovane in assoluto del lotto, produttore in proprio del suo Vin de la Neu, da varietà resistente Johanniter a Còredo, nel cuore della Valle di Non in Trentino, e tra i massimi esperti di vitigni Piwi e resistenti: ecco i 7 enologi che hanno vinto il premio “Enologo Cult 2021”, assegnato a Merano a “Naturae et Purae”, anteprima del “Merano Wine Festival” di Helmuth Köcher (in calendario dal 5 al 9 ottobre 2021). Appuntamento “che ha permesso di arricchirci di contenuti utili ai nuovi progetti che elaboreremo nei prossimi mesi e da presentare a novembre a Merano”, ha aggiunto Helmuth Köcher. |
|
|
|
|
|
Dai vigneti e i tartufi del Monferrato, alle verdi colline del Brunello di Montalcino. E poi i luoghi dell’Amarone, i territori dei vini della Sicilia. Il vino è tra i protagonisti assoluti del viaggio, rigorosamente “slow”, tra città d’arte, piccoli borghi, colline, laghi e monti, da vivere a bordo di carrozze vintage per scoprire l’Italia della bellezza e dei grandi “terroir” del vino nazionale. Tutto questo è “Il Treno della dolce vita”, il progetto del “Nuovo Orient Express” nato dall’idea della società Arsenale insieme al gruppo Ferrovie dello Stato. Basterà scegliere il “Treno delle Alpi lungo le vie dell’Amarone” che unisce Milano e Cortina, oppure il “Treno del Tartufo e del vino” dal capoluogo lombardo fino a Portofino, passando ovviamente per le Langhe. Il treno “costeggerà” poi i vigneti di Brunello di Montalcino con l’itinerario “Borghi della Val d’Orcia e la Maremma Toscana”. Ed ancora, “La via Transiberiana e i sassi di Matera”, con una tratta che attraverserà Abruzzo, Molise, Puglia e Campania. Scendendo nel Mezzogiorno, il treno esplorerà “Il Triangolo di Trapani”, ma anche la “Sicilia da bere”, tra degustazioni e cantine, ed in particolare griffe come Planeta, Donnafugata, Benanti e Principi di Butera (del gruppo Zonin1821, ndr), tra gli altri. Un bel mondo per scoprire o tornare ad ammirare il bello ed il buono d’Italia. |
|
|
|
|
|
Una delle griffe di Sardegna, Siddùra, guidata da Massimo Ruggero, come Cantina dell’Anno - Gran Vinitaly 2021, e l’Abruzzo Dop Pecorino 2020 di Cantina Tollo, con 96 punti, come miglior vino Italiano : ecco i premi più importanti di “5StarWines - The Book 2022”, il libro-guida firmato da Vinitaly, che ha selezionato i migliori vini del Belpaese. Tra gli altri premi di categoria, il miglior vino rosso arriva dalle Langhe, ed è il Barolo Sarmassa 2016 della storica Marchesi di Barolo. |
|
|
|
|
Una app studiata dai tartufai nell’interesse degli stessi tartufai, contro la concorrenza sleale dei tartufi esteri spacciati come italiani, e nell’interesse dei consumatori che così avranno la possibilità di acquistare dai cavatori un tartufo autenticamente “made in Italy”, con tanto di certificazione blockchain. È “Truffle-Market”, messa a punto dall’Associazione Tartufai Italiani, e dal tartufaio con laurea in informatica Enad Germani, figlio del presidente dell’Associazione, Riccardo Germani. Su “Truffle Market”, il prodotto è mostrato al potenziale cliente con una foto e con la descrizione delle sue caratteristiche, ovvero il nome del cavatore che l’ha estratto, la località e la data dell’estrazione, il peso e la specie. Un click per l’acquisto e in 48 ore il pregiato tubero arriverà a casa, con un certificato di provenienza emesso dal cavatore. |
|
|
|
|
|
“Il made in Italy è cresciuto all’export anche nel 2020, il vino italiano ha retto meglio del commercio mondiale, e questo fa bene sperare. Gli eventi in presenza fondamentali, il digitale però, da necessità, diventerà opportunità per estendere il lavoro delle fiere nel tempo e nello spazio. Oggi ripartiamo con il vino e con Vinitaly a Verona, poi andremo in Cina, in Brasile, guardando a fine ottobre con Vinitaly Special edition”. |
|
|
|
|