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N. 4.228 - ore 17:00 - Mercoledì 28 Maggio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Mentre l’agricoltura europea attende con qualche apprensione che la Commissione Ue si pronunci in maniera ufficiale sul prossimo bilancio comunitario, sperando che la Pac (Politica Agricola Comunitaria) non confluisca in un fondo unico che cambierebbe di molto le carte in tavola, c’è chi lavora per introdurre un “prezzo consigliato” per i vini a denominazione di origine, se non un vero e proprio “prezzo minimo”, apprende WineNews da fonti di Bruxelles. Un percorso che è solo agli inizi, ma di cui si comincia a discutere, in ogni caso, con la proposta che arriverebbe, in particolare dall’interprofessione francese (in approfondimento). | |
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| | Una partenza con il freno a mano tirato. Primo trimestre (gennaio-marzo) 2025 in affanno nel canale off-trade italiano per il vino, che somma vendite complessive per 732,2 milioni di euro (-1,5% in valore) e un quantitativo di 1,8 milioni di ettolitri (-3,9%) per un prezzo al litro in rialzo e che tocca i 4 euro (+2,5%). Gli spumanti, confermando la tendenza da tempo in atto, registrano performance migliori dei vini fermi e una certa tenuta in termini di valori ma il settore, a livello generale, mostra segni di fatica. Dopo un 2024 chiuso all’insegna della stagnazione, il Report Wine Monitor by Nomisma, realizzato sulla base di dati NielsenIQ, conferma per il primo trimestre 2025 le difficoltà che il mercato del vino sta vivendo nel canale off-trade italiano e quindi per quanto riguarda iper, super, “superette” (libero servizio piccolo), discount, e-commerce e cash & carry. Il totale vendite dei fermi & frizzanti parla di 564,72 milioni di euro a valore (-2,1%) e di 1,56 milioni di ettolitri (-4,3%) con un prezzo al litro arrivato a 3,6 euro (+2,3%) nel primo trimestre 2025. In calo tutti i canali di vendita, dagli iper, super e lsp (-2%), che rappresentano la parte più sostanziosa (valgono 425,7 milioni di euro), ai discount (-1,1%), e-commerce (-1,7%) e cash&carry con un “tonfo” del -9,6%. In “rosso” anche i dati quantitativi (-4,5% per iper, super e lsp). Le vendite degli spumanti dell’off trade (gennaio-marzo 2025) hanno generato 167,4 milioni di euro e restano in territorio positivo (+0,5%) ma i volumi scendono a 244,9 (-1,2%) per un prezzo medio a 6,84 euro (+1,7%). Qui la categoria iper, super e lsp mostra una crescita (+2,4%, vale 129,2 milioni di euro) ma è in leggera flessione (-1%) per i volumi. Giù il canale discount in valore (-2,7% anche se tiene nei volumi a -0,4%) così come l’e-commerce (con un pesante -15,3%) e il cash&carry (-7%) con quest’ultimi due in calo nei quantitativi rispettivamente del 5,6% e 2,9%. Secondo il report di Nomisma Wine Monitor, “nonostante l’inflazione sembri ormai stabilizzarsi su incrementi più contenuti rispetto al recente passato, il quadro delineato evidenzia consumi ancora in affanno, con vendite complessive in flessione sia a valore sia a volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una contrazione che appare trasversale ai diversi canali di vendita”. | |
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| | I numeri danno tutti ragione all’e-commerce, che al momento non conosce battute di arresto e continua a crescere in Italia anche nel 2025, dove finora è valso 40,1 miliardi di euro, +6 rispetto al 2024. E a registrare un incremento superiore alla media (con tasso di crescita del 7% per un valore di 4,9 miliardi di euro) è il settore Food & Grocery, trainato dai suoi tre segmenti: il Food Delivery (il cibo a domicilio che da solo vale il 46% dell’alimentare online), il Grocery Alimentare (ovvero la spesa online da supermercato, forte delle oltre 60 iniziative attive in Italia) e l’Enogastronomia (i cibi e le bevande di nicchia, che impattano del 20% sull’export con una crescita del +3% rispetto all’anno scorso). Ecco alcuni dei dati pubblicati dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano. | |
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| | | All’appello mancano ancora pochi big, come Margaux e Petrus, e qualche altra decina di Chateaux di diverse fasce di prezzo, ma anche con gli ultimi rilasci, salvo rarissime eccezioni, la campagna “en primeur” della vendemmia 2024 continua come era iniziata, con forti ribassi dei prezzi sul 2023, a sua volta in netto calo sulla 2022, e con molti Chateaux che tornano ai prezzi di 10 anni fa. Mentre iniziano ad arrivare anche le valutazioni della critica internazionale, dal cui incrocio emergono, come migliori in assoluto, Latour, Montrose, Haut Brion Blanch, Lafite Rothschild e Ducru-Beaucaillou. Emerge dalle diverse analisi del “Liv-Ex” e di “Wine Lister”, “lette” da WineNews. A comunicare ribassi di prezzo importanti, anche fino al -40%, e tornando spesso ai livelli del 2014, sono stati nomi importanti come Haut-Brion (ad eccezione dell'Haut-Brion Blanc, in linea con il 2023), Ausone, Palmer, Pavie, Figeac, Leoville Las Cases e Troplong-Mondot, tra gli altri (le quotazioni in approfondimento). Mentre, come detto, Latour è giudicato il miglior Bordeaux 2024 (ma con quasi tutti i top con punteggi più bassi del 2023), secondo l'incrocio dei giudizi di firme come Antonio Galloni e Neal Martin per “Vinous, Bettane+Desseauve, JancisRobinson.com, e Ella Lister de “Le Figaro Vin”. | |
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| | | Una celebrazione del grande vino italiano, passando per un’eccellenza unica tricolore come la grappa, eleggendo campioni e simboli di quella cultura vera e propria (da Gaja a Tenuta San Guido, da Ferrari ad Argiolas, da Elena Walch a Feudi di San Gregorio, a Nonino, e tutti gli altri nomi in approfondimento), quella enogastronomica, già celebrata nei 44 Forum sulla Cultura del Vino, di cui l’ultimo a Marzo 2025, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sono gli “Oscar del Vino” di Bibenda, by Fondazione Italiana Sommelier (Fis) di Franco Ricci. | |
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| | Simbolo di convivialità e comfort food, l’hamburger, simbolo della cucina americana, ha conquistato anche l’Italia della Dieta Mediterranea, con la sua versatilità: dal classico cheeseburger al doppio bacon, passando per versioni con uovo, avocado o completamente vegetariane, gli italiani dimostrano di avere gusti sempre più raffinati e curiosi. A dirlo in numeri della piattaforma JustEat, in occasione del 28 maggio, l’Hamburger Day, una giornata interamente dedicata a uno dei piatti più amati al mondo, ormai diventato un’icona anche sulle tavole italiane. Nel solo 2025, ad oggi sono già stati ordinati 60.000 chili di hamburger, che si sommano ai 173.000 chili del 2024. “Quando si parla di hamburger - fa notare Just Eat - il cheeseburger è il re indiscusso: è infatti la variante più ordinata dagli italiani, sempre una garanzia di gusto”. | |
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| | | A WineNews, Monsignor Vittorio Gepponi della Diocesi di Arezzo, ci accompagna in un viaggio nella simbologia cristiana della vite e del vino. “Vino e pane sono gli elementi naturali scelti da Gesù stesso come suo corpo e suo sangue e, quindi, sua presenza. Anche per questo il vino nel Cristianesimo ha potuto superare tutte le accezioni negative che si portava dietro”. Con il vino che è anche simbolo della salvezza, e dell’alleanza eterna tra Dio e l’umanità. | |
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