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N. 4.025 - ore 17:00 - Martedì 13 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il Lugana, storica denominazione bianchista italiana “con vista” sullo splendido scenario del Lago di Garda, che negli ultimi anni ha registrato una crescita significativa nella produzione, nelle vendite e nel posizionamento delle sue bottiglie, è tra i 7 territori del vino emergenti del mondo, secondo la rivista Usa “Wine Enthusiast”, che lo mette sul podio insieme a Creta, al New Jersey e a Texas Hill Country (negli Usa), a Uco Valley (in Argentina), all’Uruguay e all’Armenia. Tutte regioni vinicole che stanno vivendo un profonda trasformazione, e destinate a diventare “mainstream”, sia per le loro grandi bottiglie, sia come meta di turismo enogastronomico. | |
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| | Il mercato del vino deve tenere conto di varie dinamiche, soprattutto in questo determinato momento storico, dove tra le principali preoccupazioni rientrano fattori prioritari come l’instabilità dei prezzi, l’eccesso di offerta e il calo della domanda. Senza dimenticare il cambiamento dei consumi che sta portando a delle variazioni delle tipologie di prodotti che vengono venduti. Una sfida non da poco per i “player” del vino e che li “invita” a non subire in modo passivo il mercato, ma, piuttosto, ad essere sempre più propositivi tracciando inedite strade e inserendosi in contesti che, magari, in passato erano meno battuti. Non mancano, infatti, gli esempi di commercianti di tutto il mondo, nell’Unione Europea, dall’Uk all’Italia, come negli Stati Uniti e non solo, che stanno affrontando con successo la sfida trovando nuove vie per il mercato. Lo dimostra un recente studio condotto tra i membri di Liv-Ex, l’indice di riferimento del mercato secondario dei fine wines. Con l’accesso a oltre 70 milioni di sterline di offerte in diretta sull’exchange di Liv-Ex, i commercianti stanno ampliando la loro offerta e sono in grado di offrire ai loro clienti una maggiore scelta; utilizzano, inoltre, il Liv-Ex per listare (o “pubblicare”) automaticamente centinaia di vini in vendita sull’exchange, risparmiando tempo e risorse amministrative, così che il loro personale possa dedicare più tempo ai clienti. Tra gli esempi citati, uno di particolare successo riguarda “Wine Empire”, negli Stati Uniti. Fondato otto anni fa da Gianluca e Ana Paula Queiroli nella periferia di Boston, quella che era nata come una tradizionale enoteca “fisica” è diventata un punto di riferimento per la commercializzazione di vini pregiati, con una forte presenza online, al servizio di clienti a livello locale, nazionale ed internazionale. Partendo da 1.000 vini è riuscita ad avere una “cantina virtuale” di 23.000 etichette grazie al Liv-Ex. Ma è solo uno degli esempi presi come modello (e che toccano anche le imprese italiane come dimostra il caso di Investireinvino.it) in un mercato sempre più sensibile a nuove soluzioni che possono dare certamente un aiuto, in termini di tempo, semplificazione, conoscenza, vicinanza al cliente, in un periodo complesso e dove anche la tecnologia può fornire un “assist” importante (in approfondimento). | |
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| | C’è un nuovo obiettivo nel mirino della criminalità organizzata: i terreni agricoli oggetto del Green Deal. Lo ha rivelato Enzo Serata, direttore Uif, l’ente anti-riciclaggio della Banca d’Italia: “gli interessi riguardano le energie rinnovabili, sia nelle fasi connesse all’acquisto delle aree da destinare agli impianti fotovoltaici, sia nelle attività di progettazione, costruzione e installazione degli stessi”. A destare l’allerta, sono le Segnalazioni per operazioni sospette (Sos) che evidenziano una certa dinamica: negli acquisti di terreni agricoli emergono elevate provvigioni a favore di agenti immobiliari legati a nominativi indagati per criminalità organizzata. L’apprensione è legata anche al fatto che la maggior parte dei progetti europei sono al Sud, area storicamente controllata dalle mafie. | |
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| | | La sostenibilità come stella polare (con una produzione bio per oltre il 90% di aziende); l’accoglienza in cantina come pratica universale (con il 100% delle aziende attrezzato per accogliere visitatori); la propensione all’export come strada maestra (l’Italia assorbe il 35% dei consumi, mentre a trainare le esportazioni sono Svizzera, Germania, Usa e Benelux, con Canada, Uk e Giappone che sono, invece, i mercati su cui puntare in futuro); il Sangiovese come pilastro della base ampelografica, che copre il 61% di vigneti, mentre l’11% è Vermentino, e il resto vitigni internazionali, principalmente Merlot, e autoctoni alla ribalta come il Ciliegiolo. Sono i quattro “punti cardinali” del Consorzio Vini Montecucco, denominazione che confina con Montalcino e la Maremma, e che guarda al Mar Tirreno e al Monte Amiata. E che ha sondato lo stato dell’arte delle aziende nei suoi sei Comuni, che, da sole, coprono una superficie vitata di 300 ettari, di cui 276 potenzialmente rivendicabili a Montecucco Doc (tra Rosso, tipologia fresca e giovane che riscuote successo tra le nuove generazioni, e Vermentino), mentre sono 197,42 gli ettari potenzialmente atti alla produzione di Montecucco Docg. E che pensa anche ad allargare il territorio alle aree montane, per far “salire” i vigneti in risposta al cambiamento climatico. | |
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| | | Nel Mar Baltico, in Svezia, ha fatto il giro del mondo la scoperta del fotografo subacqueo Tomasz Stachura di un carico di 100 bottiglie, tra cui Champagne, naufragate da un veliero probabilmente diretto alla corte russa. L’indizio sull’epoca del naufragio, in attesa del loro recupero, arriva dalle bottiglie di acqua minerale a marchio Selters, che esisteva a quei tempi, e grazie alle quali gli storici parlano del 1850-1867. Le bollicine sembrano siano Louis Roederer, che, nel 1876, creerà la cuvée Cristal per lo Zar Alessandro II. | |
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| | Tempo di vendemmia anche in un altro grande territorio del vino mondiale, la Napa Valley, gioiello enoico degli Stati Uniti. Qui la vendemmia è iniziata con le uve di Chardonnay e Pinot Nero (destinate allo spumante) e di Sauvignon Blanc (vino bianco frizzante) e, a differenza di altre zone, si parla di una vendemmia nella media, come tempi, e che non manca di regalare note di fiducia. Riguardo al clima, se è vero che il caldo l’ha fatta da padrone nel mese di luglio, un inverno piovoso ha fornito un prezioso assist alle viti per resistere alle alte temperature. Attualmente le rese sono inferiori del previsto, ma la maturità è costante e il ritmo è quello giusto. Rimane però la preoccupazione per il caldo durante la vendemmia, ma le temperature dei prossimi giorni non prevedrebbero ondate aggressive e quelle notturne sarebbero favorevoli alle uve. | |
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| | | Vera e propria arte, la mixology è tra le passioni del momento, specie in estate. In Italia e all’estero è tra le tendenze di consumo “non tradizionali” a cui guardano anche cantine e Consorzi, ma non solo, come raccontano i bartender Giorgio Facchinetti (Asti Vibes), Gianmaria Ciardulli (Prosecco Doc) e Nicola Mancinone (Barolo Docg), la sommelier Adua Villa (Trabocco Doc), la produttrice Polina Bosca (Bosca), Antonella Nonino (Grappa Nonino, credits), Diego Bosoni (liquori Essentiae Lunae Bosoni), Giovanni Campari (distillati Terra Wild Spirits) e il coffee trainer Andrea Villa. | |
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