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N. 4.027 - ore 17:00 - Venerdì 16 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | In tempo di vendemmia, in Italia ha inizio anche un ricco calendario di rievocazioni storiche che vedono anche il vino protagonista. Come avviene nella Montepulciano del poeta Poliziano e del Vino Nobile, dove nelle cucine delle Contrade è nel vivo la sfida di “A tavola con il Nobile”, che, negli anni, ha riportato alla luce il lavoro delle massaie e tramandato la tradizione gastronomica con la riscoperta di oltre 200 ricette, promossa con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, aspettando il “piatto forte”: il “Bravìo delle Botti” (25 agosto), la competizione tra gli spingitori di botti nella “perla” del Rinascimento, con arrivo in Piazza Grande. | |
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| | Dalle Langhe “letterarie” di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, al Viale dei Cipressi di Bolgheri reso immortale da Giosuè Carducci, dai vigneti del Collio, fronte italiano della Grande Guerra raccontata da Ernest Hemingway, alla Valpolicella, dove anche Dante trovò conforto nell’esilio, in cui compose la “Divina Commedia” (dove l’unico vino chiamato per nome è la Vernaccia di San Gimignano), dalle atmosfere oniriche della Romagna di Federico Fellini, al “Bacco in Toscana”, il componimento buffonesco di Francesco Redi fonte importante per la storia dell’enologia toscana, dall’Umbria, dove la “rinascita” del vino parte da San Francesco, al Conero, amata patria di Giacomo Leopardi, dalla Costa dei Trabocchi paragonati da Gabriele D’Annunzio a “ragni colossali”, alla “Campania Felix” di Plinio il Vecchio, dalla Sicilia del vino “una, nessuna e centomila” per dirla come Luigi Pirandello, al “cibo comune” della Sardegna di Grazia Deledda. Tante volte raccontiamo come i più grandi intellettuali siano stati anche i primi a far conoscere le “bellezze” dei loro/nostri territori, tra cui la ricchezza dell’enogastronomia. E tra le più recenti uscite in libreria, c’è proprio il volume “Grazia Deledda e il cibo. Da Omero ai giorni nostri”, in cui Giovanni Fancello e Sara Chessa indagano la sterminata produzione letteraria dell’unica scrittrice italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura in cerca di parole dedicate alle ricette della memoria sarda (Arkadia Editore). Ma dai grandi classici degli eruditi del passato come Andrea Bacci e dei maestri del giornalismo enogastronomico come Mario Soldati e Luigi Veronelli, da leggere e rileggere, ai best-sellers di cui la letteratura wine & food è sempre più ricca, dalle ultime uscite che ci vengono segnalate dagli stessi autori e dalle piccole e grandi case editrici, alle rarità che ci incuriosiscono in libreria o che “scoviamo” nelle aste e dagli antiquari di libri antichi, sono titoli per tutti i lettori, oltre che per tutti i gusti, i volumi recensiti su WineNews: una vera e propria “biblioteca enogastronomica” da sfogliare, magari nel relax delle vacanze. E di vino, cucina e letteratura, tratta proprio “La letteratura in cucina. Ricette per chi ama leggere e mangiare bene” di Giulia Ceirano, illustrato da Lida Ziruffo (Edizioni hoppípolla). Buona lettura. | |
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| | Scoppia la “guerra” del vetro. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (DoC) ha accusato i produttori cinesi, cileni e messicani di bottiglie di vino in vetro di vendere i loro prodotti negli Stati Uniti a prezzi ingiustamente bassi. Il DoC, come ha spiegato, nei giorni scorsi, anche Federvini, ha avviato i dazi preliminari, dopo che dall’indagine sulle importazioni di bottiglie di vino sarebbe emerso che i produttori esteri stavano facendo “dumping” dei loro prodotti nel Paese. Le prime aliquote includono dazi di dumping tra il 21,77% e il 27,97% per oltre una dozzina di produttori in Cina, ma arrivano fino al 218,15%, perché si tratta di dazi dal “peso” variabile che coinvolgono anche i produttori cileni e messicani. L’indagine è stata innescata da una petizione commerciale della Us Glass Producers Coalition (in approfondimento). | |
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| | | C’è il vino, e tutto il mondo che gli ruota attorno, al centro del nuovo libro di Marco Malvaldi (famoso anche come autore dei libri del BarLume, da cui è tratta l’amatissima serie tv con Filippo Timi) e la moglie Samantha Bruzzone. “La regina dei sentieri” (Edizioni Sellerio) è un giallo ambientato in Toscana che punta i riflettori sul conflitto tra marketing e tradizione del mondo della viticoltura, con digressioni e ragguagli di teoria e pratica dell’enologia. E sarà proprio il vino, il vino propriamente usato, degustato in adeguata compagnia, a mostrare la strada verso la soluzione. Le protagoniste sono Corinna Stelea, sovrintendente di polizia giudiziaria, e l’amica Serena Martini, chimica, mamma ed esperta sommelier, che si trovano a collaborare ad un “cold case” ridiventato attuale, avvenuto nella Maremma toscana, terra ricca di tradizioni e arricchita dalla modernità agricolo-turistica. Anche questo secondo romanzo della serie con Corinna e Serena (dopo “Chi si ferma è perduto”) è un giallo di impianto logico, con l’andamento della commedia e l’ambientazione nella immaginifica provincia toscana. A questo gli autori aggiungono i loro tratti distintivi: la via dell’ironia e il rimando puntuale alle scienze, alla chimica e alla fisica, che rendono più meravigliose sia le vite quotidiane sia l’esperienza del delitto. | |
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| | | Enoturismo in Europa, con quanto vino si può viaggiare? Se ciascun Paese dell’Ue può fissare i propri valori guida per le quantità di bevande alcoliche da portare dietro, questi non possono essere inferiori a determinate misure: e quindi, per il vino 90 litri (solo 60 litri possono essere spumanti), per le bevande spiritose 10 litri, mentre per la birra si sale a 110 litri. Per il quantitativo di bevande alcoliche consentito all’ingresso nell’Ue da un Paese terzo, ogni persona può portare 4 litri di vino fermo e 16 litri di birra (in approfondimento). | |
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| | Dopo il furto a La Tour d’Argent, famoso ristorante parigino ed ispirazione per la location del celebre film d’animazione Disney-Pixar “Ratatouille”, un altro colpo è stato messo a segno in Francia, a Beaune, in Borgogna. Il colpevole? Un insospettabile addetto alla manutenzione in cantina, che in 15 anni ha accumulato tra i 7.000 e gli 8.000 vini da 100 a 1.000 euro di valore al pezzo. La stampa francese parla del “più grande furto in cantina nella storia di Francia”: la polizia ha ritrovato, tra casa dell’uomo e della madre, 3 cantine con circa 1.285 Grand Cru della Côte de Nuits e Vosne-Romanée Premier Cru. Ma, come riporta il magazine Uk “The Drinks Business”, l’uomo “non ha mai venduto o bevuto una singola bottiglia”, e questo ha permesso la restituzione di ciascuna al legittimo proprietario. | |
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| | | Siamo in piena estate, stagione che premia vini bianchi, bollicine e rosati, per le loro caratteristiche più in linea con i gusti e le esigenze dei consumatori di oggi, in cerca di vini più freschi e leggeri, e per la temperatura ideale di servizio più bassa. Ma, se davvero i vini rossi, simbolo dell’Italia, sono così in crisi, e, guardando al futuro, si vedranno diminuire gli ettari a “bacca rossa” a vantaggio delle varietà bianchiste, WineNews lo ha chiesto ad Andrea Lonardi, agronomo, enologo e Master of Wine, e Giovanni Bigot, agronomo ed ideatore dell’indice Bigot. | |
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