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N. 4.086 - ore 17:00 - Venerdì 8 Novembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Generazione che vai, modo di approcciare il vino che trovi. Con una costante, che vale sempre, e per tutti i settori: capire cosa si vuole comunicare e a chi, con quali linguaggi, alla condizione di essere sempre e comunque autentici, perché i consumatori di oggi, soprattutto i più giovani, sono disposti a perdonare chi sbaglia, ma non chi mente. È una delle indicazioni che player dell’industria del vino con diversi ruoli ed età (in approfondimento), hanno lanciato da Wine2Wine, il business forum di Veronafiere & Vinitaly di scena nei giorni scorsi a Verona, nel confronto “Coinvolgere la Next Generation: il Futuro della comunicazione del vino italiano”. | |
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| | Dai vini-icona alla viticoltura biologica e biodinamica, dalle produzioni certificate (da Sqnpi-Sistema di qualità nazionale di produzione integrata all’Equalitas, tra le altre), dai Piwi alle vinificazioni in anfora e “underwater”, ma “quo vadis vino”? È il quesito che “Merano WineFestival” 2024, l’evento del “The WineHunter” Helmuth Köcher che torna di scena a Merano, da oggi al 12 novembre, in quello che è stato il “salotto buono” del vino italiano, ma ormai evento capace di coinvolgere realtà emergenti e nuovi trend, rivolte a tutti gli attori del mondo vitivinicolo e gastronomico. L’edizione, n. 33, ha preso via con “bio & dynamica & more”, dando spazio a 160 produttori italiani di vini biologici, biodinamici, Sqnpi, Equalitas, Piwi, anfora e underwaters (e con le premiazioni dei “WineHunter Award Platinum” e delle “WineHunter Stars”, dalla rockstar Gianna Nannini all’imprenditore Oscar Farinetti, dalla cuoca Viviana Varese all’enologo Riccardo Cotarella, dalla giornalista Tg 1 Anna Scafuri al wine artist Stefano Vitale, ed alla sommelier-wine manager Valentina Bertini). Dal 9 novembre all’11 novembre, il Festival vedrà la partecipazione di 330 aziende vitivinicole italiane e 110 internazionali (il 12 novembre, focus sulle bollicine con “Catwalk Champagne & More”). Il tutto tra show cooking, masterclass, tra cui i quattro appuntamenti esclusivi con “Intrecci di vite”, al Castello Principesco di Merano. Il primo incontro è il 9 novembre tra Maurizio Zanella, fondatore Ca’ del Bosco, e Vittorio Moretti, fondatore Bellavista, le due aziende più rappresentative della Franciacorta; il 10 novembre di scena Donatella Cinelli Colombini, fondatrice Movimento del Turismo del Vino ed a capo per anni delle Donne del Vino, con il suo Brunello di Montalcino, e il Barone Francesco Ricasoli del Castello di Brolio, con il suo Chianti Classico; sempre, il 10 novembre, tocca a due icone dei territori più vocati della produzione dei vini bianchi italiani, come Silvio Jermann, e il celebre winemaker Hans Terzer di San Michele Appiano; e l’ultimo incontro sarà con due assoluti punti di riferimento, protagonisti da tanti anni, a livello nazionale e internazionale, dell’enologia italiana: Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e Union Internationale des Œnologues, e Renzo Cotarella, ad Marchesi Antinori. | |
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| | Una vigna urbana in un polo universitario. Succederà a Torino, grazie alla collaborazione tra il Politecnico, la startup green tech Citiculture, fondata da Luca Balbiano, Vivai Rauscedo e il know how dell’Urban Vineyards Association. Un progetto di rivoluzione sostenibile, lanciato nei giorni di “Vendemmia a Torino - Grapes in Town” & “Portici Divini”, attraverso la vite, che racchiude concetti come rigenerazione urbana, beni comuni, tecnologia e innovazione. Perché la vigna, rinominata “Campus Grapes”, è caratterizzata da un aspetto fortemente sociale, in quanto il progetto è aperto a tutti e finanziato con un crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere 70.000 euro (l’inizio dei lavori è previsto entro aprile 2025), riqualificherà il verde dell’università e sarà uno spazio di socializzazione per gli studenti, oltre che un’aula e un laboratorio a cielo aperto. | |
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| | | Perlage Winery, Feudi di San Gregorio, Avignonesi, Tasca d’Almerita, Cielo e Terra, Perrini e Marcel Zanolari: sette cantine per sette esperienze diverse, griffe importanti e fari dei loro territori, piccole cantine o cooperative, ma comunque un esempio da seguire in ambito “green” e di sostenibilità anche sociale. Grazie a loro, infatti, secondo l’indagine di B-Lab Italia, il Belpaese si posiziona al primo posto in Europa per il numero di aziende del settore vinicolo certificate B-Corp, un modello tra i più restrittivi al mondo, che prende in considerazione il rapporto delle aziende con l’ambiente, ovviamente, ma anche con la società, i dipendenti, i fornitori ed il territorio in genere. Con un totale di 7 imprese, l’Italia raccoglie il 30% delle B-Corp del vino presenti in Europa (23 aziende in totale) e il 10% delle realtà presenti nel mondo (72 cantine), superando la Francia e la Danimarca che contano rispettivamente 6 e 3 B-Corp. Perlage Winery, Feudi di San Gregorio, Avignonesi, Tasca d’Almerita, Cielo e Terra, Perrini e Marcel Zanolari, nel 2023 hanno generato un fatturato aggregato di oltre 125 milioni di euro e fanno parte di un movimento che, ad oggi, in Italia conta 309 B-Corp, in tutti i settori, che occupano oltre 29.000 persone, generando un fatturato che supera i 15,5 miliardi di euro (in approfondimento). | |
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| | | Il concetto di “blend”, inteso nel senso più ampio di collaborazione e inclusione, è il tema portante da cui sono nati gli scatti del nuovo Calendario Lavazza, pubblicazione iconica che quest’anno è stata affidata al giovane artista franco-senegalese Omar Victor Diop, con la direzione creativa dell’agenzia Armando Testa. Fil rouge dei 12 scatti è l’infinito bancone di un bar ideale: tra i nomi ritratti, Jannik Sinner, Massimiliano Caiazzo, Whoopi Goldberg, Big Mama, e gli chef Norbert Niederkofler, Federico Zanasi e Chiara Pavan. | |
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| | Al Castello di Grinzane Cavour, in collegamento con il mondo, pregiati tuberi e grandi Barolo e Barbaresco sono i lotti dell’“Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba” (10 novembre), ma il tartufo incontra anche il Timorasso a Tortona nell’edizione n. 1 di “Derthona & Truffle” (10 novembre), e il Brunello di Montalcino nella “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi (9-10 e 16-17 novembre). Il Consorzio Chianti Classico racconta le Uga a Milano (11 e 18 novembre), il Consorzio Vini Venezia il legame tra “La Villa, il Vino e Venezia” con esclusive degustazioni nelle Ville Venete (10-24 novembre). Il borgo di Serrapetrona celebra il vitigno Vernaccia con gli “Appassimenti Aperti” (10-17 novembre), senza dimenticare le “Cantine Aperte a San Martino” in tutta Italia (fino all’11 novembre). Ecco solo alcuni dei tantissimi eventi nell’agenda WineNews. | |
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| | | Ma la cucina italiana esiste ed è la moltiplicazione di saperi e sapori delle cucine regionali italiane, come dice lo storico Massimo Montanari, o non esiste perché molti suoi ingredienti non sono italiani ed è solo una trovata di marketing come sostiene il professor Alberto Grandi? La parola a Livia Iaccarino (“anima” del ristorante stellato Don Alfonso 1890, a Sant’Agata sui Due Golfi) ed agli chef tre stelle Michelin Giovanni Santini (Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio), Norbert Niederkofler (Atelier Moessmer, Brunico) e Niko Romito (Reale, Castel di Sangro). | |
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