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N. 4.094 - ore 17:00 - Mercoledì 20 Novembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Anche Jancis Robinson, critica del vino britannica ritenuta la più autorevole al mondo, firma del “Financial Times” e alla guida di JancisRobinson.com, si schiera contro la riforma delle accise sul vino nel Regno Unito. Che, come già segnalato dalla Wsta, dovrebbe entrare in vigore a febbraio 2025, introducendo fino a 30 differenti aliquote in base al tasso alcolico del vino. Per una bottiglia di vino da 14,5 gradi, l’imposta dovuta aumenterà, così, da 2,67 fino a 3,09 sterline a bottiglia. Un aspetto non secondario, in un mercato, quello Uk, fondamentale per il vino italiano, e molto sensibile al prezzo, soprattutto in gdo. | |
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| | L’enogastronomia rappresenta la motivazione principale di viaggio solo per una nicchia di visitatori (dal 2 al 4%), ma è una commodity importante, che arricchisce ogni itinerario. I turisti, infatti, fanno varie esperienze, ma il 38% degli intervistati nei diversi Paesi ha fatto più di un’attività enogastronomica durante il soggiorno e ben il 76% almeno una. Inoltre, una quota maggiore di silver italiani (gli over 65 anni) ha fatto degustazioni, visite a mercati locali e ha partecipato a sagre, festival ed eventi enogastronomici. Anche in vacanza gli statunitensi si confermano amanti del fast food (53%), ma con gli svizzeri sono anche coloro che più frequentano i ristoranti stellati (24% per gli svizzeri, 35% per gli americani). A prescindere dal Paese di provenienza e dalla destinazione, i viaggiatori ricercano soprattutto autenticità e tradizione e l’attività privilegiata in vacanza è lo shopping, e, infatti, la visita a mercati locali è la seconda attività enogastronomica per tutti i viaggiatori (dopo la frequentazione di luoghi di ristorazione commerciale). Le esperienze enogastronomiche si cercano sui canali digitali e non, con grande attenzione al passaparola e dunque alla reputazione. L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in fase di ispirazione è più diffuso oltreoceano, con il 38% degli americani che utilizza servizi di Ai per “consigli”, ricerca di servizi o per creare un itinerario. È la fotografia scattata dall’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano sul comportamento del turista in diversi mercati internazionali, con focus particolare su Italia, Germania, Svizzera e Usa, nel “Food & Wine Tourism Forum” n. 7, promosso dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero con la direzione scientifica di Roberta Milano, ed eccezionalmente ospitato, nei giorni scorsi, nelle Cantine Gancia a Canelli. Filo conduttore, “Re/Action”, per “Agire e Reagire” alle complessità sempre più grandi che abbiamo di fronte, dalle minacce del climate change sull’agricoltura e sulle nostre vite, alle sfide dell’Ai nel turismo e nel lavoro, con le passeggiate di confronto e riflessione nelle “Cattedrali Sotterranee” Patrimonio Unesco di Gancia, Bosca, Contratto e Coppo, con la guida di Mario Tozzi, primo ricercatore Cnr e divulgatore scientifico, parlando di cambiamento climatico e del suo impatto sul mondo del vino. | |
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| | Sul valore del settore del vino e su come tutelarlo, ad ogni livello, la posizione italiana condivisa da istituzioni e filiera è in linea con quanto già emerso a livello europeo; sul tema degli espianti dei vigneti la linea resta quella di non vedere in questo strumento la via maestra per riequilibrare il mercato, ma con un’apertura che non porti alla sua totale preclusione, e da finanziare in un modo ancora da valutare, con fondi nazionali, o con economie o fondi inutilizzati da altre misure dell’Ocm Vino, per esempio; la promessa che a brevissimo la filiera sarà convocata per un confronto tecnico sul decreto che normerà anche in Italia, la produzione di vino dealcolato: è quanto emerso, in sintesi, apprende WineNews, nella riunione sul “Gruppo di Alto Livello Vino Ue”, al Ministero dell’Agricoltura (in approfondimento il commento di Unione Italiana Vini - Uiv). | |
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| | | “Top 100” nuova, primato nuovo: è il Cabernet Sauvignon Estate Vineyard 2021 di Philip Togni, dalla Napa Valley, il primo “vino dell’anno” della primissima edizione della “Vinous Top 100”, la classifica di Vinous (diretto da Antonio Galloni), sul podio insieme all’australiano Chardonnay Estate Vineyard 2022 di Giaconda, e ad un grande classico di Bordeaux come il Comtesse de Lalande 2020 di Château Pichon-Longueville Comtesse de Lalande. In una “Top 10” che premia due vini italiani, il Barbaresco Montefico Bric Mentina 2021 de La Cà Nova al n. 4, ed il Tignanello 2021 di Marchesi Antinori, un vino simbolo dell’Italia nel mondo, al n. 8 (e già sul podio, al n. 3, della “Top 100” di “Wine Spectator”, ndr). In una classifica internazionale che, come sempre accade, premia tanta Italia, con ben 21 etichette, tra grandi classici e qualche novità, firmate da cantine come Podere Le Boncie di Giovanna Morganti, Fontodi, Trediberri, Le Potazzine, Fonte Canale, Chiara Condello, Burlotto, Castellare di Castellina, Tenuta San Leonardo, Piaggia, Le Pianelle, Speri, Il Poggione, Sottimano, Tenuta delle Terre Nere, Tenuta di Carleone, Galardi, Terlano e Sartarelli. “Speriamo che la prima “Vinous Top 100” serva sia a celebrare i migliori vini dell’anno, che ad essere una risorsa per gli appassionati per cercare la loro prossima grande bottiglia”, scrive Vinous. | |
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| | | Tre bottiglie di Vosne-Romanée Cros Parantoux Riserva 2001 di Henri Jayer a 15.000 euro, 12.000 euro per una magnum di Richebourg Grand Cru 1986, ancora di Henri Jayer, 7.500 euro per tre bottiglie di Pomerol 2022 di Petrus, 6.000 euro per un Romanée-Conti Grand Cru 2003 di Domaine de la Romanée-Conti, e ancora grandi nomi italiani come Bartolo Mascarello, Sassicaia, Giuseppe Rinaldi e Masseto: sono alcuni dei top lot del catalogo di Aste Bolaffi, che sarà battuto on line domani, 21 novembre. | |
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| | Il Chianti, uno dei rossi toscani più famosi al mondo, continua ad andare alla scoperta dei mercati emergenti e potenzialmente attrattivi per il vino italiano. Dopo i “tour” in Sud America, da Cuba al Brasile, dal Messico fino (anche) all’Asia, il Consorzio Vino Chianti ha intrapreso una nuova avventura in un continente ancora inesplorato, quello africano. Il debutto del “Chianti Lovers African Tour” 2024, nella sua prima edizione, ha fatto tappa a Luanda, in Angola, e proseguirà a Lagos, in Nigeria, dal 21 al 24 novembre, nella cornice della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” 2024, promossa dalle maggiori istituzioni diplomatiche italiane. “Investiamo nel futuro mercato del vino - ha spiegato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - il Chianti è una delle massime espressioni del made in Italy, e il nostro vino si conferma sempre più ambasciatore nel mondo”. | |
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| | | Focus su un comparto, quello della tecnologia per il beverage, che vale 5 miliardi di euro (di cui 3 solo per la filiera del vino), che continua ad investire in innovazione. Tra tappi (con le testimonianze di Vinventions, Amorim Cork e Diam Bouchage), contenitori per la vinificazione (come racconta Tava), prodotti enologici ed automazione (Aeb), e non solo, per un comparto che guarda al futuro oltre le difficoltà del momento, come spiega il presidente Unione Italiana Vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi.
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