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WineNews
N. 3.048 - ore 17:00 - Lunedì 7 Dicembre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti,
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La News
Top 100 2020 di Wine Spectator, si parte
Con il Brut Champagne La Grande Année 2012 di Bollinger, alla posizione n. 10, ed il Pinot Noir Ribbon Ridge The Beaux Frères Vineyard 2018 di Beaux Frères (Oregon) alla n. 9, è iniziato, da oggi, ufficialmente il countdown delle prime 10 posizioni della “Top 100 Wines of 2020” by Wine Spectator, considerata la più influente delle classifiche internazionali del vino (basata su qualità, prezzo, disponibilità sul mercato ed “excitement”), che l’11 dicembre svelerà il n. 1, e il 14 dicembre la chart completa. Grande attesa per il Belpaese (21 etichette nel 2019, con il Chianti Cassico sugli scudi), che punta forte su Brunello di Montalcino e Barolo.
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Il Canada del vino, mercato importante fatto di mercati diversi, con l’Italia ai primi posti
Il Canada, spesso fuori dai riflettori del dibattito enoico, dove la scena è dominata da Usa, Germania, Uk ed anche dalla Cina, di cui si parla tantissimo ma che vale ancora relativamente poco, è stabilmente, da anni, tra i 5 mercati più importanti del vino italiano. Mercato in difficoltà come tutti a causa del Covid, che fino ai primi 7 mesi 2020 ha retto, secondo i dati Istat (con un importo di 189 milioni di euro di vino italiano, in linea con il 2019), ma che, secondo le stime Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor, chiuderà l’anno con un -7,7%. Eppure, è uno di quei mercati da presidiare, perchè il consumo di vino è ormai diffuso, tanto che la quantità non è diminuita in tempo di Covid, anche se i canadesi hanno puntato a vini più economici, in un mercato fatto di tanti mercati diversi, alcuni in regime di monopolio, altri “ibridi” tra pubblico e privato, come raccontato da Michaela Morris, wine educator, contributor di testate come Decanter, a Wine2Wine by Veronafiere. Mercato che vede affacciarsi sempre più giovani, con le vendite on line cresciute in pandemia, come in tutto il resto del mondo. Con il vino che, nel 2019, ha mosso un giro d’affari di 7,5 miliardi di dollari, di cui il 61% fatto da vini importanti (perchè il Canada è anche un importante Paese produttore), con l’Italia al vertice. Tre i mercati fondamentali per il Paese, quello dell’Ontario, che pesa per il 34% del totale, quello del Québec, che vale il 33,5%, e la British Columbia, che muove il 15% del mercato. In Ontario, in particolare, il monopolio è rappresentato dal Liquor Control Board of Ontario, che, con i suoi 663 negozi controllati, ha venduto nel 2019 375 milioni di dollari e 20 milioni di litri di vini italiani. In Québec, invece, l’omologo del Lcbo dell’Ontario è la Société des Alcools du Québec, che controlla 406 liquor store. Qui l’Italia, con i vini fermi, pesa per il 24,4% del mercato, dietro alla Francia con il 31,1. La British Columbia, che è anche una delle più importanti zone di produzione di vino del Canada, ha un sistema ibrido, dove il British Columbia Liquor Distribution Branch controlla 197 negozi “di Stato”, che convivono con oltre 700 punti vendita gestiti da privati. Qui nel 2019 l’Italia ha visto girare 112 milioni di dollari, il 9% del totale, dietro a Usa e Canada.
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Bellavista brinda al Teatro alla Scala
“Viviamo un tempo straordinario, ove abbiamo sospeso i nostri sogni. Ma questa sera torneremo a celebrare insieme la musica l’arte e la poesia. E sarà festa, sarà un brindisi infinito”. Nel segno del bello e del buono dell’Italia, la griffe del Franciacorta Bellavista del Gruppo Terra Moretti brinda ancora la Teatro alla Scala di Milano, e alla sua Prima, oggi, con il Bellavista Teatro alla Scala Brut 2015, senza pubblico ma in diretta su Rai 1, in queste ore (con le musiche di Verdi, Donizetti e Puccini, e star della lirica, come Placido Domingo, e del balletto come Roberto Bolle, ndr). Nessun brindisi nel foyer, ma una bottiglia nel camerino di ogni artista. “Siamo ancora più vicini al Teatro alla Scala - ha detto Francesca Moretti, che guida il settore vino del Gruppo Terra Moretti - in questo anno che ha messo a dura prova il mondo della cultura”.
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Focus
I gioielli di Drc di Pinchiorri sbancano Baghera Wines
1,8 milioni di franchi, ovvero più di 1,6 milioni di euro: tanto ha fruttato la collezione dei grandi formati di Giorgio Pinchiorri di Domaine de la Romanée-Conti 1985, 12 Jeroboam e 12 Mathusalem del Domaine de la Romanée-Conti, già di suo preziosissime, comprese le etichette numero 1 inedite sul “Millesime 1985” dei diversi crus del mito di Borgogna (Romanée-Conti, La Tache, Richerbourg, Echezaux, Grands Echezeaux e Romaneé St Vivant), universalmente riconosciuto come una delle più grandi annate del ventesimo secolo, che non si sono mai mosse dalla cantina dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, assoluti protagonisti dell’asta “Kingdoms” mandata in scena, tutta a distanza, dalla casa svizzera Baghera Wines. Nel dettaglio, il top lot assoluto è stato quello delle 6 Mathusalem “n. 1”, battuto per 832.680 euro, seguito dal lotto gemello, ma in Jeroboam, aggiudicato per 377.481 euro, mentre la 6 litri di La Tache 1985 (bottiglia n. 2) è stata battuta per 111.024 euro, mentre quella di Romaneé St Vivant (bottiglia n. 3), è stata aggiudicata per 61.063 euro. Con la collezione di Giorgio Pinchiorri, divisa in 14 lotti, che è stata di gran lunga la protagonista di un’asta che, nel complesso, ha incassato 3,2 milioni di euro, con il 100% dei lotti venduti.
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Cronaca
Vino private label, Coop al top
Il vino private label è sempre più importante e, anche in Italia, cresce più velocemente delle vendite complessive della gdo, accelerate in Pandeamia. E tra tutte le insegne, Coop Italia è la migliore, con due vini premiati dai “Salute to Excellence Wine Awards”, i premi della Plma, associazione mondiale per la promozione della marca del distributore: l’Assieme Prosecco Doc Treviso Extra Dry (prodotto da Maschio), “Best Quality” and “Best Value”, ed il Fior Fiore Sicilia Doc Catarratto 2018 (prodotto da Rapitalà) riconosciuto come “Best Quality”.
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Wine & Food
I “Tastevin”, il meglio dei territori, secondo l’Associazione Italiana Sommelier (Ais)
I Sommelier “svolgono un importante ruolo di “comunicatori del vino” e contribuiscono a dare voce alle terre da cui, nascono vini che rappresentano una indiscussa eccellenza italiana, riconosciuta a livello mondiale”: parola del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nei saluti inviati ad Antonello Maietta, guida dell’Associazione Italiana Sommelier, nella diretta web in cui è stata presentata la guida Vitae 2021, e dove sono stati annunciati i “Tastevin”, 22, capaci di esprimere una forte identità territoriale, ed il meglio della biodiversità. Grandi classici del vino italiano, come il Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva 2012 di Biondi Santi, cantina in cui è nato uno dei più importanti vini d’Italia e del mondo, alla fine dell’Ottocento, e peculiarità come il Venissa Bianco 2015 di Venissa, la tenuta nel cuore della laguna di Venezia della famiglia Bisol, per fare degli esempi.
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Monte Zovo
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WineNews.tv
Vincenzo Montemurro: “il vino ha una funzione cardioprotettiva, con polifenoli e resveratrolo”
“La letteratura è piena di studi e lavori che dimostrano che modiche quantità di alcol, soprattutto di vino, hanno una funzione cardioprotettiva. Il ruolo antiossidante dei polifenoli è importantissimo: neutralizzano infatti i radicali liberi che ossidano il colesterolo ldl, ossia quello cattivo, che ossidandosi causa alcune delle malattie più gravi del cuore. Il resveratrolo ha ancora un altro ruolo, perché è in grado di attivare i sistemi endogeni antiossidanti”.
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