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N. 2.453 - ore 17:00 - Venerdì 27 Luglio 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il vino è fatto di tradizione, ma anche di sguardo verso il futuro. E va in questa direzione il progetto di Cà Apollonio, a Romano d’Ezzelino (Vicenza), che punta ad essere la più grande realtà vinicola d’Europa con soli vitigni resistenti. Saranno 6 ettari vitati, entro il 2019, i vigneti con i cosiddetti “Piwi”, ibridi resistenti alle malattie e ai funghi, di cui sono stati impiantati i primi filari di Souvignier Gris. Anima del progetto sono Maria Pia Viaro Vallotto, tra i soci della Vimar, azienda leader nel settore della domotica, e l’architetto Massimo Vallotto. A curare la direzione enologica del progetto, e la nuova cantina, sarà l’enologo Nicola Biasi. |
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Dopo mille rinvii ed annunci, e un ritardo ormai strutturale, è arrivato il decreto che apre il bando per la “Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’Ocm vino, per la campagna 2018/2019. Ad annunciarlo, mentre si trova al G20 in Argentina, è lo stesso Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio. 27,5 milioni di euro il budget gestito a livello nazionale, sui 100 milioni a disposizione per l’Italia, di cui oltre 70 sono gestiti dalle singole Regioni che potranno, così, emanare anche i loro bandi. Il 25 settembre è la data fissata come limite ultimo per la presentazione delle domande a valere sulla quota nazionale. Il 26 ottobre è la data entro la quale le Regioni capofila comunicheranno i progetti multiregionali finanziati, il 5 novembre la data entro cui dovrà arrivare il “nulla osta”, il 9 novembre la data in cui le Regioni Capofila faranno pervenire al Ministero e ad Agea la graduatoria dei soggetti ammessi a contributo. Si va al 28 febbraio 2019, poi, come data ultima per la stipula dei contratti con i beneficiari da parte di Agea. Tra i criteri di premialità, spiccano due parametri che possono assegnare al massimo 20 punti: il fatto che il soggetto proponente sia un nuovo beneficiario, ovvero che non abbia beneficiato già di contributi Ocm Promozione nel periodo 2014-2018, e che il progetto sia rivolto ad un nuovo Paese terzo o ad un nuovo mercato di un Paese terzo. Ancora, più basso è il contributo pubblico richiesto (al massimo al 50% della spesa), più alto è il punteggio, con la richiesta di una contribuzione pubblica uguale od inferiore al 40% che premia di più (10 punti). Ancora, verrà premiata la presenza, all’interno del soggetto proponente (che può essere una singola realtà o un’aggregazione) di piccole e micro imprese, il fatto che lo stesso produca e commercializzi prevalentemente vini di propria produzione, il fatto che il progetto sia rivolto ad un mercato emergente, e che riguardi esclusivamente vini Dop o Igp. “Sono soddisfatto dello sblocco del provvedimento per il vino che era fermo da tempo. Impegno mantenuto. Ora tocca alle imprese. Quello di oggi è un passo importante - afferma il Ministro Centinaio - per cominciare a costruire una nuova strategia di settore”. |
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La Ceo di Krug Champagne e presidente degli Lvmh Estates & Wines, Margareth Henriquez, alcuni dei più importanti imprenditori e manager del vino italiano, come Carlo Franchetti (Tenuta di Trinoro), Tim Banks (Ornellaia), Valentina Argiolas (Argiolas), Matteo Lunelli (Ferrari - Fratelli Lunelli), Piero Mastroberardino (Mastroberardino), Ettore Nicoletto (Santa Margherita), Josè Rallo (Donnafugata), Andrea Sartori (Sartori), Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), la top influencer cinese, Shenghan Whang (in arte Lady Penguin), la super-consulente ed ex presidente dei Masters of Wine Lynne Sherriff, e ancora Allison Napius, di Wine Spectator: ecco alcuni degli ospiti di “Wine2wine”, di Veronafiere-Vinitaly, la piattaforma business di aggiornamento e formazione professionale nel mondo del vino in programma il 26 e 27 novembre. |
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Era solo questione di tempo, perché le mire di crescita di Oscar Farinetti in veste di produttore di vino verso la Sicilia, dopo la Toscana (con l’acquisizione, in febbraio, de Il Colombaio di Cencio nel Chianti Classico da parte del gruppo Fontanafredda), erano palesi e dichiarate. Ed ora è ufficiale il suo arrivo sull’Etna, dove Borgogno, della famiglia Farinetti, spiega un comunicato della storica cantina di Barolo, ha messo radici in joint venture con Francesco Tornatore, già produttore sul vulcano con la Cantina Tornatore: insieme hanno acquisito “Villa dei Baroni”, in contrada Carranco a Pietramarina, a Castiglione di Sicilia, sul versante Nord dell’Etna, ritenuto tra i più pregiati e prestigiosi di tutto il vulcano. In totale venti ettari, tra vigne e uliveti con al centro la splendida Villa dei Baroni. “Da tempo Borgogno ha iniziato a guardare oltre i confini della zona del Barolo e questa volta ci siamo spinti lontano e abbiamo deciso di investire in Sicilia, sull’Etna - commenta Farinetti - territorio distante ma accomunato alle Langhe per la produzione di vini di grande potenza e struttura. Siamo onorati di avere Francesco come socio, esperto ed intenditore del territorio. Lui è la persona giusta”. |
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“La cucina del futuro è quella che a fianco dell’estetica ha una profonda etica”: poche parole, ma efficaci, quelle di Massimo Bottura, per spiegare il senso di un’iniziativa, che, questa volta, vede l’alta cucina scendere in campo per il patrimonio italiano. Il 30 luglio lo chef n. 1 al mondo e i colleghi Franco Pepe, Heinz Reitbauer e Sven Elverfeld, saranno ai fornelli ai piedi del Tempio di Nettuno per “Live for Paestum”, la charity dinner di Lsdm per raccogliere fondi per nuovi scavi nel Parco Archeologico Patrimonio Unesco. |
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1.500 ettari vitati, 6 milioni di bottiglie prodotte, 550 persone impiegate e oltre 50 milioni di fatturato annuo: ecco i numeri di Toscana Wine Architecture, la prima rete d’imprese in Italia a valorizzare vino, architettura e turismo, e che, nata nel 2017, riunisce 14 cantine di design (Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Fonterutoli, Colle Massari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia-Frescobaldi, Tenuta Argentiera) che investono singolarmente in questi settori ma che hanno deciso di puntare su una strategia comune per accogliere turisti da tutto il mondo. E i dati sembrano dar loro ragione, visto che le grandi griffe della rete segnalano un incremento medio del 20% dei visitatori sul primo semestre del 2017. |
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Slow Food Italia non ha più un presidente, ma un Comitato Esecutivo composto da 7 militanti. “Un messaggio di apertura e inclusione, verso chi ha un ruolo attivo e non per forza dirigenziale, per una leadership diffusa” dice a WineNews Massimo Bernacchini, uno di loro, tra presente e futuro del movimento, nel segno di un cibo buono, pulito e giusto ma anche sano, e in vista di Terra Madre Salone del Gusto a Torino e del Congresso 2020, in cui si compirà la nuova rivoluzione di Slow Food. “Siamo solo all’inizio”. |
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