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N. 3.854 - ore 17:00 - Giovedì 14 Dicembre 2023 - Tiratura: 31.224 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il Liv-Ex 100 giù del -13,2% da inizio anno, nel 2023, e del -13,4% tra novembre 2022 e lo stesso mese 2023; il Liv-Ex 1000 che segue lo stesso identico trend, mentre l’Italy 100, l’indice “migliore” in assoluto in questo anno, ferma le perdite a -6,4% nel 2023, e -6,9% negli ultimi 12 mesi, facendo meno peggio di Bordeaux 500 (-10,3%), Bordeaux Legends 40 (-11,1%), Burgundy 140 (-16,2% nei 12 mesi), e Champagne 50 (-19,1%). Dati di sintesi, quelli della piattaforma leader per il mercato secondario dei grandi vini da investimento, che raccontano di un brusco stop dopo anni di crescita, dovuti, forse, anche ad un po’ di speculazione …
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| | In un periodo durissimo anche per le quotazioni dei grandi vini, consola un po’ lo spirito patriottico e il fatto che l’indice che ha resistito meglio sia quello dedicato al Belpaese, e formato dal Barolo di Bartolo Mascarello (annate dalla 2009 alla 2018), dal Barolo Falletto Le Rocche Riserva di Bruno Giacosa (annate 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2011, 2021, 2014, 2016 e 2017), dal Flaccianello della Pieve di Fontodi (annate dalla 2010 alla 2019), il Barbaresco di Gaja (annate dalla 2010 alla 2019), dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (2001, 2002, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014 e 2015), e ancora dalle annate dalla 2010 alla 2019 di Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Solaia e Tignanello. Inoltre, il Sassicaia 2019 della Tenuta San Guido si piazza nella “Top 10” dei vini del mondo che hanno mosso più valore sul Liv-Ex, e tra i più scambiati in volume, spiccano un grande classico come il Tignanello di Antinori, annata 2019, e la new entry rappresentata dal Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, effetto diretto del n. 1 della “Top 100 Wines of 2023” di “Wine Spectator”. Guardando ai singoli vini italiani, secondo l’approfondimento di WineNews, tra quelli dell’Italy 100, le etichette che sono cresciute di più in termini di aumento di valore, nel 2023, sono stati il Barolo Monfortino Riserva 2021 di Giacomo Conterno (+42,1%), il Flaccianello della Pieve 2011 di Fontodi (28,4%) ed il Barbaresco 2010 di Gaja (+19,9%), mentre guardando a quelli presenti nel Liv-Ex 100 il migliore è il Brunello di Montalcino 2017 di Poggio di Sotto del Gruppo ColleMassari, a +1,3%. Di certo, però, i titoli del passato che dicevano “il vino meglio dell’oro e della borsa”, sembrano un lontano ricordo, visto che paragonando l’andamento del Liv-Ex 100 alle quotazioni aure ed ai principali indici borsistici, in questo 2023, il confronto è impietoso. E visto che se il Liv-Ex 100, come detto, segna -13,2% da inizio 2023, l’oro è a +8,9%, il Nasdaq a +38,9%, e l’S&P 500 a +21%, per esempio. E secondo le previsioni del Liv-Ex, il 2024 sembra ancora più cupo del 2023: “abbiamo raggiunto la classica impasse tipica dei mercati ribassisti: gli acquirenti non acquisteranno vini al loro attuale prezzo di mercato, e i venditori sono reticenti ad abbassare i prezzi e ad assumersi perdite” ...
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| | Una decisione che segna un nuovo punto di inizio. I 198 delegati alla Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, hanno approvato il “Global Stocktake”, il bilancio degli impegni e che comprende le azioni per ridurre le emissioni di gas serra. La novità è che i combustibili fossili appaiono nel testo, si va dunque verso l’addio di queste fonti (entro il 2050). Da Confagricoltura a Coldiretti, passando per Cia-Agricoltori Italiani, la notizia è stata accolta con soddisfazione da chi rappresenta il mondo agricolo italiano anche se non manca chi è di diverso avviso, come Slow Food Italia. Confagricoltura, in particolare, ha evidenziato come Europa, Usa, Cina e India rappresentano il 60% delle emissioni globali, si sale al 70% con Federazione Russa e Giappone, ma anche che l’incidenza della Ue è inferiore al 10% e continua a diminuire.
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| | | Manca poco, agli spumanti italiani, per superare il miliardo di bottiglie consumate in un anno. Il 2023 si fermerà a 936 milioni di bottiglie (di cui 7 su 10 all’estero), con una sostanziale tenuta di consumi, in volume, sul 2022 (e un +24% sul 2019, con 333 milioni di tappi che salteranno, nel mondo, nel solo periodo delle feste di fine anno, di cui oltre 95 solo nel Belpaese, con gli italiani che per Natale e Capodanno brinderanno anche con 6 milioni di bottiglie di spumanti stranieri, in gran parte Champagne, ndr). Così la tradizionale analisi dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) - Ismea. Ma se tengono i consumi in quantità, si punta su prodotti più economici per far fronte al caro-vita, con Metodo Charmat anche varietali e di annata (+7,5%), rispetto a denominazioni “bandiera” italiane come Prosecco (Doc, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e Colli Asolani) e Asti Spumante, o ai Metodo Classico (Trentodoc, Franciacorta, Oltrepò Pavese, Alta Langa, Lessini Durello) a -3% (727 milioni di pezzi). Sotto l’albero, tuttavia, le bollicine si presentano quest’anno con un prezzo medio più alto, con i listini cresciuti di oltre il 5% a causa di inflazione e surplus di costi produttivi. E per le festività i produttori incasseranno 1 miliardo di euro. | |
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| | | Sullo sfondo di Cortina d’Ampezzo c’è Mauro, interpretato da un giovane Claudio Amendola; Roberto, con il volto di Christian De Sica; ma, soprattutto, c’è Billo, ovvero Jerry Calà, cantante di piano bar: sono gli indimenticabili protagonisti di “Vacanze di Natale ’83”, il primo cinepanettone, che festeggia i suoi primi 40 anni. A celebrarlo, domani, un evento a Cortina - con la partecipazione di Enrico Vanzina e Jerry Calà - in cui sarà stappata una speciale Salmanazar da 9 litri di Prosecco Gold Bottega, griffe di riferimento della denominazione.
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| | Quali sono le ricette più cercate dagli italiani nel 2023 sul motore di ricerca più famoso? Ce lo dice “Un Anno di Ricerche su Google”, un report con le tendenze dell’anno che sta per finire e che, alla voce “ricetta”, svela un podio formato da lenticchie, bigoli e scammaro (frittata di pasta napoletana). In generale, vincono le ricette della tradizione ed i piatti “poveri”, ma ricchi di sapore e di creatività, ma da Nord a Sud del Belpaese c’è una ricchezza enogastronomica che affascina sempre di più gli “internauti”. Al quarto posto gli gnocchi di zucca senza patate, poi la valdostana, le Tette delle monache, la crema al caffè, i Calzagatti e il pesto alla genovese. A livello globale, la ricetta più ricercata in assoluto è il “bibimpap”, piatto coreano a base di riso, cereali e verdure, ma tra i primi 10 c’è anche qui un “must” della cucina povera, ovvero pasta e fagioli al n. 5. | |
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| | | A WineNews, le riflessioni di Lamberto Frescobaldi, alla guida di Unione Italiana Vini (Uiv) e del Gruppo Frescobaldi, tra i leader del vino italiano. “Un po’ di preoccupazione è giusto che ci sia, perchè il quadro economico non è dei migliori, ma non è la prima crisi che il vino affronta, e non sarà l’ultima. Al salutismo si risponde con informazione, approfondimento e con la cultura della moderazione, in tutto, non solo nel bere. Lo standard unico nazionale di sostenibilità è un’esigenza per imprese e consumatori”.
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