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N. 4.185 - ore 17:00 - Sabato 29 Marzo 2025 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | É l’anima pop del salone del vino più importante del Belpaese, il lato più effervescente e modaiolo della fiera: dal 4 al 6 aprile, a Verona, torna “Vinitaly and the City”, con un ricchissimo programma di eventi tra musica, arte, cultura, degustazioni e wine talk, ma anche masterclass, conferenze, incontri e visite guidate, per una tre giorni tutta dedicata ai wine lover. Non mancheranno celebrities e volti noti, dalla showgirl Simona Ventura al campione Alberto Tomba, dal produttore Joe Bastianich alla dj Ema Stokholma. Nel centro si snoderà un itinerario che collega simbolicamente la capitale del vino veronese alla punta dello Stivale. | |
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| | Il tema dei dazi, ovviamente, è sul piatto e preoccupa tutti, visto che gli Usa sono il primo mercato straniero del vino italiano. Eppure, il settore arriva da un 2024 difficile, ma nel complesso positivo, almeno sul fronte delle esportazioni, con il record di 8,1 miliardi di euro (+5,5%), e deve guardare al futuro consapevole delle grandi difficoltà dei mercati e dello scenario globale, e consapevole della sua forza. Obiettivo che sarà al centro di Vinitaly 2025 a Verona (Veronafiere, 6-9 aprile), l’appuntamento principe del vino italiano. Che arriva, peraltro, all’indomani della presentazione del nuovo “Pacchetto Vino” lanciato dal Commissario all’Agricoltura Christophe Hansen, che sarà in fiera insieme al Commissario alla Salute Ue, Olivér Várhely, per incontrare le imprese e le loro rappresentanze, anche istituzionali, a partire dai Ministeri dell’Agricoltura e della Salute italiani, per affrontare anche il delicato e fondamentale tema del rapporto tra “vino e salute”. Un momento importante, per fare business, con la presenza di 4.000 aziende, e migliaia e migliaia di operatori dall’Italia e da 140 Paesi, anche grazie all’azione di incoming di Agenzia Ice, in sinergia con le tante iniziative di Veronafiere e Vinitaly nell’ottica dell’internazionalizzazione del vino italiano, ma anche per guardare con più attenzione ai trend e alle novità che stanno cambiando il mercato, in uno scenario in cui nulla è trascurabile. E, così, ecco che ci sarà anche il progetto dedicato ai vini “NoLo”, che entrano per la prima volta nel programma di Vinitaly sia a livello espositivo, nello spazio Mixology, che contenutistico. Ma ci saranno anche i “Raw Wine” (che raccolgono tutto il mondo del “naturale”) e i vini di Amphora Revolution, ma anche il focus sull’enoturismo con il numero zero di Vinitaly Tourism. Per un evento, Vinitaly, che si conferma centrale per lo sviluppo della filiera del vino italiano, e come la più grande “agenda business” del made in Italy enologico. Dove l’obiettivo, come sempre del resto, sarà quello di valorizzare il lavoro delle imprese, la qualità del vino italiano, e guardare al futuro, oltre le contingenze. | |
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| | Il vino accompagna l’uomo da millenni. E nel corso della storia ha visto cambiare tantissime cose. Compreso l’approccio generazionale al suo consumo. E se da sempre è considerato la bevanda ideale per le persone più mature, non sembra poi così vero che ai giovani di oggi non interessi affatto, che lo considerino una “bevanda per vecchi”, e che spendano poco, in vino, perché hanno pochi soldi in tasca. Con il calo dei consumi che, ad una più attenta analisi, non è da attribuire ai più giovani, o non solo, insomma, alla Generazione Z, quella dei giovanissimi, o ai Millennial, già un po’ più maturi, ma anche ad una frenata da parte delle generazioni più adulte, a partire dai Boomer. Anzi, secondo i dati Iwsr sulle abitudini di consumo in Italia e Stati Uniti, analizzati da l’Osservatorio del Vino Uiv-Vinitaly, le differenze tra under e over 44 sono sottilissime. | |
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| | | La conferma degli Usa come primo mercato, con 1,9 miliardi di euro di export nel 2024 (+10,2% sul 2023), messa, oggi, a dura prova dalla minaccia dei dazi da parte di Trump, che ha scatenato lo stesso coro di no ed appelli da una parte all’altra dell’Atlantico, è l’ennesima testimonianza dell’intramontabile passione degli Usa per il vino italiano. Una passione che si rinnoverà alla vigilia di Vinitaly 2025, grazie ai 131 vini del Belpaese, portabandiera dell’Italia negli States, protagonisti di OperaWine 2025, il “grand tasting” prologo della fiera di riferimento del vino italiano, il 5 aprile alle Gallerie Mercatali a Verona, con le cantine selezionate da “Wine Spectator” per Veronafiere-Vinitaly, nell’unico evento firmato dal magazine Usa fuori dall’America (e che, sempre come da tradizione, all’Italia dedica la copertina del numero di aprile, diffuso nel mondo nel periodo di Vinitaly, con Piero Antinori, presidente onorario Marchesi Antinori, ndr). Nei calici ci saranno per la maggioranza vini dalla Toscana (36), Piemonte (19) e Veneto (18), che guidano la parata dei produttori, seguite da Sicilia (11) e Campania (7). Mentre nella lista di “Wine Spectator” sono Barolo (16), Brunello (11), Chianti Classico e Amarone della Valpolicella (9 referenze ciascuno) le denominazioni alfiere e apripista sui mercati internazionali. | |
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| | | Raccontare la tavola in cui il vino è circondato dai prodotti del territorio, intercettando la necessità di una comunicazione che punti sul legame che identifica da sempre il Belpaese, anche come modello salutare, per tornare ad avvicinare le persone, e i giovani. Lo farà l’Emilia Romagna, portando, di fatto, a Vinitaly 2025 la “Food Valley”, con i suoi vini, dal Lambrusco ai Vini di Romagna (tra i produttori ci sarà anche lo chef Carlo Cracco) e le Dop e Igp di cui è leader nei piatti dello chef Massimo Bottura e della Francescana Family. | |
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| | Con vini-simbolo come Franciacorta e Oltrepò Pavese, dal Lugana al Valtellina, tra gli altri (che vanno a comporre un mosaico di 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt, e che sono la “forza” di una regione che contribuisce con al 3% della produzione vitivinicola nazionale, ma che possiede l’8% delle denominazioni di qualità), la Lombardia andrà con spirito “olimpico” a Vinitaly 2025, con l’evento principe del vino italiano visto ed interpretato come occasione per brindare all’avvicinarsi di un altro appuntamento tra i più importanti su scala internazionale, come le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, come sottolineato dal presidente della Region Attilio Fontana. Una vetrina prestigiosa, quella dei Giochi Olimpici, che accenderà le luci del mondo anche sulla Lombardia, e sul suo patrimonio enogastronomico. | |
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| | | A WineNews, Adolfo Rebughini, dg Veronafiere, per un’anteprima Vinitaly 2025 (6-9 aprile a Verona), tra presente e futuro della fiera. “Da Opera Wine a Vinitaly & The City, dalla cerimonia di apertura agli anniversari (come i 30 anni di Osteria Francescana con lo chef Massimo Bottura) da Vinitaly Tourism alla ristorazione di alta gamma, sono tanti gli appuntamenti da non perdere. E tanta sarà l’attualità, perché Vinitaly è la piattaforma che permette di essere aggiornati sulle ultime tendenze del vino”. | |
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