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N. 3.165 - ore 17:00 - Mercoledì 26 Maggio 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Le avversità climatiche, che possono devastare un raccolto in pochi minuti, ovvero mandare in fumo mesi di lavoro, ma anche i danni a strutture, mezzi e così via: sono tanti i rischi a cui va incontro un’azienda agricola. E anche per questo, anche nel 2020 durissimo della pandemia, sembra avere tenuto il mercato delle polizze assicurative agricole agevolate, per un valore di 8,5 miliardi di euro nel 2019 (+0,4%). A dirlo il Rapporto sulla Gestione del Rischio in Agricoltura 2021 di Ismea. Con il settore del vino protagonista: le uve da vino, con 1,97 miliardi di valori assicurati, guidano la classifica delle colture più assicurate. |
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Celebrando una stagione di rinascita, i vigneti di Sicilia, per la prima volta, si trasformano in un museo a cielo aperto di arte contemporanea con “Cottanera Visioni”, nuovo progetto della griffe che ospiterà ogni anno in cantina un artista, a partire da Gabriella Ciancimino ispirata per le sue opere dall’Etna e dal suo terroir (30 maggio-29 agosto). I filari “in fiore” della Franciacorta diventano invece un “evento diffuso” su tutto il territorio, con “Franciacorta in Fiore” (fino al 6 giugno), storica rassegna di Cazzago San Martino, che allarga la collaborazione al Consorzio Franciacorta. Al tramonto di una sera di fine estate, non saranno solo i versi del Carducci a rendere poetico il Viale di Cipressi di Bolgheri, ma anche una lunga tavolata di commensali per “Bolgheri Divino” (4 settembre), l’en primeur biennale con il Bolgheri Superiore 2019 del Consorzio dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc. Diversi ma in presenza, puntando su sicurezza e originalità, nell’Italia in giallo e che “vede bianco”, tornano gli eventi wine & food. Un segnale di ripartenza e ottimismo, che arriva dai territori e dalle aziende che tornano ad accogliere gli appassionati con un impegno organizzativo importante, per continuare a garantire esperienze nel rispetto delle regole anti-Covid, e segnalandole a WineNews in un’agenda “work in progress”. Aspettando i “big event”, da “OperaWine” (Verona, 19 giugno), prologo anticipato di “Vinitaly Special Edition” (17-19 ottobre), alla “Milano Wine Week” (2-10 ottobre), passando per “Cibus” (Parma, 31 agosto-3 settembre), “Naturae Et Purae” fa da anteprima dedicata alla biodiversità al “Merano WineFestival” (Merano, 18-20 giugno), mentre “Taste Alto Piemonte” (5-27 giugno) e “Vini ad Arte” con i Vini di Romagna (27-30 agosto) diventano itineranti per far conoscere ad operatori e wine lovers ogni angolo del loro territorio. Le bici d’epoca tornano sulle strade bianche tra i vigneti di Brunello con “Eroica Montalcino” (30 maggio), con il “Premio Gavi-La Buona Italia” (Gavi, 9 luglio) il bianco cortese del rosso Piemonte premia la resilienza del vino italiano nella pandemia, e ci sarà anche il ritorno in Italia dei vini da tutto il mondo, a partire dai rosé nella vocata terra d’Abruzzo con la “Food & Rosé Selection” del Concours Mondial de Bruxelles (L’Aquila, 4-6 giugno). Per citarne solo alcuni. |
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Nonostante la sofferenza e le difficoltà legate alla pandemia, e numeri complessivi in calo, l’agricoltura italiana si conferma leader nell’Ue a 27, primo Paese europeo per valore aggiunto, a 32,9 miliardi di euro (-6% sul 2019), su un totale europeo di 177 miliardi di euro, e terzo per valore alla produzione, a 59,6 miliardi di euro (-3,2%). È il quadro, comunque decisamente complicato, che emerge al Rapporto Istat sull’Andamento dell’Economia Agricola nel 2020. Da cui emerge anche il calo dell’occupazione nel settore (-2,3%). Di contro, il valore aggiunto dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco è cresciuto dell’1,8% a prezzi correnti ma è diminuito della stessa entità in volume (-1,8%). Il comparto del vino, in particolare, ha visto un calo della produzione in quantità del -2% sul 2019, ma soprattutto in -3,4% del valore alla produzione. |
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Se non fosse esistito o non avesse avuto il successo che ha avuto il film “Lo Chiamavano Trinità”, icona degli “spaghetti western”, uscito cinquanta anni fa e quarto film italiano più visto di sempre, con ogni probabilità non sarebbe esistita Rocca delle Macìe, una delle cantine più importanti del Chianti Classico. Perchè fu grazie al successo inaspettato ed enorme del primo film del ciclo, con Bud Spencer e Terence Hill, scritto e diretto da E. B. Clucher, che il produttore prima cinematografico, e poi di vino, Italo Zingarelli, coronò il suo sogno di piantare vigna e fare vino nel territorio del Gallo Nero. Un film di cui è ricorso il mezzo secolo nel 2020, mentre in questo 2021 compie i 50 anni il suo sequel, “Continuavano a Chiamarlo Trinità”, che ebbe un successo ancora maggiore, ed è a tutt’oggi il film italiano più visto al cinema. Storie di un’altra epoca dell’Italia, che oggi la famiglia Zingarelli, guidata da Sergio, torna a far vivere, inaugurando a Rocca delle Macìe la “Galleria Trinità”, una nuova movie destination permanente, con cimeli dei set e foto di scena, e non solo, dedicata ad Italo ed al “suo” mondo cinematografico, e la presentazione di una Edizione Limitata di 1970 Magnum di Chianti Classico Gran Selezione per celebrarne il fondatore. L’appuntamento è per giovedì 15 luglio, nella tenuta di Castellina in Chianti. |
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Continua a puntare sui giovani campioni dello sport in attività, icone del mangiar bene e di una vita sana, il Parmigiano Reggiano, che alla stella del tennis Jannik Siner, al cestista Nba Nico Mannion, alla ginnasta azzurra Giorgia Villa, allo schermidore Matteo Neri ella nuotatrice Giulia Ghiretti, tra gli altri, aggiunge alla sua squadra di Brand Ambassador la pallavolista Caterina Bosetti, 27 anni, punta di diamante della Agil Volley e della Nazionale italiana.
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Indicato come motore della ripartenza del Paese, il turismo del vino anima il primo weekend dell’Italia in giallo e, per la prima volta, celebra l’arrivo dell’estate. Lo fa con il suo evento storico (che, negli ultimi anni, sembra aver perso un po’ di smalto e importanza, ndr), che ha rivoluzionato il mondo del vino portando le persone nelle aziende: “Cantine Aperte” (29-30 maggio e 19-20 giugno), oggi un simbolo di ritorno alla normalità. Con le cantine che riaprono le porte nel rispetto delle regole anti-Covid, in territori altrettanto simbolici per la storia d’Italia e dell’enoturismo, dalla Sicilia e Marsala, con le cantine storiche di Donnafugata, alla Toscana, dove il fenomeno è nato e si leggerà “Dante in Vigna”. E poi in 14 Regioni, dal Friuli al Veneto, dalla Lombardia al Piemonte, dall’Umbria alle Marche, dal Trentino alla Puglia. |
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“Dobbiamo far ripartire tutto quello che ruota intorno al consumo di vino. In Europa tante partite aperte: dall’etichettatura dei prodotti alcolici agli strumenti della promozione. In Italia uno dei grandi temi è quello delle certificazione e della sua gestione, da cui ad ora sono escluse le rappresentanze di filiera, ed è un problema, e poi quello, sempre presente e mai risolto della burocrazia. Dobbiamo lavorare sul valore del vino italiano, tutti insieme. E guardare al futuro con ottimismo”. |
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