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N. 4.322 - ore 17:00 - Giovedì 9 Ottobre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il 71% dei consumatori europei acquista, conserva o consuma meno alcol, mentre quasi un quarto dei giovani tra i 25 e i 35 anni ha smesso del tutto di acquistare alcolici. A rivelarlo è Circana in un’analisi diffusa durante il “Beverage Forum Europe” a Londra. Ad agosto 2025, il valore complessivo delle vendite di bevande è sì cresciuto, ma i numeri del segmento alcolico e di quello analcolico sono diversi: il primo è sceso dell’1,8% in valore attestandosi a 68 miliardi di euro, mentre il secondo è cresciuto del 5,1%, raggiungendo i 97 miliardi di euro. Il No/Low Alcol, si apprende, costituisce ormai quasi il 60% delle vendite della categoria. | |
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| | Le esportazioni globali di vino sfuso, che rappresentano una parte minoritaria ma comunque importante del mercato del vino, hanno totalizzato 16,5 milioni di ettolitri nella prima metà dell’anno, con un calo del -2,3% sullo stesso periodo del 2024. Nonostante la riduzione dei volumi, però, i valori sono rimasti stabili, a 1,2 miliardi di euro (-0,3%), sostenuti da un aumento del 2,1% dei prezzi medi, a 0,78 euro al litro, secondo il report della World Bulk Wine Exhibition (Wbwe), curato da Rafael del Rey, Analysts of Wine Markets (Awm). Un mercato peculiare, quello dei vini sfusi, che ha la Spagna come assoluta leader (6 milioni di ettolitri esportati nel primo semestre 2025, per 302 milioni di euro), ma in cui anche l’Italia gioca un ruolo importante (155 milioni di euro, di poco dietro alla Nuova Zelanda, con 158). Paesi che saranno tra i protagonisti, insieme a Cile, Australia, Sudafrica e Stati Uniti, e, per la prima volta, anche Mauritius, Libano e Panama, tra gli altri, della stessa World Bulk Wine Exhibition (Wbwe) n. 17 (24 e 25 novembre al Rai Amsterdam), il principale appuntamento mondiale per il comparto dei vini e distillati sfusi. Organizzata da Vinexposium, tra i leader globali per gli eventi dedicati a professionisti e operatori di vino e distillati (firma anche la fiera internazionale “Wine Paris”, ndr), “la manifestazione è dedicata al mondo dello sfuso che oggi rappresenta un terzo del mercato globale del vino e che si distingue come soluzione competitiva e sostenibile in un contesto segnato da sfide economiche e ambientali”, spiega una nota. Saranno presenti oltre 240 produttori da 25 Paesi e buyer provenienti da più di 60 mercati, coprendo così il 70-80% del commercio globale di vini e distillati sfusi. L’Italia, che ha esportato 1,7 milioni di ettolitri nella prima metà del 2025, sarà presente alla Wbwe 2025 con oltre 20 espositori. Il nostro Paese è anche un grande importatore con 1 milione di ettolitri all’anno di vini sfusi, provenienti in larghissima parte (l’80%) dalla Spagna anche se, nel primo semestre del 2025, le importazioni dalla penisola iberica hanno registrato un calo del 26,6% in volume e del 20,3% in valore (80,3 milioni di litri). Nello stesso periodo gli acquisti dalla Francia, secondo Paese fornitore, hanno segnato un +65% in volume e +44% in valore (8,3 milioni di litri per 7 milioni di euro).
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| | Da una rehoboram di Grange Imperial 2008 di Penfolds (100/100 secondo “Wine Advocate” e “Wine Spectator”) con base d’asta 24.000-35.000 euro, alla “Collezione Cité du Vin 1855-2025” che comprende 88 bottiglie, una per ogni cru, e un’esperienza di tre giorni a Bordeaux con visite private, degustazioni, pranzi e cene esclusivi nelle aziende più rinomate della regione (10.000-20.000 euro). Da tre magnum di Pomerol annate 2007, 2009 e 2011 di Petrus (18.000-35.000 euro), a una jeroboam di Ornellaia 2008 della Tenuta dell’Ornellaia del Gruppo Frescobaldi (unico lotto italiano del catalogo), con una visita privata e cena in cantina (a 4.000-8.000 euro). Sono alcuni dei top lot, sui 64 totali, dell’asta charity online Sotheby’s e Cité du Vin di Bordeaux, che fino al 27 ottobre raccoglie fondi a sostegno della Fondazione per la Cité du Vin. | |
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| | | “Robert Parker Wine Advocate”, per anni pubblicazione leader della critica enologica mondiale, dal 2019, come noto, è al 100% di proprietà del Gruppo Michelin, che edita la più celebre ed influente guida alla ristorazione mondiale. E se fino ad oggi il percorso della pubblicazione enoica è sempre stato indipendente da quello della “Guida Michelin”, con il gruppo che ha sempre parlato comunque di sinergie sempre più importanti tra i suoi business del vino e delle ristorazione, come abbiamo riportato spesso, ora sembra pronto ad un passo in più in questo senso, con l’arrivo di una “Guida Michelin del Vino”, o qualcosa del genere, come avrebbe lasciato intendere, in queste ore, il ceo Michelin, Florent Menegaux, come riporta “Le Figarò Vin”, il portale dedicato al vino del celebre quotidiano francese Le Figarò. Secondo Menegaux (che ha sottolineato, comunque, che il marchio “Robert Parker” non scomparirà), infatti, “il marchio Michelin è molto più potente”. Intanto, il gruppo ha lanciato la sua prima selezione mondiale delle “Chiavi Michelin”, per segnalare gli hotel che “offrono i soggiorni più straordinari”: 2.457 nel mondo, e 188 in Italia, di cui 12 con “Tre Chiavi”, il massimo riconoscimento, come lo sono le “Tre Stelle” per i ristoranti (in approfondimento). | |
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| | | Dalla “jungla nera” ai vigneti veneti, il mitico Sandokan si innamora del Prosecco, e arriva in cantina: l’attore italiano Kabir Bedi, icona del cinema e della tv, mette la sua firma su “Action”, una Magnum di Prosecco Doc Extra Dry Biologico Special Edition, nata dalla collaborazione con la storica Viticoltori Ponte1948 (che rappresenta 1.000 soci, con 3.000 ettari di vigneto) e Care To Action, Ong che sostiene in India l’infanzia, le donne e le comunità più vulnerabili, e di cui è Global Ambassador. | |
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| | Da tartufo & bollicine, connubio perfetto, alla “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” nelle Langhe con l’Alta Langa “Official Sparkling Wine”, a vino rosso & formaggio, un classico, con i Consorzi dei Vini della Valpolicella e del Parmigiano Reggiano a “Napoli in Rosso Amarone” e con il progetto “D’Opera - Quality Heritage of Europe” da Roma a Milano, da Signorvino. Sempre a Milano, si va dall’esperienza sonora immersiva per ascoltare i suoni del Franciacorta di Ca’ del Bosco al Bang & Olufsen Flagship Store, a “Il gusto di muoversi in Franciacorta”, servizio bus da Milano al territorio per la “Milano Wine Week”, a “Wow! Milano” by “Civiltà del Bere”, con i migliori vini italiani, ad “Ein Prosit” a Udine, con, per la prima volta, lo chef-icona Alain Ducasse e la Mostra Assaggio “Io sono Friuli Venezia Giulia-Blancs”: sono solo alcuni degli eventi nell’agenda WineNews. | |
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| | | A WineNews Luca Cordero di Montezemolo, tra i più grandi manager italiani: “l’Italia è un Paese straordinario, che ha tutto”, il vino è “una delle grandi attrazioni del nostro Paese, tra le tante. Ma dai vini siciliani ai vini del Trentino, passando per tutta la penisola, abbiamo delle eccellenze mondiali”, per questo, anche se i dazi “incideranno e sono un problema, alla fine, la qualità, l’immagine e la storia dei prodotti vinceranno. Sempre che questi dazi durino ancora per molto ...”. | |
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