Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 4.257 - ore 17:00 - Mercoledì 9 Luglio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | Novità a Bordeaux. A guidare il Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Civb) è tornato Bernard Farges. Valorizzazione dei vini, riduzione del potenziale viticolo, innovazione e ottimizzazione della promozione, è la “ricetta” di Farges per uno dei territori del vino più importanti al mondo, dove si continua a discutere di estirpazione dei vigneti (ma la foto è generata con Gemini Ai, ndr) per ritrovare l’equilibrio commerciale. Al recente Congresso nazionale dei viticoltori cooperativi, si è parlato di una cifra-obiettivo di 70.000-75.000 ettari di vigneto in Gironda, rispetto ai 104.000 ettari presenti qualche anno fa. | |
|
| | Che il cambiamento del consumo di vino e alcolici sia profondo, in questa fase storica, non c’è dubbio, ma capirne le dinamiche e i trend reali non è semplice. E così, dopo che tante analisi hanno parlato, nei mesi scorsi, di un calo dei consumi complessivi legati anche all’allontanamento dall’alcol da parte dei giovani, e al crescente salutismo, ora non solo emerge che i giovani stessi, quelli della Gen Z, stanno tornando a consumare di più, senza eccedere però, ma preferendo sempre più spesso birra, ready-to-drink, ma anche i superalcolici al vino, come riportato dall’Iwsr, ma anche che negli Stati Uniti, in attesa delle evoluzioni sul fronte dazi tra Usa e Ue attese entro il 1 agosto (con il settore alcolici che potrebbe essere salvato, secondo le ultime indiscrezioni), c’è chi prevede che a fine 2025, per la prima volta da quasi mezzo secolo, le vendite totali degli alcolici, in volume (grazie soprattutto ai ready-to-drink), supereranno quelle di vino, che calerà ancora. È quanto sostiene “The U.S. Wine Market: Shanken’s Impact Databank Review & Forecast”. Secondo il quale, dopo un calo del 3% nei consumi di vino nel 2024, negli Stati Uniti, il calo nel 2025 sarà di un ulteriore -4%, anche se alcuni segmenti enoici, come i vini da e oltre i 15 dollari a bottiglia a scaffale, gli Rtd a base di vino, i vini dealcolati e quelli chiamati “better-for-you” (sostanzialmente i “bio”, e quelli a ridotto contenuto alcolico e calorico), continueranno a crescere. Ulteriori cali complessivi, sono previsti, poi, fino al 2030, ma ad un tasso inferiore al -3% annuo. Ancora, spiega “Impact Databank”, “i segmenti a prezzo più elevato continuano ad essere sostenuti dal Prosecco - in particolare dai brand La Marca e Mionetto - e dai vini fermi da 15 dollari in su. Nel periodo da inizio anno terminato il 15 giugno nei canali Circana, i volumi totali di vino da tavola sono diminuiti di quasi il -6% da inizio anno nel canale off-premise”. Ma in generale, sottolinea ancora il report, se è innegabile che il mercato del vino affronta oggi enormi difficoltà, è anche vero che se si guarda al lungo termine, i volumi di vendita sono più che raddoppiati in quarant’anni, ed il valore totale del vino è quadruplicato negli ultimi trenta. | |
|
| | Sia il colosso del beverage Diageo che quello della birra Asahi hanno recentemente sollevato voci di protesta verso l’Oms, per lamentare la sua “posizione assolutista” contro il consumo di alcol, “non supportata da dati scientifici” e con politiche che appaiono simili a quelle che furono per il tabacco, eliminando, inoltre, qualsiasi distinzione tra consumo moderato e abuso. In Italia, l’ultima a scendere in campo è AssoDistil, la principale associazione dei distillatori che rappresenta oltre il 95% della produzione: “l’equiparazione che l’Oms sta portando avanti tra bevande alcoliche e prodotti del tabacco non è accettabile - sostiene Cesare Mazzetti, presidente Comitato nazionale acquaviti e liquori - e l’attacco indiscriminato all’alcol, dichiarando che non esiste una quantità sicura non si basa su un’assoluta evidenza scientifica”. | |
|
| | | Quello del “Sistema Prosecco” è stato il fenomeno vitivinicolo mondiale più rilevante del ultimi 25 anni. Un successo alimentato dalla sinergia - forse in parte inconsapevole - tra tre anime. Quella del Conegliano Valdobbiadene Docg, che è origine, storia, colline vitate (Patrimonio Unesco, ndr) e cultura del prodotto (e denominazione da 100 milioni di bottiglie ogni anno, in media); dell’Asolo Docg, che è identità e storia culturale di uno dei Borghi più Belli d’Italia e dei suoi vigneti incastonati tra i boschi (ed oltre 30 milioni di bottiglie); infine, quella del Prosecco Doc: “effervescenza” sul mercato, anche numerica, e nello stile di consumo (nel 2024 660 milioni di bottiglie sul mercato, per un giro d’affari all’origine di 3,6 miliardi di euro). Ma ora, arrivati alla “maturità” del sistema, urge, secondo molti, una riflessione per evidenziare la distintività di ognuna delle tre denominazioni. Riflessione di cui si è fatto portavoce il “Comitato Conegliano Valdobbiadene” che - per la sua prima “uscita” ufficiale - ha voluto avviare un confronto sul patrimonio enologico e territoriale della Docg Conegliano Valdobbiadene e sul suo futuro, nei giorni scorsi a Farra di Soligo, dal titolo eloquente: “La consapevolezza dell’unicità del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg nelle scelte di oggi e per il domani” (in approfondimento). | |
|
| | | Il Principe Robert di Lussemburgo, alla guida di Domaine Clarence Dillon, uno dei più prestigiosi gruppi vitivinicoli di Bordeaux, è il nuovo presidente delle Primum Familiae Vini (Pfv), l’associazione che riunisce le 12 famiglie produttrici di vino di più antica tradizione e importanza a livello mondiale, con nomi del calibro di Marchesi Antinori, Baron Philippe de Rothschild, Joseph Drouhin, Domaine Clarence Dillon, Egon Müller Scharzhof, Famille Hugel, Pol Roger, Famille Perrin, Symington Family Estates, Tenuta San Guido, Familia Torres e Tempos Vega Sicilia. | |
|
| | Nasce il “Fine Wine Tourism Marketplace Italy”, il primo salone in Italia dedicato unicamente al settore dell’enoturismo, organizzato da Riva del Garda Fierecongressi e Feria de Valladolid, in programma al Centro Congressi di Riva del Garda, per l’edizione n. 1 (28-29 ottobre). Un evento che registra partecipazioni da realtà istituzionali e imprese, provenienti, tra le altre, da Veneto, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Toscana, Campania e Friuli-Venezia Giulia e con i patrocini di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, Ministero del Turismo e Ministero dell’Agricoltura con le fattive collaborazioni con Movimento Turismo del Vino, Unione Italiana Vini - Uiv e Great Wine Capitals. Attesi in Trentino buyer provenienti da Europa Centrale ed Orientale, Nord Europa, Stati Uniti, Centro e Sud America in un calendario di tavole rotonde, seminari e incontri b2b. | |
|
| | | WineNews è con Daniela Scrobogna, sommelier, presidente Comitato scientifico Scuola Alta Formazione di Fondazione Italiana Sommelier (Fis): “il comico Antonio Albanese? Lo prendiamo ad esempio per prenderci in giro, ma non demonizziamo il sommelier, come spesso accade sui social, dove alcuni “pseudo-influencer” banalizzano il vino. Più che “smart” o “pop”, la comunicazione deve adattarsi a chi ascolta, senza sminuire ciò che racconta. Serve rispetto per il vino e conoscere quello che c’è dietro alla produzione di ogni bottiglia”. | |
|
|
|