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N. 4.011 - ore 17:00 - Mercoledì 24 Luglio 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Neanche il lusso è immune dalle tensioni economiche e geopolitiche di questi tempi. Lo testimoniano, ancora una volta, i conti di Lvmh, il colosso del lusso controllato dalla famiglia Arnault. I dati dei primi 6 mesi 2024 sulla prima metà 2023, riportano di un fatturato in calo del -1% per il gruppo (mentre la crescita organica è dichiarata a +2%, ndr), a quota 41,6 miliardi di euro. Ma il settore “Wine & Spirits” (con brand come Moët & Chandon, Krug, Cheval Blanc, Château d’Yquem, Ruinart e Dom Pérignon) è quello che fa peggio di tutti, con un calo pesante del fatturato, in doppia cifra, del -12%, a 2,8 miliardi di euro. | |
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| | Da gennaio ad aprile 2024, le esportazioni di vino spumante italiano, a livello globale, sono vicine ai 684 milioni di euro (+11,2% in valore sullo stesso periodo 2024) ed a 160,6 milioni di litri (+14,3% in volume sul primo quadrimestre 2023) - soprattutto grazie al Prosecco (+11,2%), che, con 519 milioni di euro, copre un quinto delle importazioni di vino italiano nel mondo - a dimostrazione di come le bollicine italiane siano un volano sempre più determinante per il settore e con importazioni in crescita, guardando alle percentuali, rispetto alle altre tipologie. Complessivamente l’export di vino italiano, a livello globale (+7% in valore e +5,8% in volume sul primo quadrimestre 2023), ha superato i 2,5 miliardi di euro e quindi il vino spumante si prende oltre il quarto del totale (il 27%) in valore ed oltre il 23% nei volumi. E quasi tutti i principali partner dell’Italia sono in crescita per quanto riguarda l’export degli spumanti, come si legge dai dati Istat analizzati da WineNews. Ad iniziare dagli Stati Uniti, Paese di riferimento, con 170,2 milioni di euro in valore (+3,9), davanti al Regno Unito (109,3 milioni di euro, +14,4%) e alla Russia che, con un sensazionale “balzo” in avanti, arriva a 48,7 milioni di euro (+120,7%), scavalcando la Germania che si avvicina a 46,4 milioni di euro (+5,2%). In quinta posizione c’è la Francia, patria dello Champagne, che ha importato spumanti italiani per 37,8 milioni di euro (+6,4%), e, curiosamente, la stessa percentuale, ma in negativo, l’ha fatta registrare per il dato complessivo sulle importazioni di vino italiano. Bene la Svizzera (+7,3% a 21,9 milioni di euro), altro Paese che aveva un dato negativo sul totale delle importazioni, ottima l’Austria a 18,8 milioni di euro nei primi quattro mesi 2024 (+21,2%), ma anche il Canada, vicino a quota 15,8 milioni di euro (+16,9%). Va giù la Svezia (-6,8%), che scende a 16,4 milioni di euro, mentre ci sono buoni segnali dal Giappone (+3,7%), che registra 11,3 milioni di euro di importazioni di vino spumante. Vanno in doppia cifra, per crescita in valore, i Paesi Bassi (+11,2%), che superano i 7,6 milioni di euro. Le note dolenti, Giappone a parte, arrivano dall’Asia con la Cina, che riporta un pesante -15,8%, fermandosi a 3,1 milioni di euro (in approfondimento). | |
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| | In Italia le attività commerciali più in vendita sono quelle legate al settore del retail e del food-ristorazione che insieme rappresentano il 60% degli annunci, secondo un’analisi di B2Scout, il marketplace digitale dedicato alla compravendita di aziende. Il restante 40% è caratterizzato da opportunità provenienti da altri settori, come ad esempio palestre e tabaccherie. A livello geografico la maggior parte delle attività in vendita è in Lombardia con il 40% degli annunci, seguita da Veneto e Piemonte entrambe con il 20%. L’Emilia-Romagna è al 16%, mentre il 4% è la quota cumulativa di tutte le altre Regioni. Questi dati evidenziano come le opportunità di business siano prevalentemente concentrate nel Nord Italia. Il tutto va a inserirsi nel contesto più ampio del difficile ricambio generazionale ai vertici delle Pmi italiane. | |
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| | | Villa Bucci, gioiello enologico del Verdicchio dei Castelli di Jesi, resa celebre dal genio e dalla caparbietà di Ampelio Bucci e della sua famiglia, continuerà il suo percorso sotto l’egida della famiglia Veronesi, che investe, con sempre maggiore convinzione, nella produzione di vino: stando ai rumors WineNews, è veramente in dirittura d’arrivo la firma che vedrà la celebre cantina di Ostra Vetere (Ancona), arricchire il mosaico vinicolo della famiglia Veronesi, alla guida del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia, che controlla anche l’enocatena Signorvino), con una tessera di assoluto pregio che si unirà ai Tenimenti Leone, nel Lazio, tra i comuni di Velletri e Lanuvi, La Giuva, in Valpolicella, e Podere Guardia Grande, ad Alghero (in attesa di aprire anche una cantina in terra di Trentodoc, probabilmente entro l’anno). Un affare che vedrà passare di mano i 31 ettari di vigna oggi coltivati da Villa Bucci, insieme ad altrettanti ettari di terra a seminativo, con la prospettiva di piantare ancora vigne, e che darà un nuovo slancio ad una piccola, grande cantina marchigiana, la cui etichetta di punta, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bucci, con l’annata 2019, si è affermato come primo vino bianco al mondo per la classifica della rivista americana Wine Enthusiast “100 most exciting wines 2021”. | |
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| | | I dati del Rapporto 2023 sul commercio estero dei prodotti agroalimentari by Crea Politiche e Bioeconomia, mostrano come nel 2023 l’agroalimentare segna nuovi record per gli scambi con l’estero dell’Italia. L’export agroalimentare cresce infatti del 6,6% sul 2022, raggiungendo il record di 63,1 miliardi di euro. Primato anche per le importazioni che toccano i 64,7 miliardi di euro (+4,1% sul 2022). Tutti andamenti che producono un miglioramento della bilancia agroalimentare, il cui disavanzo, nel 2023, si attesta a 1,64 miliardi di euro, riducendosi di 1,34 miliardi sul 2022. | |
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| | In un’Italia leader mondiale della biodiversità, crescono le località rurali dove l’agricoltura d’eccellenza è cardine di un’economia importante e sempre più legata anche a servizi avanzati: sono 75, sulle 72 del 2023, le “Spighe Verdi” 2024, assegnate dalla Fee - Foundation for Environmental Education, che rilascia anche la “Bandiera Blu” per le località costiere, pensate per guidare i Comuni rurali in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità, in partnership con Confagricoltura. Sei sono i nuovi ingressi (Gavi in Piemonte, Senigallia nelle Marche, Nardà in Puglia, Trevi in Umbria, Gambassi Terme in Toscana e Ragusa in Sicilia), 3 i Comuni non confermati, e 15 le Regioni premiate. Piemonte al top con 13 riconoscimenti, davanti alle Marche con 9, e a Toscana, Umbria e Puglia con 8 a testa. | |
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| | | Luoghi magici, dove storia, religione, morale e agricoltura si intrecciano. Come testimonia, tra le altre, la storia di Abbazia di Novacella. Il racconto da dentro di una delle cantine di abbazia più antiche e ancora attiva nella produzione di vini di eccellenza, dove le competenze e le professionalità devono essere accompagnate dalla condivisioni di valori profondi. E dove il vino è anche un business importante per sostenere le attività dell’abbazia fondata nel 1142 dal beato Artmanno, e dove si segue la regola di Sant’Agostino.
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