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N. 4.362 - ore 17:00 - Giovedì 4 Dicembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Istituzioni, consorzi e produttori devono affrontare evoluzioni ed emergenze che coinvolgono il vino, come l’urgenza di disporre di vigneti più resistenti a crittogame, parassiti ed agli eventi abiotici causati dal cambiamento climatico, che si incrociano con la sostenibilità ambientale ed i criteri di scelta dei consumatori. Tuttavia, l’introduzione dei Piwi nelle denominazioni di origine - prevista dell’Ue, ma attualmente non dal nostro Testo Unico, che ne consente l’utilizzo soltanto nelle Igt - potrebbe giocare un ruolo importante, ma trova alcuni ostacoli, dibattuti, nei giorni scorsi, da Assoenologi a Rive a Pordenone. | |
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| | Per il vino italiano e mondiale si avvia alla chiusura un 2025 complesso, con l’export che, con ogni probabilità, avrà un finale in negativo (-1,9% a livello mondiale il confronto con il 2024 fino ad agosto, secondo i dati Istat, per oltre 5 miliardi di euro, -5,7% nei Paesi Extra Ue nei primi 9 mesi secondo l’Osservatorio Unione Italiana Vini - Uiv), sul quale pesano, senza dubbio, i dazi Usa, che, però, a detta di tutti, faranno vedere i loro effetti reali dal 2026, salvo clamorosi cambi di scenario, ma anche consumi interni decisamente non brillanti, a causa di un’economia non florida, del cambiamento generale dei consumi, del salutismo e così via. Eppure il settore, come sempre ha fatto nelle varie fasi crisi che nella sua lunga storia ha attraversato, deve guardare avanti. E se il lavoro delle imprese è ovviamente imprescindibile, ora più che mai è importante il supporto delle istituzioni. Alle quali fare delle richieste precise, come spiegato, a WineNews, da Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini - Uiv, che, in questi giorni, ha riunito il Consiglio nazionale per fare il punto sulla fine anno. “La prima richiesta - per il presidente Uiv - è investire di più in promozione dei nostri prodotti, che è fondamentale. E in questo senso il Governo italiano ed il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, hanno già risposto assegnando risorse aggiuntive all’Ice guidata da Matteo Zoppas. Ma una cosa molto utile sarebbe poter utilizzare i fondi Ocm Promozione non solo nei Paesi Terzi, ma anche in Europa, visto che i 27 Paesi Ue rappresentano un mercato da 400 milioni di persone che in buona parte già apprezzano il vino”. Altro aspetto importante, di cui si discute in Europa, è quello del finanziamento agli estirpi dei vigneti per ridurre la produzione. “Già nel 2009 su questa misura abbiamo sperperato 1 miliardo di euro a livello Ue, e, poi, nel 2010 abbiamo avuto comunque una produzione di oltre 50 milioni di ettolitri in Italia, per esempio. Non funziona, e le risorse servono ad altro. In generale, serve anche una migliore informazione sul vino, e anche in questo senso le istituzioni devono fare la loro parte. Il mondo del vino deve oggi evitare catastrofismi, ma anche facili ottimismi e lavorare sulla gestione della crisi”. | |
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| | Sono le cosiddette “piazze della ristorazione”: aree tematiche, ricche di opzioni gastronomiche e curate negli arredamenti che si trovano nei centri commerciali oppure negli aeroporti e nelle grandi stazioni. Sono le Food Court, una nuova “geografia” del settore della ristorazione, che racconta molto anche come cambiano e stanno cambiando le modalità di frequentazione dei ristoranti, come spiegato al “Food Service Forum” 2025, edizione n. 9, organizzato da Gruppo Food, a Milano, tra gli eventi di riferimento per la community del fuoricasa, quest’anno con il claim “Ristorazione, reazione a catena” per raccontare una formula che in Italia vale, ormai, il 10% del mercato del settore. E la clientela più assidua delle Food Court è la GenZ, che le percepisce come “luoghi di incontro”, oltre che come locali per mangiare (in particolare sushi e pokè). | |
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| | | Sono piccoli, ma costanti, e per questo incoraggianti, i segnali positivi sul mercato secondario dei fine wines, monitorato dalla piattaforma Liv-Ex, che è un po’ il termometro dell’andamento dei grandi vini da collezione del mondo. E che, dopo tanti mesi consecutivi di calo, con i dati di novembre 2025, consolida, invece, la piccola inversione di tendenza registrata a partire dallo scorso settembre. Guardando agli indici, segna +0,9% mese su mese il Liv-Ex 100, che assottiglia ancora di più il segno negativo da inizio anno, fissandolo al -2,8%. E rosicchia un altro +0,4% mese su mese il più ampio degli indici, il Liv-Ex 1000, che riduce il passivo da inizio 2025 a -4,5%. Sostanzialmente invariato, invece, l’Italy 100, che mette a segno un -0,1% mese su mese, e -1,8% da inizio anno. Guardando, inoltre, ai singoli vini più performanti da inizio anno, nel Liv-Ex 100 i migliori italiani, ed unici due tra i primi 10, sono l’Ornellaia 2021, gioiello bolgherese del Gruppo Frescobaldi, e il Tignanello 2020, tra i vini simbolo di Antinori. Mentre nel più ampio Liv-Ex 1000, il migliore in assoluto di tutti i 1.000 vini dell’indice, è il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva di Bruno Giacosa, che fa +59,7% da inizio anno, accompagnato, in “Top 10”, dal 100% Sangiovese 2018 di Soldera Case Basse, a +23,7%. | |
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| | | Dalla “città degli innamorati”, capitale della Valpolicella, alla quale è legata dal Cinquecento, alla “perla delle Dolomiti”: dal 30 dicembre, l’Antica Bottega del Vino di Verona, un “tempio” del vino italiano e tra le attrazioni di una delle città d’arte più visitate d’Italia, apre a Cortina d’Ampezzo, intramontabile meta del turismo invernale nel Belpaese, sotto i riflettori, come non mai, grazie alle ormai prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 (dal 6 febbraio). Un progetto, e un sfida, voluto dalle Famiglie Storiche, proprietarie, e dal direttore Luca Nicolis. | |
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| | Un tempo tipologia apprezzata dalle corti nobiliari di tutta Europa, nei secoli i vini dolci sono diventati marginali nei consumi moderni, relegati al massimo alla fine del pasto o poco più, in abbinamenti quasi sempre complementari con qualche tipo di dessert, o con i formaggi. Eppure quella dell’abbinamento tra vini dolci e piatti salati è un’arte che può regalare interessanti suggestioni enogastronomiche e soddisfazione al palato, ma anche aiutare a rilanciare un po’ le sorti di una tipologia di vino che soffre più di altre. Per valorizzarla, torna il “Premio Maculan” 2026, competizione ideata dalla storica azienda agricola di Breganze, a Vicenza, simbolo del Torcolato, per eleggere il miglior abbinamento di un vino dolce con un piatto salato (con le ricette che potranno essere inviate entro domenica 22 febbraio 2026). | |
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| | | Fare previsioni è difficile, in un’epoca complessa, anche per il vino. WineNews ha raccolto le “voci storiche” di Montalcino, tra i territori più emblematici, per capire se è “un’isola felice”. Ma dove il Consorzio del Brunello, guidato da Giacomo Bartolommei, parla di un piano di promozione per rilanciare la denominazione. Con Giampiero Bertolini (Biondi-Santi), Cristina Mariani-May (Castello Banfi), Stefano Cinelli Colombini (Fattoria dei Barbi), Bernardino Sani (Argiano), Pier Giuseppe d’Alessandro (Poggio Antico) e Francesco Ripaccioli (Canalicchio di Sopra). | |
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