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N. 3.933 - ore 17:00 - Domenica 7 Aprile 2024 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.215 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Dal “valore” del vino, che è economia, occupazione, enoturismo, natura, bellezza e futuro, e il “medium” per raccontare i territori al mondo, alla sua cultura, testimoniata dall’esposizione di opere dai musei italiani, dalla presenza della politica italiana, europea e mondiale a numeri & trend su produzione, export e consumi, dal prologo con “OperaWine” by “Wine Spectator” alle degustazioni, da curiosità come la presenza dell’Orient Express a “Vinitaly and the City”: ecco Vinitaly 2024 (Verona, 14-17 aprile) nel “day by day” by WineNews, con una nostra selezione di eventi, e un “Vinitaly Off”, che comincia quando i cancelli di Veronafiere si chiudono … | |
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| | Non solo un’agorà internazionale del business: Vinitaly 2024 sarà l’occasione per analizzare numeri & trend e per discutere le tante questioni aperte del vino italiano in Italia e Ue (con la Premier Giorgia Meloni attesa, e la presenza delle istituzioni italiane ed europee, e non solo). Dal recepimento della direttiva Ue su vini no e low alcol all’obbligo delle etichette nutrizionali, dalla stretta sulla pubblicità degli alcolici proposta dal Belgio sull’onda del crescente salutismo (dopo, e peggio, degli health warnings in etichetta dell’Irlanda, e mentre il Canada ha modificato le linee guida alimentari, limitando il consumo di alcol a due bicchieri a settimana, e gli Usa stanno valutando modifiche simili, con la revisione delle linee guida prevista per il 2025), alla revisione della Pac, dalla promozione all’applicazione della riforma delle Dop e Igp, e che si assommano a conflitti in corso, mercati e consumi in difficoltà e cambiamento climatico. Tra i convegni, il 14 aprile, dopo l’“Opening Ceremony”, sarà l’Unione Giuristi della Vite e del Vino far luce proprio sul nuovo regolamento delle Ig, mentre con Airbnb si parlerà di enoturismo. E se la Fivi porterà avanti la richiesta di riforma della rappresentanza dei piccoli produttori nei Consorzi, l’Accademia Italiana della Vite e del Vino dedicherà un meeting alla legalità alimentare. La tavola rotonda di Federvini analizzerà l’impatto socioeconomico della filiera sui mercati e con i nuovi trend di consumo, e, in contemporanea, ci sarà la tavola rotonda sul vino in gdo con la ricerca “Circana per Vinitaly” e i leader del settore. Ismea, Ministero delle Politiche Agricole, Agea e gli Organismi di difesa si concentreranno, invece, sulla gestione del rischio nella filiera. Demeter Italia ripercorrerà 100 anni di viticoltura biodinamica, mentre con Fipe e Uiv-Unione Italiana Vini si parlerà di wine list e sostenibilità economica delle cantine. Il 16 aprile si va dalla crescente minaccia del neo-proibizionismo, in un Seminario Vinitaly-Veronafiere e wine2wine, ad uno studio Nomisma Wine Monitor con Foragri su vino & finanza, dall’Osservatorio Enpaia-Censis sul consumo di vino e i giovani ai nuovi dati dell’enoturismo in Italia, con le voci del settore riunite da Ismea, che farà lo stesso anche con il mondo delle cooperative italiane, mentre con Intesa Sanpaolo si parlerà di internazionalizzazione. | |
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| | Dalla ricerca dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia “Se tu togli il vino all’Italia, un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto” (con tre focus su Barolo, Brunello di Montalcino ed Etna), all’omaggio di Confcooperative alle cantine cooperative ultracentenarie, grazie ad una mostra di vini ed un video di immagini storiche, e alla nascita del “Festival Nazionale dell’Agricoltura e del Cibo” di Coldiretti, che poi si svilupperà in diverse città e territori italiani, sono tra le iniziative della prima “Giornata Nazionale del Made in Italy” voluta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che si celebrerà anche a Vinitaly 2024 a Verona, il 15 aprile, giorno di nascita di Leonardo da Vinci, il grande genio italiano che ha dedicato i suoi studi anche al vino, ma che fu anche vigneron. Vino che, oggi, è uno dei simboli più forti ed amati del made in Italy nel mondo. | |
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| | | Il vino in Italia è un settore da 13,8 miliardi di euro di fatturato alla produzione, il 10% del totale dell’agroalimentare, coinvolge 241.000 imprese viticole e 33.000 aziende vinificatrici, con 7,8 miliardi di euro di export. Ma è anche, o soprattutto, storia, cultura, ricchezza diffusa e presidio dei territori. Per questo l’Italia, può e deve essere una delle grandi potenze in prima linea a tutela di un prodotto che oggi, da più parti, per i cambiamenti sociali in atto, ma anche per volontà politiche dal sapore neo-proibizionista, è messo a rischio. Ed è per questo che, nei 100 anni dalla fondazione dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino - Oiv, presieduta dal professore italiano Luigi Moio, il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha chiamato a raccolta i colleghi ed i rappresentanti di 30 Paesi del mondo. Che si riuniranno nel “Wine Ministerial Meeting” in Franciacorta, il 12 aprile, per poi fare rotta su “Opera Wine” by “Wine Spectator”, il 13 aprile, e su Vinitaly, dal 14 al 17 aprile, a Verona, “dove mostreremo al mondo - ha detto Lollobrigida - la capacità dell’Italia di creare valore intorno al vino, ma anche la nostra storia, la nostra cultura del vino, anche attraverso opere che arriveranno dal Muvit, il Museo del Vino di Torgiano della famiglia Lungarotti, e la capacità di fare innovazione”. | |
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| | | Come sempre, WineNews seguirà Vinitaly a Verona, e, ancora una volta, dall’unica regione “al plurale” d’Italia, nel cuore della fiera: le Marche, tra i territori più dinamici del wine & food, patria del bianco Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica e del Rosso Piceno, alla quale ci accomunano l’avere più anime unite nella diversità, che lavorano in sinergia, con lo sguardo rivolto al futuro. E racconteremo le mille sfumature economiche, culturali e di costume del vino che, nei giorni del più importante evento di settore, formano un grande mosaico.
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| | Se da oltre mezzo secolo, Vinitaly è l’evento di riferimento internazionale del vino italiano, il momento di business e la vetrina più importante del settore, nell’ultimo quarto di secolo, negli stessi giorni ed a pochi passi da Verona, sono nate kermesse accomunate dal raccontare i vini “naturali”, biologici e biodinamici, e che sono diventate ormai una tradizione. Da “Summa” 2024, la storica e pionieristica rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche, di scena il 13 e il 14 aprile alla Tenuta Alois Lageder a Magrè, nel cuore dell’Alto Adige, a “ViniVeri” 2024, dal 12 al 14 aprile a Cerea, nei 20 anni dalla nascita del Consorzio ViniVeri, e a “VinNatur Tasting” 2024, la rassegna di VinNatur, tra le prime e più importanti realtà dedicate ai vini naturali, dal 13 al 15 aprile a Gambellara. | |
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| | | Per ribadire come il vino e il suo consumo fanno parte della nostra cultura, anche nel 2024, eccezionalmente, a Vinitaly, saranno esposte opere d’arte in arrivo da importanti musei italiani, dalla Galleria Borghese di Roma al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ed al Muvit, il Museo del Vino della Fondazione Lungarotti a Torgiano, che compie 50 anni, fondato nel 1974 da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, “miglior Museo del vino” per il “New York Times”, e che, dall’Umbria, invierà, a Verona, 34 opere. Nell’attesa, WineNews, ve lo racconta in una nostra visita speciale. | |
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