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WineNews
N. 4.179 - ore 17:00 - Venerdì 21 Marzo 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti,
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La News
Mattarella omaggia il vino e l’olio
Il Forum della Cultura dell’Olio e del Vino, l’evento Bibenda edizione n. 44, domani alla Fondazione Italiana Sommelier (Fis) all’Hilton Cavalieri a Roma, ha un ospite d’eccezione: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui presenza “elogia il lavoro di migliaia di produttori italiani che hanno fatto della qualità del vino, dell’olio e dei prodotti della Terra il loro credo”, dice il “deus ex machina” Franco Maria Ricci, presidente Fis e Worldwide Sommelier Association. Francesco Grollo canterà l’Inno di Mameli, Elisabetta Salvatori racconterà “L’Olio è una favola” ed interverranno Daniela Scrabogna e i produttori Angiolina Piotti Velenosi e Angelo Gaja.
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Dazi, Ue e Usa prendono tempo fino a metà aprile. Ma la tensione nel wine business è alta
I dazi Usa al 200% su vini e Champagne di Francia e d’Europa minacciati da Trump, se l’Ue introducesse davvero contromisure sui dazi americani al 25% su acciaio e alluminio europei, ancora, sono solo parole, anche se già stanno causando non pochi problemi sul mercato Usa, fondamentale, con gli importatori americani che stanno fermando le spedizioni. In questi giorni, mentre il settore è ovviamente in fibrillazione (come emerso anche ieri nella preview Vinitaly 2025 a Bruxelles), in molti, come fatto dal presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas, a WineNews, o dal Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, in più occasioni, predicano prudenza, ricordando che la diplomazia è al lavoro. E, intanto, un primo piccolissimo, seppur significativo, risultato, è che l’Ue ha preso tempo, rinviando di un paio di settimane l’entrata in vigore, rispetto al 2 aprile previsto inizialmente, dei dazi ritorsivi sui prodotti Usa (incluso nella lista - che ad oggi è la stessa utilizzata nel 2000 per la disputata Boeing-Airbus - c’è il whiskey americano, “casus belli” per il quale Trump ha minacciato i dazi su vini e alcolici europei, ndr), previsti dai primi di aprile, come annunciato ieri dal Commissario Europeo per il Commercio, Maroš Šefčovic. Una mossa, ovviamente, per prendere tempo e dare modo alla diplomazia di lavorare, anche in base a quello che faranno veramente gli Usa. Un rinvio per negoziare con meno frenesia, dunque, da prendere comunque con le molle, come sempre in questi casi, come commenta anche la stessa Us Wine Trade Alliance, che pochi giorni fa ha caldamente consigliato agli importatori di fermare tutte le spedizioni dall’Unione Europea, in attesa di capire cosa succederà. E dopo il rinvio delle tariffe Ue, “abbiamo appena avuto conferma che la risposta degli Stati Uniti - comprese le tariffe di ritorsione su vino e alcolici dall’Ue - sarà ora rinviata al 14 aprile. Come sappiamo i dazi sul vino - commenta Uswta - danneggiano significativamente di più le imprese statunitensi, rendendoli inutilmente dannosi per gli interessi americani ed una scarsa leva per influenzare il cambiamento delle politiche. L’industria del vino può essere un modello per il commercio equo e solidale che gli Stati Uniti desiderano, a beneficio delle imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico”.
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Tanti eventi dedicati ai grandi vini bianchi
Dal vino alla Cantina San Michele Appiano che incontra l’arte di Robert Pan nel progetto “Appius. Arte. Amore. Alto Adige” nella nuova cantina dell’iconica Appius Cuvée, al “Wine Skisafari” con le etichette del Consorzio Vini Alto Adige nei rifugi in Alta Badia (23 marzo); da “Vinifera” a Trento, con i vignaioli alpini e transalpini (22-23 marzo), a Vistorta che nelle “Giornate Fai di Primavera” apre le porte di Villa Brandolini d’Adda in Friuli (22-23 marzo); da “Grosjean. Grands Vins de Montagne” della Valle d’Aosta all’Enoteca Longo a Legnano (domani), al primo “Benvenuto Arneis” all’Enoteca Regionale del Roero a Canale (23 marzo), da “Le Prime di Vite in Riviera” ad Albenga (23-24 marzo), a Partesa che con i suoi “Wine Lab” fa tappa a Verona (24 marzo), ed a “Terre di Toscana” a Lido di Camaiore (23-24 marzo), tanti gli eventi nell’agenda WineNews.
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Focus
A Pompei si torna a produrre vino di qualità
Un’azienda vitivinicola biologica e con ciclo produttivo completo che si sta realizzando nell’area archeologica di Pompei, con una vigna “archeologica” che, forte dell’esperienza acquisita sui vigneti già esistenti, sarà costruita arrivando ad oltre 6 ettari, e con strutture di vinificazione e affinamento da realizzarsi nel perimetro del Parco, per produrre “vino pompeiano” di qualità. Ecco il “cuore pulsante” della forma speciale di partenariato pubblico-privato con cui il Gruppo Tenute Capaldo, e in particolare le cantine Feudi di San Gregorio e Basilisco, già “custodi” della storia del vino dei rispettivi territori, dall’Irpinia al Vulture (con i cosiddetti “patriarchi della vite”), affiancano il Parco Archeologico nella gestione e valorizzazione dei vigneti tra gli scavi Patrimonio Unesco più famosi e visitati al mondo, illustrata, oggi, a Pompei dal direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e da Antonio Capaldo, presidente Feudi di San Gregorio (e di cui avevamo dato notizia, su WineNews, a fine 2024). Un progetto a lungo termine, in cui il Parco e il Gruppo collaborano con le rispettive competenze, con la ricerca sulle tecniche tradizionali di allevamento della vite e trasformazione delle uve del professor Attilio Scienza, e le competenze agronomiche di Feudi e del suo responsabile di produzione Pierpaolo Sirch.
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Cronaca
Marzia Varvaglione presidente Ceev
Il Comité Européen des Entreprises Vins (Ceev), che rappresenta le aziende vinicole dell’industria e del commercio nell’Unione Europea, ha una nuova guida: è Marzia Varvaglione, che, con il fratello Angelo e la sorella Francesca, rappresenta la quarta generazione di Varvaglione 1921, storica e importante cantina pugliese. Marzia Varvaglione, già nel consiglio di Unione Italiana Vini, è la prima donna presidente, e la più giovane di sempre. Tra i membri del board del Ceev anche Piero Mastroberardino, produttore in Campania e vicepresidente Federvini.
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Wine & Food
“Agricoltura È”: le massime istituzioni d’Italia e d’Europa per il made in Italy a Roma
L’apertura con il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il 24 marzo, la chiusura affidata alla Premier Giorgia Meloni, il 26 marzo, con in mezzo convegni e incontri istituzionali, compreso quello con il Commissario Ue all’Agricoltura, Christophe Hansen, il 25 marzo, per ribadire all’Europa e al mondo che l’agricoltura, soprattutto in Italia, è cibo, crescita, ambiente, energia, qualità, solidarietà, storia, ricerca e futuro. È l’obiettivo di “Agricoltura È”, il “villaggio” al centro di Roma, in Piazza della Repubblica, con la regia del Ministero dell’Agricoltura, nella ricorrenza della firma dei Trattati di Roma che il 25 marzo 1957 diedero vita alla Comunità economica europea-Cee. Perché “l’agricoltura è il cuore dell’identità europea”, ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
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WineNews.tv
“Artigianali”, “naturali”, “alternativi”: i vini che si dicono diversi, e che piacciono ai giovani
Vinificazione senza interventi e ricerca di un prodotto che racconti qualcosa che va oltre la bottiglia. Quella dei vini “artigianali, “naturali” ed “alternativi” è una nicchia di quei vini diversi, che stanno crescendo, e che hanno come target i giovani. Ma, fermo restando il trinomio vitigno, territorio e vigneron (e la qualità), che cosa rende certi produttori e vini diversi dagli altri? Da “Slow Wine Fair”, a Bologna, la parola ai distributori: Antonio Prati (Tannico), Gianpaolo Giacobbo (Arkè), Gilda Musetti (Vi.Te) e Tommaso Carluccio (Elemento Indigeno).
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