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N. 3.323 - ore 17:00 - Venerdì 31 Dicembre 2021 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Per molti, il sapore dell’ultimo brindisi del 2021 sarà quello del made in Italy, con ben 620 milioni di bottiglie di spumanti tricolore che saranno stappate in tutto il mondo (+29% sul 2020), secondo le stime aggiornate della Coldiretti (su dati Istat). In Italia, invece, verranno stappate 85 milioni di bottiglie (+35%) tra Trentodoc, Oltrepò Pavese Franciacorta, Asti, Prosecco (dal Conegliano Valdobbiadene Docg alla Doc, ad Asolo, ndr) e non solo. Prosecco che, inoltre, si è confermato “categoria” regina delle esportazioni di vini Ue nei Paesi Terzi nel 2020, secondo i dati Eurostat pubblicati oggi (nell’approfondimento). |
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Alcuni fuori portata per molti, altri più “abbordabili”, ma comunque da sogno. Fanno sognare, discutere, viaggiare nel piatto e nel calice e nella fantasia, i menù del Cenone di San Silvestro dei ristoranti “Tre Stelle” Michelin d’Italia, dedicati a chi non bada a spese per regalarsi un’ultima coccola di lusso in un 2021 ancora fortemente condizionato dalla pandemia (nel dettaglio, con tutti i piatti ed i vini nell’approfondimento). Il più costoso in assoluto è il menù proposto da Heinz Beck a La Pergola del Rome Cavalieri: 1.300 euro a persona per un menù fatto da Ostrica con mojito di carciofi, Gambero rosso su avocado con tapioca al lemongrass e lime, Ricciola marinata con sedano rapa e tartufo nero, Tortellini ripieni di pastinaca con estratto di funghi ossidati, mandorle e tartufo bianco d’Alba, Cavolfiore grigliato con caviale e foglie di cappero, Rombo al curry di montagna con hummus di noci e bieta, Scaloppa di fegato grasso d’anatra, zucca cotta nella creta, maionese di porro affumicato, castagne, salsa di caffè d’orzo e liquirizia, Capriolo su consistenze di carote e cardamomo e dessert di San Silvestro, vini e champagne inclusi. Cifra tonda a 1.000 euro, invece, per il menù di San Silvestro, dell’Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura, mentre al Piazza Duomo di Alba, invece, il menù di Enrico Crippa, tra “signature dish” e nuove creazioni, si gusta a 500 euro a persona, che arrivano a 850 con i vini in abbinamento. In Alta Badia, invece, il ristorante St. Hubertus di Norbert Niederkofler propone un menu da 480 euro a persona, che diventano 780 con vini e bevande, mentre completamente a sorpresa, invece, il menù de Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, a 450 euro a persona vini e bevande escluse. Più o meno lo stesso target dei fratelli Cerea, al Da Vittorio di Brusaporto, a Bergamo, a 400 euro a persona (vini e bevande escluse). “Bastano” 380 euro a persona, vini e bevande escluse (ad eccezione di un brindisi con lo Champagne Gosset), invece, per godersi l’ultima cena del 2021 all’Enoteca Pinchiorri di Firenze. Menù completamente a sorpresa a 250 euro, vini eslcusi, infine, come sempre, per il Ristorante Dal Pescatore della famiglia Santini a Canneto sull’Oglio. Niente cenone, invece, da Uliassi, Ristorante Reale di Niko Romito e Bartolini al Mudec. |
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Inquinamento, bracconaggio e tante altre cose rischiano di far scomparire animali come l’orso polare o il rinoceronte di Giava, o il panda (storico “simbolo” del Wwf,), nel mondo, o il lupo e l’orso bruno marsicano, lo stambecco alpino o la trota mediterranea, solo in Italia. Ma tra le specie più a rischio nel 2021, ci sono anche le anguille europee, inserite nella “Red List” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Un pesce povero quasi dimenticato in tavola, nel quotidiano, seppur protagonista di tante ricette tradizionali delle feste. Una case history che fa riflettere su quanto la scelta di quello che mangiamo sia fondamentale, quando si parla di “cibo etico e sostenibile”. Ma anche su quanto, nel gusto dominante e nell’attenzione pubblica, vi continuino ad essere, spesso e senza motivo, alimenti di serie “A” e di serie “B”. |
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Passare “in un sol boccone” da zero a due stelle Michelin, per un ristorante, è impresa quasi proibitiva. Così come sembra esserlo, per il mondo, uscire a breve dalla pandemia. E allora, sperando che sia di augurio per tutti, per il menù del cenone suggerito da WineNews, abbiamo scelto quello di Giovanni Solofra al neo bistellato ristorante “Tre Olivi” del Savoy Beach Hotel a Paestum della famiglia Pagano (proprietaria anche dell’azienda “San Salvatore 1988”, griffe del Cilento). E sperando in una nuova “golden age”, è all’insegna dell’oro la proposta dello chef campano. Si inizia con una “Perla d’oro”, ovvero un’ostrica servita con perla di Mignonette, per proseguire poi con l’“Oro di Paestum”, un crudo di ricciola con carciofi bianchi di Pertosa, presidio Slow Food, e salsa al tartufo bianco, e ancora con “L’Oro in Bocca”, composto da crostacei, cavoli e caviale. Tocca poi alla “Gallina dalle uova d’oro”, ovvero uovo poche con fonduta di cacio di grotta e polentina di farina di mais Quarantino di Monte Frumentario, e ancor all’“Oro Bianco”, tradotto in tortelli di coniglio nostrano e tartufo bianco. Poi ancora mare, con il “Golden Fish”, composto da pesce d’amo e limone, e poi escursione dal sapore montano con “Capri_Oro”, piatto fatto da capriolo e frutti rossi. I dolci? “Gold Star” e “Oro Shock” (nell’approfondimento). |
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Italian Wine Brands, primo gruppo del vino italiano non cooperativo, con un potenziale da oltre 400 milioni di euro di fatturato, ha trovato l’accordo per l’acquisizione dell’85% del capitale sociale di Enovation Brands, storica società di importazione di vini italiani sul territorio nordamericano con base a Miami con una distribuzione capillare su tutto il territorio nordamericano. L’equity value è pari a 22 milioni di dollari, valutazione cui corrisponde un equity value per il 100% della società pari a 25,9 milioni di dollari. |
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Comunque vada, il 2021 è alla fine. E gli italiani, pur tra incertezze e timori legati alla pandemia, non rinunceranno all’ultimo brindisi dell’anno. Che, per quasi tutti, più di 8 su 10, secondo i dati della Coldiretti, che festeggeranno tra le mura domestiche (con disdette a pioggia in ristoranti ed agriturismi, nonostante le nuove regole sulla quarantena introdotte dal Governo). Celebrazioni che, in ogni caso, muoveranno un giro economico per la tavola stimato in 2 miliardi dalla Cia-Agricoltori Italiani, ed 1,7 (con un aumento di 300.000 di euro sull’anno scorso, ma un calo ancora di 400.000 in meno rispetto all’ultimo capodanno pre-pandemia) secondo la Confcooperative. La spesa per il cenone di quest’anno, aggiunge ancora la Coldiretti, sarà assai più cara dello scorso anno, con una media di 99 euro a famiglia (+52%). |
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Così il professor Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione Umana e consulente del Ministero della Salute. “Dobbiamo ritornare alla Dieta Mediterranea, nella sua interezza, con tanta frutta e verdura in primis. Il vino è un alimento liquido, va bevuto sempre mangiando, e dai 17 anni in poi, perchè prima non abbiamo gli enzimi per digerirlo. Ma il concetto, come diceva Rita Levi Montalcini, è aggiungere vita ai giorni, non giorni alla vita”. |
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