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N. 3.008 - ore 17:00 - Mercoledì 14 Ottobre 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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In Europa, il parere della Dg Agri alla Commissione Ue sull’uso in etichetta della controversa dicitura “Vino naturale” è stato piuttosto tranchant. In sostanza, si legge, “l’indicazione “vino naturale” può suggerire l’idea di un vino di qualità più alta. C’è il rischio che l’uso del termine “naturale” induca il consumatore in errore”. Dalla Uiv a Federvini, passando per la Fivi, il punto focale è la comunicazione: anche trovando una definizione condivisa, quello di “Vino naturale” resterebbe un messaggio fuorviante, che rischierebbe di mettere in cattiva luce i vignaioli convenzionali, ossia la stragrande maggioranza. |
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I grandi vini del mondo sono da tempo nel mirino di grandi appassionati e collezionisti, ma anche di malfattori e truffatori. Non fa eccezione il Sassicaia, vino mito e icona dell’Italia nel mondo, nato nella Tenuta San Guido guidata dalla famiglia Incisa della Rocchetta, gioiello in bottiglia nato dalla mente del Marchese Mario Incisa della Rocchetta e dell’enologo Giacomo Tachis (la prima annata sul mercato è stata la 1968, ndr), finito suo malgrado al centro di una truffa internazionale sgominata dalla Guardia di Finanza di Firenze, che, nell’operazione denominata “Bad Tuscan”, ha arrestato due persone, e altre undici sono indagate, responsabili, secondo gli inquirenti, di un giro di false bottiglie di “Doc Bolgheri Sassicaia” di diverse annate tra il 2010 ed il 2015, peraltro celebratissime dalla critica italiana ed internazionale, che avrebbe fruttato un guadagno illecito di 400.000 euro al mese. Nell’ordinanza emessa dal Gip, riportano le agenzie di stampa, si rileva che “sussiste anche l’aggravante della organizzazione stabile, giacché le attività osservate sono poste in essere in maniera sistematica, cioè con carattere stabile e non occasionale, nonché in maniera organizzata, con preordinata pianificazione di medio termine e nella prospettiva di un ulteriore sviluppo, per il futuro, per l’esito positivo conseguito”. L’acquisto del vino utilizzato per confezionare il prodotto, hanno ricostruito gli investigatori della Gdf, veniva dalla Sicilia; le bottiglie, invece, provenivano dalla Turchia e la produzione di etichette, tappi, casse e carta velina era incentrata in Bulgaria. Le bottiglie di vino contraffatte riproducevano falsamente gli ologrammi e i segni distintivi originali e venivano vendute a livello internazionale. Nel corso delle indagini, svolte per oltre un anno dai militari della Compagnia di Empoli, a fine settembre, sono stati sequestrati nella provincia di Milano 80.000 pezzi contraffatti tra etichette, bottiglie, tappi, casse di legno utilizzabili per confezionare 1.100 casse di Sassicaia 2015, per un totale di 6.600 bottiglie, il cui valore di mercato, laddove il prodotto fosse stato originale, si sarebbe avvicinato ai 2 milioni di euro. |
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Dopo 15 anni, la Wto chiude la querelle Boeing vs Airbus, autorizzando la Ue a imporre dazi per 4 miliardi di dollari sulle merci Usa, un anno dopo aver dato il via libera, in direzione contraria, a 7,5 miliardi di dazi aggiuntivi. Sulla questione sono intervenute Confagricoltura e Uiv, dando letture assai diverse. Secondo Massimiliano Giansanti, “la pronuncia del Wto rafforza la posizione dell’Unione, ma è indispensabile negoziare con gli Stati Uniti un accordo per mettere fine a una disputa che coinvolge in modo ingiustificato l'agroalimentare”. Per Paolo Castelletti, invece, “la sentenza rischia di rivelarsi un boomerang per il vino made in Italy, se non si dovesse trovare una soluzione negoziata. Attendiamo il voto Usa, e nel frattempo manteniamo agricoltura e vino fuori dalla lista dei prodotti statunitensi da sanzionare, per scongiurare ritorsioni a quel punto inevitabili”. |
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Patricia Tóth, enologa della griffe siciliana Planeta, tra i fari della crescita della Sicilia del vino, in lizza per il titolo di Winemaker of the Year; Mario Piccini, alla guida della storica realtà chiantigiana Piccini, e con Tenute Piccini ormai radicata in territori come Chianti Classico, Montalcino, Maremma, sull’Etna in Sicilia e nel Vulture in Basilicata, in gara come Wine Executive of the Year; il Trentino, con le sue “bollicine di montagna” del TrentoDoc e non solo, in corsa come Wine Region of the Year; Le Chiuse, tra le griffe del Brunello di Montalcino, candidata ad essere European Winery of the Year; Attilio Persia, agronomo delle cantine Lungarotti, tra i riferimenti del vino italiano e della sostenibilità, prima cantina in Umbria certificata con il protocollo Viva del Ministero dell’Ambiente, come possibile Viticulturist of the Year; Dalla Terra Winery Direct, realtà californiana che importa griffe del vino italiano come Alois Lageder, Selvapiana, Tasca d’Almerita e Vietti, tra gli Importer of the Year: c’è tantissima Italia tra le nomination per i “Wine Enthusiast Wine Star Awards”, assegnati dalla celebre rivista americana “Wine Enthusiast” (la cui “italian editor” è Kerin O’Keefe). I premiati saranno svelati nella tradizionale cena di gala, a fine gennaio, che, nel 2021, come ormai la pandemia ci ha abituato a vedere, sarà “virtuale”. |
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Scegliere diete sostenibili per migliorare la qualità della vita delle persone e la salute dell’intero pianeta. È la ricetta, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre, della Fondazione Barilla, che ha riassunto in un decalogo le 10 azioni, dal campo alla tavola, per trasformare il nostro approccio al cibo. Ricordando che la Dieta Mediterranea, associata a un buono stato di salute e a un miglioramento della qualità della vita, garantisce un impatto positivo sulla salute del Pianeta. |
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Costretto dall’emergenza Covid, “Identità Golose” cambia formula e diventa “On the road - Digital edition 2020”: niente più Congresso al MiCo, ma nello Spazio di Via Romagnosi che, dal 24 al 26 ottobre, neigiorni in cui sarebbe dovuto andare in scena, sarà l’hub che ospiterà in sicurezza, gli chef di fronte ad un numero ristretto di giornalisti, accanto ad altre due location in città (tra cui la Scuola di Cucina Arte del Convivio), mentre in contemporanea e nei giorni successivi sarà “Identità Golose” che, come una vera e propria troupe televisiva, andrà nelle cucine dei ristoranti dei più grandi chef di Milano e d’Italia, raccogliendo contribuiti che saranno poi visibili online su una piattaforma dedicata, dal 16 novembre. Il 16 ottobre la presentazione del palinsesto, mentre il Congresso in presenza dà appuntamento al 2021. |
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A capo di uno dei gruppi più importanti dell’agroalimentare italiano, il Gruppo Illy, che controlla il marchio del caffè, la cioccolata Domori e il Brunello di Montalcino Mastrojanni, Riccardo Illy ha le idee piuttosto chiare su come i mercati abbiano risposto alla crisi e su ciò che il vino dovrà fare per ripartire, anche in termini di promozione. Come racconta a WineNews, ci vogliono meno burocrazia e la capacità di creare un europeismo vero, capace di affrontare i colossi Usa e Cina. |
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