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N. 3.966 - ore 17:00 - Mercoledì 22 Maggio 2024 - Tiratura: 31.235 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | L’agricoltura è un pilastro dell’Unione Europea, nonché una delle più importanti voci di bilancio, visto che l’attuale Pac del ciclo 2023-2027 assorbe un budget di 387 miliardi di euro. È quasi fisiologico, dunque, che il capitolo agricolo sia presente nei programmi elettorali dei principali partiti italiani (“Fdi”, “Fi”, “Pd”, “Lega”, “Stati Uniti d’Europa”, “Azione” e “Verdi e Sinistra”), in vista delle elezioni del 6-9 giugno. Ed allora, siamo andati a vedere cosa propongono (in approfondimento), tra chi è più spostato su posizioni radicalmente ecologiste, e chi, invece, punta su un compromesso tra ambiente ed economia.
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| | L’industria del vino statunitense è preoccupata. Come riporta “Wine Searcher”, a Washington sarebbero in fase di studio le nuove linee guida per il 2025 riguardanti il consumo di alcol e pare che si vada verso la strada della non flessibilità: ovvero l’indicazione che il consumo di alcol non sia sicuro per la salute in nessuna quantità. L’Oms già l’anno scorso aveva rilasciato dichiarazioni simili, scatenando anche un grande dibattito in Europa, e molti analisti le avevano collegate al calo delle vendite del vino. Fatta eccezione per i Paesi arabi e alcuni Stati dell’India, nessun Governo ha sancito che consumare alcol sia vietato o pericoloso a prescindere dalle quantità. Diverso sarebbe il discorso se a farlo fossero gli Stati Uniti, il primo mercato per consumo di vino al mondo e per le esportazioni di vino italiano. Le attuali linee guida degli Usa dicono che, per gli uomini, non è dannoso bere due drink al giorno, mentre per le donne uno. Nel 2023 “Wine Opinions” ha condotto un sondaggio su 2.000 americani consumatori abituali di alcol: quando è stato chiesto loro se ipotetiche nuove linee guida raccomandassero di non bere più di due drink a settimana, il 66% delle persone tra i 21 e i 39 anni ha detto che sarebbe diventato più cauto. Ma per Michael Kaiser, vice presidente esecutivo Wine America, “le attuali linee guida sono già piuttosto anti-alcol. Se le indicazioni cambiano ci sarà un calo del consumo. Penso che si vedrà il vino come qualcosa (solo) per le occasioni speciali”. La Commissione per la Sorveglianza e Responsabilità della Camera ha chiesto quali documenti sono stati analizzati finora per formulare le nuove indicazioni accusando chi dovrebbe esaminare le linee guida di non seguire dati scientifici e di aver delegato la revisione al Comitato di coordinamento interagenziale per la prevenzione del consumo di alcol dei minori. Ma quindi, chi decide? E in base a cosa? Lo scorso mese, la giornalista Felicity Carter, scrivendo su “Wine Business Monthly”, ha fatto notare come tra i partner collaboratori dell’Oms ci siano diversi gruppi anti-alcol: il più significativo è Movendi. Il dubbio secondo lei è che dietro alla nuova comunicazione anti-alcol dell’Oms ci siano movimenti al limite del neo-proibizionismo ...
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| | Aspettando uno scatto del mercato del vino che sappia di ripresa vera delle vendite e dei consumi, che ancora non sembra concretizzarsi pienamente, le cantine italiane iniziano a pensare a fare spazio alla vendemmia 2024, che entrerà nel vivo tra 3-4 mesi. E intanto, se è vero che le scorte calano, c’è ancora più di un’annata abbondante in cantina: 49,9 milioni di ettolitri di vino, per l’esattezza, al 30 aprile 2024, -11,8% sulla stessa data 2023, a cui aggiungere 4,1 milioni di ettolitri di mosti (-27,9%). A dirlo l’ultima edizione di “Cantina Italia” dell’Icqrf, sulla base dei registri telematici del vino (22.666 quelli registrati), banca dati che, si stima, contiene almeno il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia. Il 55,6% del vino detenuto è Dop, il 25,7% è Igp, con 20 denominazioni su 529 che pesano per il 58,3% del totale.
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| | | Le elezioni europee del 6-9 giugno sono in arrivo e anche il mondo del vino guarda interessato a proposte, persone e schieramenti perché il futuro di questo prodotto non può non passare dalle decisioni prese nel Vecchio Continente. Un appello ai candidati, dopo quello della Ceev, è arrivato anche dalla Fivi (Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti, realtà che sfiora quota 1.700 viticoltori, ndr), di concerto con la Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti - Cevi, attraverso un “Manifesto” (in approfondimento), che parte da un presupposto: oltre metà delle normative che regolano il settore vitivinicolo arrivano da Bruxelles. Una visione suddivisa in cinque punti prioritari, dal riconoscimento del vino come prodotto agricolo alla sostenibilità economica, attuando misure che riducano i costi di produzione, semplifichino le vendite e rendano più semplice, efficiente e competitiva la conduzione delle piccole imprese vitivinicole. Ed ancora, la sostenibilità ambientale, con il sostegno alla transizione agroecologica e la ricerca di nuove tecniche agronomiche; la sostenibilità sociale, rafforzando il raccordo tra aziende agricole e territorio, valorizzando le esternalità positive delle imprese verticali e, infine, la richiesta di non imporre nuove misure restrittive sul consumo moderato e consapevole di vino.
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| | | Anticipata a causa del cambiamento climatico, è già arrivato il periodo della decortica, la delicata rimozione della corteccia dalla quercia da sughero, nelle foreste dell’Alentejo, in Portogallo. Lo annuncia Amorim Cork, leader nel mercato dei tappi di sughero, e prima al mondo per produzione (45% del mercato mondiale), spiegando che “ci troviamo a fare i conti con una precoce produzione della linfa tra corteccia e tronco: la condizione ideale per il distacco senza traumi alla pianta”. Con la filiera aziendale che si adegua, e con le operazioni iniziate già i primi di maggio.
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| | Quando si parla di Francia uno dei primi temi che vengono in mente riguarda sicuramente il vino, grazie alle sue etichette-simbolo e forte di una leadership inattaccabile in quanto a valore di prodotto. Non sorprende, pertanto, che i Giochi Olimpici, tra passaggi “pubblici” e “privati”, rendano omaggio al mondo del vino e lo faranno con il passaggio della fiamma olimpica, a partire dal 23 maggio, come riporta il sito specializzato “Vitisphere”: un tour che parte in Gironda, in terra di Bordeaux, sotto il segno del vino, per toccare Saint-Émilion, la Cité du Vin e Lormont, i vigneti urbani di Mérignac e Pessac, e lo Château Cheval Blanc, di proprietà di Lvmh. Un “itinerario bordolese” con i vigneti sotto la luce dei riflettori e quindi un “viaggio attorno al patrimonio vitivinicolo. “Il vino a Bordeaux è la nostra Torre Eiffel”, ha spiegato Christine Bost, presidente Bordeaux Métropole. | |
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| | | A WineNews, il futuro della cucina italiana, candidata Unesco, per Gennaro Esposito, storico chef stellato del ristorante “La Torre del Saracino”, a Seiano, a Vico Equense. Un mondo in “grande salute” per Esposito, che sottolinea la qualità delle nuove promesse della ristorazione in Italia, a cui dice che “dobbiamo ricordare sempre da dove veniamo, per non dimenticare le nostre radici e prodotti importantissimi che meritano di essere raccontati”. E che accoglierà nella mitica “Festa a Vico” 2024 (10-12 giugno), la “Repubblica del cibo”, per cucinare con i più grandi chef al mondo. | |
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