Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
WineNews
N. 2.470 - ore 17:00 - Mercoledì 22 Agosto 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti,
opinion leader e professionisti del vino
download pdf
Facebook
twitter
vinitaly 300x120
90-bertani_300x120
La News
Chef all’estero: Ciccio Sultano a Vienna
La storia delle “migrazioni” dell’alta cucina italiana si arricchisce di un nuovo capitolo. Ciccio Sultano, lo chef due stelle Michelin del Duomo di Ragusa, ha scelto Vienna per la sua prima puntata all’estero: nella città barocca, a pochi passi dal Teatro dell’Opera, aprirà entro la fine dell’anno il Bar con Cucina “Pastamara”, all’interno dell’hotel Ritz Carlton. Sultano, così, segue l’esperienza dei Refettori di Massimo Bottura (Parigi, Londra e Brasile), la partnership tra Bulgari e Niko Romito (Pechino, Dubai e Shanghai), i locali di Heinz Beck (Algarve, Tokyo, Londra e Dubai), ma anche le aperture a Parigi degli Alajmo ed a Mosca di Carlo Cracco.
Approfondimento su WineNews.it
AllegriniVilladellaTorre jpg 300x120 Newsletter
18-Mail_box_etcetera_300x120
Banner Frescobaldi NewsLetter 2018
Villa Sandi 300x120
Primo Piano
Estate calda per il mercato del vino in Usa, che continua a correre
L’estate non è certo tra i periodi migliori, almeno tradizionalmente, per il commercio enoico, eppure, negli Usa, le vendite continuano a correre, con gli acquisti di vino nazionale che fanno segnare un +2% a luglio 2018 sullo stesso mese del 2017, a quota 3 miliardi di dollari negli ultimi 30 giorni, secondo i dati della società di analisi del business del wine & spirits BW166. Leggermente diversi i numeri dell’Iri, che parlano invece di un aumento, sempre per gli acquisti di vino nazionale, dell’1%, grazie principalmente ai vini da tavola (+2%), fino ai 2,9 miliardi di dollari, di cui 139 milioni dagli spumanti (+3%). Così, negli ultimi 12 mesi (luglio 2017-luglio 2018), il giro d’affari legato al vino nazionale, ha toccato i 46 miliardi di dollari (+3%), a cui vanno aggiunti i 23 miliardi di dollari di vino imbottigliato importato, cresciuto negli ultimi 12 mesi del +7%, per un totale di 69 miliardi di dollari ed una crescita complessiva del +5%. Cresce l’off-premise, del +1% nell’ultimo mese, a 646 milioni di euro, mentre nei 12 mesi la crescita si è attestata al +2%, a 9 miliardi di dollari. Tra le diverse tipologie, è il Rosé ad aver messo a segno la crescita maggiore: +34% in un anno, a 442 milioni di dollari, non moltissimo, ma con un guadagno di ben 112 milioni di dollari. La varietà top nel canale è invece lo Chardonnay, che ha mosso 1,9 miliardi di dollari in un anno, mentre il Cabernet Sauvignon è cresciuto del 5%, pari a +80 milioni di dollari. Meglio ha fatto il Sauvignon Blanc (+7%), al sesto posto scavalcando il Merlot, che ha invece perso il 6% delle vendite, unico varietale in territorio negativo. Se Rosé e Sauvignon Blanc hanno guidato anche la crescita dell’off-premise, nelle spedizioni dirette sono Zinfandel e bollicine a comandare. Nel complesso, a luglio le spedizioni sono cresciute dell’8%, mentre negli ultimi 12 mesi gli affari hanno raggiunto i 2,9 miliardi di dollari, +13% anno su anno. Bene tutti i varietali, con lo Zinfandel, come anticipato, che ha fatto segnare addirittura il +27%, e le bollicine il +21%. In testa rimane il Cabernet Sauvignon, con 809 milioni di dollari spediti negli ultimi 12 mesi, ad un prezzo medio molto più alto dello Zinfandel: 68,52 dollari a bottiglia contro 28,05 dollari a bottiglia.
Approfondimento su WineNews.it
27_Tommasi_300x120
28-Asti-doc_300x120
Verdicchio 50 Psr
Chianti Consorzio 300x120
SMS
Lisbona vs Dublino, questione di etichetta
Con le leggi, prima o poi, bisogna farci i conti. La stretta sugli alcolici del Governo irlandese prevede che nelle etichette degli alcolici, vino compreso, vengano segnalati i rischi legati al consumo, un po’ come accade sui pacchetti di sigarette. Dalle unità limite giornaliere ai pericoli per le donne incinta, passando per la cancerogenicità del vino stesso. Una normativa unica in Europa, che ha portato alla pronta reazione del Portogallo, spalleggiato dall’Italia, che alla Commissione Europea ha sottolineato come un’etichetta del genere non faccia che “distorcere la realtà”. Il Governo di Dublino, secondo Lisbona, dovrebbe provvedere ad un’informazione “piena e comprensiva”: non si può definire il vino cancerogeno senza specificarne, al contrario, i benefici di un consumo moderato. La parola, come sempre, passa a Bruxelles ...
Approfondimento su WineNews.it
25-Barbera_300x120
26_IEM_300x120
15-Baglio_di_Pianetto_300x120
Chianti Classico ITA jpg 300x120
Focus
Il biologico in vigna guarda ad un futuro senza rame
Rame o non rame (e quanto rame) contro la peronospora, studio dei residui rameici sui diversi organi della vite, effetti del sovescio sulla fertilità dei terreni vitati, pratiche efficaci per la lotta ai danni da mal dell’esca. Ecco i temi affrontati dall’Unita di Agricoltura Bio della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, che ogni anno fa il punto sullo stato dell’arte del biologico in vigna, e che si è incentrato proprio sul rame e sulle sue alternative. Così, se lo studio della professoressa Luisa Mattedi ha riguardato la lotta alla peronospora attraverso diversi dosaggi di rame, Silvia Gugole ha analizzato il livello di residui di rame sulla pianta, mentre Roberto Zanzotti ha esposto gli effetti del sovescio come fonte di sostanza organica nel vigneto e Marino Gobber ha affrontato il delicato tema delle pratiche di contenimento dei danni da mal dell’Esca. Tante domande, poche le risposte, per quello che è un settore in continua crescita ed evoluzione, e che proprio nel rame ha una delle sfide più importanti da affrontare in sede comunitaria. La Commissione Europea, infatti, ha proposto di scendere dall’uso di 6 chilogrammi a ettaro annuali ai 4 chilogrammi: l’obiettivo è chiaro, trovare alternative sostenibili al più popolare dei fungicidi.
Approfondimento su WineNews.it
11-Brunello_consorzio_300x120
05-Vinifera_300x120
31-Vini_Maremma_Toscana_300x120
32-Lavis_300x120
Cronaca
Aspettando la vendemmia nel Chianti
Bisognerà aspettare la fine del mese per vedere i primi grappoli nelle cantine del Chianti, la più grande denominazione d’Italia, ma le aspettative sono alte, come raccontano le previsioni del Consorzio Vino Chianti: produzione a 800.000 ettolitri, ritorno alla normalità dopo la forte diminuzione della raccolta 2017 (-40% sulle annate “ordinarie”) e qualità ottima, dopo l’alternanza di caldo e piogge delle ultime settimane, al netto della peronospora che ha colpito a macchia di leopardo a maggio.
Approfondimento su WineNews.it
Diam 2018
33-Consorzio_Morellino_di_Scansano_300x120
34-Bacio_della_Luna_300x120
49-SellaEMosca_300x120
36-Consorzio_del_Gavi_300x120
37-Oltre_Po_Pavese_300x120
Wine & Food
La birra (e la ricetta) più antica ha 2.500 anni e viene dall’Iraq
Com’era la birra che si beveva 2.000 anni fa? Avrà avuto lo stesso sapore, oppure del tutto diverso? Queste domande, apparentemente senza speranza di risposta, potrebbero invece trovare un responso presto: in Iraq, durante uno studio archeologico, l’Istituto Smithsonian ha rinvenuto delle tracce di birra vecchie di ben 2.500 anni. E non è tutto: attraverso un esame scientifico, chiamato gascromatografia, gli archeologi, guidati da Elsa Perrucchini, hanno identificato le sostanze contenute nelle tracce organiche, cercando adesso di ricreare la più antica birra mai scoperta. Il processo è lungo e complicato, a causa delle tante varietà di fermentati da ingredienti diversi che si sono sempre usati nella storia dell’essere umano, ma la possibilità di assaggiare una birra “primitiva” sarebbe sempre più vicina.
Approfondimento su WineNews.it
38_Le_Monde_300x120
39-La_Delizia_300x120
29-Podere_Forte_300x120
12-tasca_300x120
22-Business_Strategy_300x120
83-consorzio-prosecco-doc_300x120
WineNews.tv
Sos Wine, il progetto di sostenibilità del professore di Enologia Fabio Mencarelli
La ricerca e le ultime innovazioni in ambito tecnologico, al servizio della viticoltura: ecco il progetto Sos Wine, Sostenibilità di processo per la Salubrità del vino (vino senza solfiti aggiunti) mediante l’integrazione dell’Internet of Things (IoT) alla viticoltura ed enologia di precisione, curato da Fabio Mencarelli, Professore di Enologia e Innovazione al Dipartimento per l’Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia, guidato dalla Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano.
Approfondimento su WineNews.tv
42-Pasqua_300x120
76-biondi-santi-montepo_300x120
44-Librandi_300x120
Vinvetions 300x120
30-Farina_Visione_300x120
46-Monteverro_300x120
Vignaioli del Morellino
17-Ferrari_300x120
La Prima di WineNews è realizzata dalla www.winenews.it sas (Partita Iva 01149210526)
Vi ricordiamo i nostri recapiti per qualsiasi comunicazione:
www.winenews.it - Registrazione del Tribunale di Siena n. 709 del 31 marzo 2001
www.winenews.tv - Registrazione del Tribunale di Siena n. 14 del 1 ottobre 2008
Direttore responsabile: Alessandro Regoli
Sede legale: Via Cialdini, 93 - 53024 Montalcino (Siena)
Sede operativa: Via Donnoli n. 6/7/8 - 53024 Montalcino (Siena)
info@winenews.it - Tel. +39 0577 848609 - Fax +39 0577 846132

Questa e-mail è stata inviata in base alle vigenti normative sulla privacy.
A norma del Regolamento UE 679/2016 questa e-mail è inviata a persone registrate nel sito www.winenews.it o a persone che ci hanno comunicato la loro e-mail.
Per maggiori informazioni sul trattamento dei dati personali visiti il sito www.winenews.it alla pagina privacy

Questo messaggio può comunque essere rimosso da ulteriori invii.
Qualora non intenda ricevere altre comunicazioni,
La preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo info@winenews.it con oggetto: Cancellami.


Copyright © 2000/2018 www.winenews.it