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N. 4.068 - ore 17:00 - Lunedì 14 Ottobre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Tenuta San Leonardo come “cantina dell’anno”, “Resistenti Nicola Biasi” per il premio “viticoltura sostenibile” poi, per le altre categorie, Torre a Cona, Colterenzio, Calatroni, Avanzi, Feudo di San Severino, Belisario, Mario Fontana, Maugeri, Settecani e Lis Neris: ecco i 12 premi speciali della guida “Vini d’Italia” 2025 by Gambero che ha assegnato 498 “Tre Bicchieri” ed introdotto la carta dei “Vini Rari”, “per raccontare anche piccolissime realtà a tiratura artigianale”, con vini di grandi annate e di griffe come Ca’ del Bosco, Uberti, Maso Martis, Girolamo Russo, Monteraponi, Domenico Clerico e Tedeschi, tra gli altri. | |
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| | Il riconoscimento, per l’ennesima volta, del valore del settore vinicolo per economia, società e cultura, ma anche delle grandi sfide che la viticoltura mondiale sta affrontando, “climate change” in testa, ma anche il calo dei consumi, e non solo; la valorizzazione del lavoro di collaborazione tra Paesi, e tra enti sovranazionali per continuare a valorizzare e far prosperare un settore che, solo in Europa (responsabile della produzione di ben oltre la metà del vino mondiale, ndr), genera 130 miliardi di euro di Pil (Prodotto interno lordo), e dà lavoro a 3 milioni di persone (dati Pwc per Ceev, il Comitato che riunisce le imprese vinicole Ue, ndr). Sono i punti cardinali della “Dichiarazione Ministeriale” firmata da 37 rappresentanti presenti su 50 dei Paesi Oiv, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, guidata dal professor Luigi Moio, che, nell’anno del Centenario (1924-2024), ha riunito (come già fatto in Italia, in Franciacorta, ad aprile 2024) i rappresentati dei Governi dei Paesi produttori di vino, dal 10 al 13 ottobre, a Digione, inaugurando la nuova sede Oiv e lanciando i lavori del Congresso Mondiale della Vigna e del Vino n. 45 (14-18 ottobre). Promuovere la sostenibilità del settore nelle sue tre componenti: economica, sociale e ambientale; promuovere il “Patrimonio Mondiale della Vite e del Vino” e i suoi aspetti storici, culturali, umani, sociali e ambientali; sottolineare il ruolo dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino nell’informare le decisioni in materia di sanità pubblica e in particolare nella lotta contro il consumo eccessivo di alcol; contribuire alla diffusione e alla promozione del lavoro dell’Oiv ai vari livelli decisionali, nazionale, regionale e internazionale: ecco gli obiettivi della dichiarazione, riportata integralmente dal Ministero dell’Agricoltura francese che, sotto la guida della Ministra Annie Genevard, ha ospitato i lavori. “Accogliamo con grande favore questa storica dichiarazione: si tratta di un’espressione essenziale di sostegno all’Organizzazione e al settore vitivinicolo in un momento cruciale. La dichiarazione dà un grande slancio nel momento in Oiv cui entra nel suo secondo secolo di vita e rafforza il suo nuovo piano strategico che sarà adottato nella prossima assemblea generale del 18 ottobre”, ha commentato il dg John Barker. | |
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| | Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (Uk), Michelle Cherutti-Kowal (Uk), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa), oltre agli italiani Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi: sono i “Master of Wine” a cui il Consorzio del Brunello di Montalcino ha affidato il giudizio sull’annata che va in commercio (mentre in passato, fino al 2021, veniva assegnato un rating in stelle, da 1 a 5, sull’annata appena vendemmiata, ndr), cambiando format, con un nuovo strumento affidato ad un team esterno di “super esperti”, con degustazioni alla cieca dei campioni di Brunello di Montalcino 2020, al termine di un progetto sviluppato in più fasi: metereologica, analitica e sensoriale. L’analisi dell’annata sarà svelata a “Benvenuto Brunello” nell’evento che, dal 14 al 18 novembre, vedrà in assaggio l’annata 2020 e la Riserva 2019, che entrano sul mercato nel 2025. | |
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| | | Un “simposio”, nel senso classico del termine, con grandi vini nel calice, ed i loro produttori, per ragionare insieme, intorno al vino, di temi importanti come il cambiamento climatico, la biodiversità e il futuro stesso della viticoltura italiana, in un’epoca di grandi cambiamenti, sotto ogni aspetto. È questo il senso più vero del “Rome - Symposium” firmato da “Robert Parker Wine Advocate”, di scena a Roma, il 7 novembre, al Waldorf Astoria Rome Cavalieri, con la regia di Monica Larner, firma per l’Italia di una delle più autorevoli pubblicazioni mondiali sul vino (le sue riflessioni in approfondimento), che vedrà protagonisti i vini di grandi cantine e produttori del Belpaese come Comm. G.B. Burlotto, dalle Langhe del Barolo, con Fabio Alessandria, Fontodi, dal Chianti Classico, con Giovanni Manetti, Gaja, ancora dalle Langhe del Barbaresco, con Gaia Gaja, Marchesi Antinori, riferimento del vino di Toscana e non solo, con Albiera Antinori, e la Tenuta San Guido, culla del Sassicaia, da Bolgheri, con Priscilla Incisa della Rocchetta. Prima in “solitaria”, con un seminario-masterclass, tra grandi vini e le riflessioni dei produttori sui tanti temi sul tavolo, e poi in abbinamento ai piatti pensati ad hoc da Heinz Beck, chef del tristellato Michelin “La Pergola” del Waldorf Astoria Rome Cavalieri. | |
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| | | C’è un problema che attanaglia il mondo del lavoro ed è quello degli infortuni sul campo, che interessano anche l’agricoltura. Come si legge nel sito Anmil, nel primo semestre 2024 in Italia si sono verificati 469 infortuni mortali, +4,2% sui 450 del 2023 e, in agricoltura, sono saliti da 47 a 52 (+10,6%). E, proprio ieri, l’Anmil, ha celebrato, in tutta Italia, la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio ribadendo che “lavoro e sicurezza sono diritti inscindibili”. | |
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| | 614 euro al mese per mangiare, con il 27% del proprio budget che viene destinato al cibo. È la spesa media dei cittadini della Campania, la regione che - secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat - è prima nella classifica dei consumi alimentari delle famiglie nel 2023. Al secondo posto, c’è la Sicilia con 586 euro, poi il Friuli Venezia Giulia con 576 euro. Ultima è la Sardegna che chiude la graduatoria con 415 euro, quasi 200 euro in meno dei campani. A livello nazionale la somma media delle famiglie italiane destinata al cibo è 526 euro, ovvero il 19% dell’intera spesa mensile e terza voce del budget dopo casa e bollette e affitti. La prevalenza delle regioni del Sud nelle posizioni più alte conferma un trend che vede il Meridione leader della spesa alimentare mensile media, con 551 euro. Isole 542, Centro 528, Nord Est 518 e Nord Ovest 505. | |
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| | | Tra bellezza e cultura, difficoltà legate al clima e non solo, il domani di un unicum del vino italiano, che investe anche in ricerca. Come raccontano Benedetto Renda, presidente Consorzio Vini Doc Pantelleria, cantine come Donnafugata, Salvatore Murana, Basile ed Emanuela Bonomo, insieme a Sonia Anelli, direttrice del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, e Vincenzo Pernice, del Vivaio Regionale F. Paulsen, dove si studiano anche nuovi cloni di Zibibbo, l’uva regina dell’isola coltivata tra i muretti a secco. | |
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