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N. 3.409 - ore 17:00 - Venerdì 29 Aprile 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Ha rispettato le previsioni l’asta “L’Essenziale - Vini Italiani e Francesi da Cantine Selezionate” di Pandolfini, di scena ieri a Firenze, con la bottiglia di Musigny Domaine Leroy 2008 di gran lunga top lot, battuto a 68.750 euro: un record per le aste del vino in Italia. Il lotto tricolore che ha spuntato la quotazione maggiore è la sei litri di Masseto 2007 (11.250 euro), seguita da una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido 1985 (9.375 euro) e dalla verticale di 18 annate di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi (1968-2004), che ha raccolto 6.370 euro. E ancora, le sei bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 1998, a 5.512 euro. |
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“Siamo ad Hollywood, la fabbrica dei sogni, e i protagonisti di questa serata in un setting unico come quello dei Paramount Studios non sono solo Barolo e Barbaresco ma tutta la cultura enogastronomica piemontese. Provocatoriamente abbiamo deciso di presentarci nel tempio della fiction con un’esperienza che abbiamo chiamato “Once upon a time in Langa”, portando l’autenticità di un territorio unico e le sue star. Debuttano, in questa due giorni, dedicata agli operatori ed ai media, due annate differenti per il loro andamento vendemmiale ma che esprimono la tipicità del Nebbiolo, un vitigno estremamente apprezzato negli Stati Uniti. Per questo abbiamo deciso di annunciare qui i ratings ufficiali delle nuove annate, frutto delle valutazioni complessive dei produttori, dei wine expert e dei wine critics: al Barolo 2018 è stato assegnato il punteggio medio di 94,4, mentre al Barbaresco 2019 è stato tributato l’eccezionale rating di 98,3”. Così Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Barolo e Barbaresco, nella cena di gala, agli Studios di Hollywood, di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (che riunisce più di 500 produttori del Piemonte, ndr). La kermesse, che chiude oggi, ha visto protagoniste oltre 200 cantine del Barolo e del Barbaresco, è stata un’occasione straordinaria per presentare le nuove annate di Barolo e Barbaresco nel mercato Usa, il più importante tra quelli stranieri per la denominazione. Ad accompagnare i vini di Langa un menù di eccellenze piemontesi con il Riso di Baraggia Dop, la Fontina Dop e i tajarin fatti a mano da quattro cuciniere volate qui dalle Langhe per deliziare i palati degli ospiti presenti. Tra questi spiccano i nomi dei più importanti importatori della West Coast, che collaborano con le più rilevanti realtà della ristorazione. Stefano Murialdo, Regional Director per la West Coast di Eataly, ha commentato: “Barolo e Barbaresco rappresentano tra il 20/30% della nostra offerta e sono tra i vini più amati dai nostri consumatori, insieme alle grandi denominazioni toscane. Questa meravigliosa serata ad Hollywood celebra un territorio di eccellenze che si presta ad uno storytelling fatto di cultura, tradizioni uniche e sfumature ancora da scoprire”. |
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Promuovere la sostenibilità del vino siciliano, oltre le certificazioni, è l’obiettivo della Fondazione SOStain Sicilia, creata da Assovini e Consorzio Vini Doc Sicilia. Che, in un’ideale prosecuzione di “Sicilia en Primeur”, guarda al futuro con il suo primo Simposio, “Interazioni Sostenibili”, riunendo il 2 maggio a Palermo cantine come Planeta, Arianna Occhipinti, Feudo Arancio-Mezzacorona, Settesoli, Donnafugata, Alessandro di Camporeale e Colomba Bianca, accademici come Ettore Capri, Attilio Scienza, Francesco Sottile e Carlo Alberto Pratesi, e Monica Larner, firma dall’Italia di “The Wine Advocate”. “Per fare chiarezza sul tema della sostenibilità - spiega a WineNews il presidente Alberto Tasca, alla guida di Tasca d’Almerita - allontanandosi dal greenwashing e definendola come metodo di conduzione aziendale multidisciplinare”. |
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Così come sul fronte della ristorazione il gruppo Michelin ha espanso negli anni la sua copertura, con le edizioni storiche della guida “Rossa”, a partire da quelle di Francia, d’Italia e di Spagna, affiancate via via da quelle di tanti altri Paesi d’Europa e d’America, e, più di recente, da quelle dedicati ai Paesi Asiatici, così “Robert Parker Wine Advocate”, voce tra le più autorevoli della critica enoica, creata da Robert Parker e da fine 2019 al 100% della stessa Michelin, potenzia la sua squadra di critici, per una copertura sempre più approfondita di un mondo del vino che si allarga ed evolve in qualità, ad ogni latitudine. E così è arrivato l’annuncio della prima critica dedicata completamente ai vini d’Australia della rivista, ovvero Erin Larkin, scrittrice di vino indipendente di grande esperienza. E così, oggi, il team di Wine Advocate è una squadra di 11 degustatori, guidata da Joe Czerwinski, editor-in-chief (e responsabile degli assaggi per Napa Valley e non solo), e William Kelley, deputy editor (che segue, tra le altre, le zone top di Francia), e ancora Monica Larner, storica italian editor e tra i palati più competenti sul vino italiano, e, su diverse zone del vino del mondo, Erin Brooks, Luis Gutiérrez, Anthony Mueller Edward Ragg, Stephan Reinhardt, Mark Squires e Atsuhide Hoshiyama, oltre, ovviamente, ad Erin Larkin. |
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La tradizione della viticoltura eroica dell’Isola del Giglio portata avanti dal Paradiso dei Conigli, le viti centenarie della Lunigiana custodite da Terenzuola, i vini d’alta quota prodotti in Garfagnana dalla Maestà della Formica: sono solo alcune delle storie che arrivano da “quella parte di Toscana bagnata dal mare”, protagonista nei calici dell’“Anteprima dei Vini della Costa Toscana”, la rassegna dei Grandi Cru della Costa Toscana, che torna nell’edizione n. 21, con 80 produttori e oltre 400 etichette, al Real Collegio di Lucca (30 aprile-1 maggio). |
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Dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura, al bicchiere, ma non solo. Tutta la tecnologia applicata alla filiera vitivinicola ed al beverage torna a Simei, il salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento di Unione Italiana Vini (Uiv) - alla cui guida, da rumors WineNews e tra quaslche giorno, dopo Ernesto Abbona, al vertice della storica cantina di Langa, Marchesi di Barolo, in scadenza di mandato, dovrebbe arrivare Lamberto Frescobaldi, al vertice di una delle realtà più importanti e longeve del vino di Toscana e d’Italia - in programma a Fiera Milano (Rho) dal 15 al 18 novembre 2022. Focus un settore, quello della tecnologia applicata alla filiera del vino, che vede l’Italia leader assoluta, con un giro d’affari complessivo, in era pre-covid, vicino ai 3 miliardi di euro all’anno, di cui il 70% dall’export. |
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A WineNews, i produttori protagonisti della rivoluzione qualitativa del Brunello di Montalcino: Lamberto Frescobaldi (CastelGiocondo), Gianlorenzo Neri (Casanova di Neri), Francesco Ripaccioli (Canalicchio di Sopra), Elisabetta Gnudi (Caparzo), Roberto Giannelli (San Filippo), Cristina Mariani-May (Banfi), Giampiero Bertolini (Tenuta Il Greppo - Biondi Santi), Alessandro Bindocci (Il Poggione) e Andrea Machetti (Mastrojanni). |
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